SCRUTATIO

Mercoledi, 16 luglio 2025 - Nostra Signora del Carmelo ( Letture di oggi)

CAPITOLO LVII. - NELLA FESTA DI S. CATERINA, VERGINE E MARTIRE (25 NOVEMBRE)

Santa Gertrude di Helfta

CAPITOLO LVII. - NELLA FESTA DI S. CATERINA, VERGINE E MARTIRE (25 NOVEMBRE)
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Nel giorno di S. Agostino il Signore spiegò a Geltrude le parole: « Non est inventus simili illi: Non si trovò nessuno simile a Lui » (Eccl. XLIV, 20), e le mostrò i meriti di parecchi Santi. Allora Geltrude lo supplicò di farle conoscere la gloria e i meriti di S. Caterina, ch'ella prediligeva fino dall'infanzia.

Il Signore esaudì le sue brame, e le mostrò la Santa su di un trono così smagliante che, se in cielo non ci fossero state regine anche più potenti, lo splendore di quella Santa sarebbe bastato per abbellire l'intero paradiso.

Si vedevano vicino a Lei, più in basso, i cinquanta filosofi su cui aveva trionfato con divina sapienza e che aveva guidato al cielo. Tutti tenevano in mano preziosi scettri d'oro e ne appoggiavano l'estremità sugli abiti della Santa, quasi per adornarli con ammirabile guarnizione di aurei fiori. In tali fiori erano rappresentate le fatiche che quei filosofi avevano sopportato, per l'acquisto della vera sapienza. Essi offrivano l'omaggio dei loro lavori all'illustre vergine, perchè li aveva ritirati dalla vana scienza, per condurli alla grazia della fede, con genialità di sforzi e sapienza divina. Il Signore dispensava baci tenerissimi all'illustre vergine e le comunicava, col suo alito, le delizie attinte dalla divinità nei cuori di tutti coloro che avevano celebrato in terra la festa della grande Martire. (La stessa cosa, a suo luogo, abbiamo riferito di S. Agnese). La corona, posta sulla testa di S, Caterina, era adorna di fiori freschissimi, che parevano irradiare il loro profumo sui devoti della Santa.