SCRUTATIO

Mercoledi, 16 luglio 2025 - Nostra Signora del Carmelo ( Letture di oggi)

CAPITOLO XXXII. - COME GELTRUDE RICEVETTE LO SPIRITO SANTO

Santa Gertrude di Helfta

CAPITOLO XXXII. - COME GELTRUDE RICEVETTE LO SPIRITO SANTO
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OTTAVA DELLA RISURREZIONE DEL SIGNORE

Nell'ottava della Risurrezione, mentre si leggeva il punto del Vangelo dove narra che il Signore accordò lo Spirito Santo agli Apostoli soffiando su di essi, Geltrude pregò fervorosamente il Signore di comunicarle tale Spirito pieno di dolcezza. Egli rispose: « Se desideri ricevere lo Spirito Santo, devi come i discepoli, toccarmi il fianco e le mani ». A quelle parole ella comprese che chi brama lo Spirito Santo deve toccare il fianco del Signore, cioè considerare con riconoscenza l'amore del Cuore di Dio, quell'amore per, cui Egli ci ha predestinati da tutta l'eternità a essere suoi figli ed eredi, quell'amore per cui ci colma d'infiniti beni, malgrado la nostra indegnità ed ingratitudine.

Bisogna inoltre toccare le mani del Signore, cioè ricordare con riconoscenza quanto Egli ha compiuto con tanto amore, per la nostra redenzione durante i trentatrè anni della sua vita e specialmente con la sua Passione e Morte. Quando l'uomo, a tale ricordo, si sente infiammare «ardore, offra il suo cuore pronto a compiere la volontà di Dio, in unione all'amore con cui il Signore ha detto: « Come il Padre mi ha mandato. così io mando voi » (Giov. XX, 21). Egli dovrà nulla desiderare, nè volere all'infuori del divino beneplacito, pronto a soffrire tutto quello che Dio ordinerà. Colui che avrà queste sante disposizioni riceverà lo Spirito Santo, con gli stessi sentimenti che provarono i discepoli quando fu loro comunicato il soffio del Figlio di Dio.

« Mio Signore - aggiunse la Santa - Tu mi hai benevolmente accordato questo stesso dono parecchie volte; ora che me lo riconfermi, ottengo qualche cosa di più? ». Egli rispose: « Colui che dopo essere stato assunto quale diacono, è ordinato sacerdote, non perde certo la qualità già ricevuta del diaconato, ma acquista l'onore più grande del Sacerdozio. Così quando un dono è reiterare a un'anima, si approfondisce in essa e serve ad aumentare la sua beatitudine ».