CAPITOLO LXXXII. - RACCOMANDAZIONE D'UNA EBDOMADARIA CHE LEGGEVA IL SALTERIO
Santa Gertrude di Helfta
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Una ebdomadaria, che doveva recitare il Salterio prescritto dalla
Regola, si era raccomandata alle preghiere di Geltrude. Questa vide in
ispirito il Figlio di Dio, condurre l'ebdomaria davanti al trono di Dio
Padre. Gesù lo pregò di rendere partecipe quell'anima dell'ardente
amore e della fedeltà, coi quali Egli stesso aveva desiderato la sua
gloria e la salvezza misericordiosa del mondo. Egli bramava che
l'ebdomadaria, aiutata da quel soccorso, ottenesse le grazie desiderate.
Quando il Figlio ebbe invocato ii Padre, la persona, per cui aveva
pregato, apparve ricoperta di abiti simili ai suoi, e giacchè si legge
che il Figlio si tiene in piedi davanti al Padre, ad intercedere per la
Chiesa, così anch'essa, come la regina Ester, stava ritta affine di
pregare in unione a Gesù per il suo popolo, cioè per il suo Ordine.
Ella adempì a tale obbligo sempre nella stessa positura, ed il Padre
accettò le sue parole in due modi: dapprima come un signore che ottiene
da un mallevadore il saldo del debito, di cui si è fatto garante; poi,
come un padrone che riceve dal suo intendente una somma di danaro, per
distribuirla a' suoi cari amici. Geltrude vide che il Signore ascoltava
tutte le preghiere che quell'anima gl'indirizzava per la Comunità, anzi
scorse che l'aveva posta davanti a sè, per distribuire alle sue
Consorelle tutto quello che bramavano.