CAPITOLO XVI. - TUTTE LE NOSTRE BUONE OPERE SONO CONTATE E NOI POSSIAMO NOBILITARLE CON L'UNIONE ALLA PASSIONE DEL SALVATORE
Santa Gertrude di Helfta

Cerca nella documentazione. Scegli una categoria e compila la form cliccando sul pulsante Cerca.
Leggi la Bibbia. Scegli un versetto utilizzando la form qui sotto.
La notte seguente, il Signore Gesù apparve a Geltrude assiso sul trono
della sua gloria. S. Giovanni, seduto ai suoi piedi, scriveva. La Santa
chiese all'apostolo cosa mai annotasse, ma Gesù, prendendo la parola,
rispose: «Egli segna accuratamente gli omaggi che ieri la comunità mi
ha offerto e quelli che riceverò nei giorni seguenti. Il Padre mi ha
rimesso il giudizio; così voglio ricompensare, dopo la morte, tutto
quanto un'anima avrà fatto per me, esercitandosi nelle buone opere. In
virtù dei meriti della mia Passione aggiungerò alle azioni di queste
anime una misura colma e pigiata, che le impreziosirà
meravigliosamente. Le condurrò poi davanti al Padre mio con il
patrimonio completo dei loro atti buoni, affinchè nella sua potenza e
paterna bontà, vi aggiunga ancora una misura trabocchevole, per gli
omaggi di riparazione che mi hanno prodigato in questi giorni nei quali
sono tanto offeso dai mondani. Io sono l'Amico più fedele e non posso
lasciare senza ricompensa coloro che mi fanno dei bene. Potrei forse
essere da meno del Re Davide? Egli aveva sempre premiato i servizi a
lui resi, tuttavia, all'avvicinarsi della morte, fece venire il figlio
Salomone, nelle mani del quale aveva già deposto il regno e gli disse:
« Tu sarai riconoscente verso i figli di Berzellai di Gallad e li
terrai alla stessa tua mensa, perchè mi hanno consolato e accolto
quando fuggivo davanti al tuo fratello - Assalonne Filits Berzellai
Galaaditis reddes gratiam, eruntque comedentes in mensa tua:
occurrerunt enim mihi cum fugerem a facie fratrts tuii Absulon » (III,
RE. 11, 7).
Un servigio offerto nel tempo dell'avversità è più gradito e ha maggior
merito, di quella reso nel tempo prospero; così io sono più commosso
dalle prove di fedeltà che mi sono date in questo tempo nel quale il
mondo mi perseguita ».
Intanto S. Giovanni continuava a scrivere, intingendo la penna in un
corno e vergando lettere di colore nero. Altra volta la intingeva nella
Piaga amorosa del Costato di Gesù e. tracciava lettere di colore rosso,
che poi adornava di nero e di purissimo oro.
Geltrude vide le opere dei Religiosi che osservano la Regola scritte a
caratteri neri, come ad esempio i digiuni che tutti compiono a partire
da quella seconda ferie. Le lettere rosse indicavano le opere fatte in
memoria della Passione di Cristo, col desiderio di aiutare la S.
Chiesa. Queste ultime lettere ornate di nero indicavano gli atti
compiuti in memoria della Passione di Cristo per ottenere grazie da
Dio, o qualche bene di questo genere, perchè il nero rappresenta ciò
che riguarda la salute personale. Gli ornamenti di oro significavano le
azioni compiute unicamente per la gloria di Dio e la salvezza del
genere umano, con la completa rinuncia ad ogni merito e ricompensa, per
offrire a Dio un omaggiq di puro amore. Se le prime ricevono ricompensa
grande, queste ultime hanno merito assai maggiore, e schiudono all'uomo
tesori più abbondanti di salvezza.
La Santa si accorse poi che, fra i diversi colori, vi era uno spazio
vuoto. Domandato a Gesù il motivo, si ebbe questa risposta: « In questo tempo voi avete
l'abitudine di oflrirmi desideri e preghiere in memoria della mia
Passione; perciò ho fatto notare accuratamente i pensieri e le parole a
me consacrate; gli spazi vuoti indicano però che non sempre compite le
vostre azioni con questa intenzione che mi è così cara ».
Geltrude insistette: « Come, amorosissimo Gesù, dobbiamo agire per
farti piacere? ». Egli spiegò: « Dovete
unirvi alla Passione per praticare i digiuni, le veglie e tutte le
osservanze regolari. Di più, quando mortificate i sensi, dovete pensare
all'amore con cui ho regolato i miei sensi nelle ore atroci della
Passione. Con un solo sguardo avrei potuto abbattere i miei nemici, con
una sola parola i miei accusatori: ma come l'Agnello che si conduce al
macello (Isaia LIII, 7) ho chinato la testa ed abbassato gli occhi.
Davanti al giudice non ho aperto la bocca (Ibid) per opporre una parola
di difesa, alle false accuse che si lanciavano contro di me
». Geltrude riprese: « Insegnami, o incomparabile mio Maestro, una
pratica in onore della tua Passione ». Le rispose Gesù: « Prega con le braccia aperte in
forma di croce, per presentare a Dio Padre l'immagine della Passione:
offri tale preghiera per la Chiesa universale, in unione all'amore che
mi animava, quando stesi le braccia per lasciarmi crocifiggere
». Geltrude rispose: « Quando si pregherà in tale atteggiamento sarà
bene celarsi in luogo appartato, perchè noi non usiamo pregare così ».
E. Gesù: « Il celarsi
per pregare in luogo ritirato mi sarà gradito e ciò impreziosirà tale
preghiera, come una gemma abbellisce una collana; però, se alcuno
pregherà in pubblico con le mani tese in forma di croce, disprezzando
qualsiasi contrasto, mi onorerà come il suddito che rende omaggio al
re, nel giorno della sua salita al trono ».
Alle intenzioni e preghiere notate da S. Giovanni sul libro che teneva
fra mano, era aggiunto anche il nome della persona che, con consigli ed
esempi aveva animato gli altri a recitare quelle preghiere. Era questa
un'evidente prova della bontà infinita di Dio, che si compiace di
ricompensare doppiamente il poco che la debolezza umana si sforza di
offrirgli con semplicità.
Geltrude chiese in seguito: « Perchè mai, o dolce Gesù, hai scelto S.
Giovanni per scrivere queste note e non S. Benedetto, che è il nostro
fondatore, oppure qualche altro santo? ». Rispose il Signore: « Ho affidato tale compito al mio
Apostolo prediletto, perchè è proprio lui che ha scritto di più
sull'amore di Dio e del prossimo. Dovete avere grande fiducia in lui
per assecondare i disegni della divina liberalità e procurare i vostri
spirituali vantaggi ».
Il mercoledì seguente, essendosi Geltrude presentata al Signore in nome
della Chiesa, (cioè con essa e per essa), per offrire l'espiazione
quaresimale, Gesù, pieno di bontà, la ricevette nelle sue braccia con
tanta affabilità da farle capire per esperienza quale amore Egli,
Cristo sposo, prodighi alla sua Sposa, la Santa Chiesa.