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Martedi, 6 maggio 2025 - San Pietro Nolasco ( Letture di oggi)

CAPITOLO XLIX. - NELLA FESTA DI S. BERNARDO ABATE

Santa Gertrude di Helfta

CAPITOLO XLIX. - NELLA FESTA DI S. BERNARDO ABATE
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Nella vigilia della festa di S. Bernardo, durante la S. Messa, mentre Geltrude meditava i meriti di quel santissimo Padre, al quale tributava. tanta divozione, soprattutto per la soavità dei suoi insegnamenti, il divoto Abate le apparve in un'aureola di gloria ineffabile, raggiante di luce celeste. Non si poteva contemplarlo senza ammirare nel contempo, il triplice colore dei suoi abiti: l'integrità della sua innocenza verginale splendeva in lui col candore del giglio; la professione religiosa e la sua perfettissima vita erano rappresentate dal color viola; il suo amore fervente, dal rosso fiammeggiante. del rubino. Tali magnifici colori, adornando l'anima dell'augusto Santo, offrivano alla Corte celeste uno spettacolo ricco d'incanto. Il petto, il collo e le mani del gran Padre erano impreziosite da lamine d'oro, con gemme di color rosa che irradiavano vivo splendore.

Tali lamine simboleggiavano l'eloquenza della sua dottrina che, meditata nel suo cuore ardente d'amore, era salita alle labbra, per essere diffusa dalla voce consacrata; dottrina ch'egli scrisse con le sue mani benedette, per la salvezza di coloro che anelavano al cielo..

Le gemme rappresentavano le sue parole d'amore; esse mandavano raggi luminosi fino al centro del Cuore di Gesù, procurando alla Divinità delizie speciali. Nello stesso tempo il Signore attrasse nel suo Cuore la perfezione e la divozione che gli eletti del cielo e della terra, avevano imparato dagli scritti del Santo, e le fece rifluire nel cuore di Bernardo, coi raggi che le gemme, di cui abbiamo parlato, avevano diretti al suo divin Cuore. Allora sfuggi dal cuore di S. Bernardo, come da liuto meraviglioso una melodia dolcissima che cantava le sue virtù, specialmente l'amore e l'innocenza.

Egli inoltre portava in testa una splendida corona raggiante di svariati colori, nella quale si poteva mirare l'avanzamento spirituale che quell'illustre Padre avrebbe desiderato procurare agli uomini, colle sue parole e coi suoi scritti.

Geltrude recitò allora duecentoventicinque volte il Laudate Domum omnes gentes, in onore del Santo, per ringraziare Dio dei doni e delle virtù di cui l'aveva adornato. Le parole da lei pronunciate apparvero come tanti blasoni sugli abiti del Santo: ogni scudo rappresentava una delle virtù che aveva praticate in terra; virtù che si rifletteva, sotto la medesima forma, anche nell'anima di colei che ringraziava il Signore per la grandezza di Bernardo. Nella festa di questo grande Santo, mentre assisteva alla S. Messa celebrata in suo onore, pregò particolarmente per le persone che le sì erano raccomandate, e anche per altre che, pur non essendosi affidate alle sue preghiere, avevano però una grande divozione per S. Bernardo. Vide allora il beato Padre nella gloria celeste: una luce meravigliosa sfuggiva dagli ornamenti che portava sul petto, e si rifletteva su coloro che desideravano per i suoi meriti e per la sua intercessione, un fervente amor di Dio. Tale luce formava sul petto di quelle persone una specie di magnifica collana, ove si vedevano rifulgere gli atti d'amore praticati sulla terra da S. Bemardo, come se fossero stati compiuti da quelle stesse persone.

A quello spettacolo stupendo, Geltrude restò ammirata, e chiese al Santo: « O illustre Padre, queste anime che sono rivestite dei vostri meriti, non hanno però in realtà praticato tali opere: quale frutto potranno esse ottenere? ». Rispose Bernardo: a La giovinetta ornata di gioielli avuti in prestito, sarà forse meno aggraziata di colei che è adorna. dei suoi propri, se tali gioielli sono ugualmente preziosi e finemente lavorati? Così le virtù dei Santi, di cui i fedeli bramano essere rivestiti, sono loro comunicati con tale benevolenza, che potranno goderne e rallegrarsene per tutta l'eternità, come se fossero ricchezze loro proprie ».

Tali collane avevano splendore e sfumature varie, a seconda dei desideri della divozione ed anche della scienza con cui ciascuno si sforzava di ottenere l'amore di Dio. Le collane di coloro che avevano umilmente chiesto le preghiere di Geltrude erano, per questa ragione, scintillanti di bellezza particolare; e quantunque in altre avessero un fulgore più vivo, perchè l'amor di Dia le infiammava maggiormente, tuttavia mancavano dell'incanto speciale delle prime. Ciò dimostra che qualsiasi bene, per piccolo che sembri, ottiene una ricompensa speciale, se è compiuto con retta intenzione, mentre la minima negligenza diminuisce il merito.