SCRUTATIO

Mercoledi, 16 luglio 2025 - Nostra Signora del Carmelo ( Letture di oggi)

CAPITOLO XXXIII. - DELLE LITANIE MAGGIORI NEL GIORNO DI S. MARCO

Santa Gertrude di Helfta

CAPITOLO XXXIII. - DELLE LITANIE MAGGIORI NEL GIORNO DI S. MARCO
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Nel giorno di S. Marco Evangelista, mentre la Comunità faceva la processione cantando le litanie, Gesù apparve a Geltrude assiso sul trono della sua Maestà. Era ricoperto di tanti gioielli quanti erano i Santi in cielo. Ogni volta che s'invocava il nome di un Santo, Egli si alzava raggiante di gioia e, piegando le ginocchia davanti al Signore, toccava sul suo abito divino il gioiello che lo rappresentava. Subito si vedeva apparire, sotto la mano del Santo, il nome delle persone che avevano implorato il suo soccorso. Coloro che avevano pregato con attenzione divota vedevano il loro nome scritto a caratteri d'oro; chi aveva pregato per abitudine aveva il nome scritto in nero; quanto poi alle persone che avevano cantato le litanie con noia e distrazione avevano, al posto del nome, un indecifrabile sgorbio.

Geltrude, mirando sull'abito del Signore il nome delle persone che avevano invocato i Santi, ricevette questo lume interiore: i Santi che invochiamo pregano per noi; la loro supplica si riflette in Dio come un perpetuo memoriale della sua misericordia a nostro rìguardo, ed obbliga, per così dire, Nostro Sìgnore ad avere pietà delle nostre miserie. Così se noi invochiamo un Santo con affetto e divozione, subito quel Santo riceve un raggio di luce che si sprigiona dal gioiello che lo rappresenta sull'abito del Salvatore, con l'impronta del nome della persona che lo ha pregato. Tale vista lo provoca a chiedere continuamente per coloro che la pregano la salvezza e la vita eterna.