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Giovedi, 2 maggio 2024 - Sant´ Atanasio ( Letture di oggi)

CAPITOLO LXVI. - PREGHIERA COMPOSTA DA GELTRUDE E APPROVATA DA NOSTRO SIGNORE

Santa Gertrude di Helfta

CAPITOLO LXVI. - PREGHIERA COMPOSTA DA GELTRUDE E APPROVATA DA NOSTRO SIGNORE
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In un certo periodo, avanti la Quaresima, Geltrude si era abituata a ripetere queste parole, rivolte a Nostro Signore: « O eccellentissimo Re dei re, illustrissimo Principe» ed altre simili. Una mattina, mentre si trovava raccolta nell'oratorio, ella chiese al Signore: « O mio amatissimo Gesù, che ne farai di queste espressioni che mi ritornano così spesso alle mente e sulle labbra?». Egli le mostrò una collana d'oro composta di quattro parti. Mentre stava riflettendo cosa significassero, comprese per ispirazione divina, che la prima indicava la Divinità di Gesù Cristo; la seconda, la Sua Santissima Anima; la terza, l'anima fedele riscattata col suo preziosissimo Sangue; infine la quarta, rappresentava il Corpo immacolato del Salvatore. Geltrude notò che l'anima fedele si trovava fra l'Anima e il Corpo di Cristo, per significare il vincolo d'amore indissolubile, col quale il Signore a sè avrebbe unito la sua diletta Sposa. Ad un tratto la Santa fu rapita in estasii e nel momento in cui la grazia inondava con dolce violenza il suo cuore, disse questa ispirata preghiera: « O Vita dell'anima mia! Che gli affetti del cuor mio, assorbiti dal fuoco del tuo amore, mi uniscano intimamente a Te! Che il mio cuore rimanga privo di vita, qualora amasse alcuna cosa senza di Te!

« Non sei Tu che dài ai colori la leggiadria, ai sapori delizia, agli odori profumo, ai suoni armonia, alle più care affezioni le loro attrattive e dolcezze? Sì, in Te si trovano i più deliziosi godimenti, da Te zampillano le acque abbondanti della vita, verso di Te un incanto irresistibile attrae, per Te l'anima è inondata di santi affetti, poichè Tu sei l'abisso illimitato della Divinità!

« O degnissimo Re dei re, o Sovrano supremo, Principe di gloria, Maestro dolcissimo, Protettore onnipotente, Tu sei la perla vivificante della dignità umana, creatore delle meraviglie, consigliere di sapienza infinita, aiuto generoso, Amico fedelissimo!

« Colui che si unisce a Te, gusta le più caste delizie, riceve le più tenere carezze da Te che sei il più dolce degli Amici, il più tenero dei cuori, il più affettuoso degli sposi, il più casto degli zelatori!

« I fiori di primavera non più sorridono se si paragonano a Te, fiore raggiante dello splendore di Dio: o amabilissimo Fratello, o adolescente pieno di grazia e di forza, o Compagno infinitamente caro, ospite generoso, albergatore munifico che servi i tuoi amici come se fossero tanti re; io rinuncio a tutte le creature per scegliere Te solo!

« Per te respingo ogni piacere, per Te supero ogni contrarietà e dopo d'aver fatto tutto per Te, non voglio essere apprezzata da alcuno, ma solo da Te.

« Riconosco, col cuore e con la bocca che sei l'autore e il conservatore d'ogni bene. Struggendo il mio povero cuore nel fuoco che infiamma il tuo Cuore divino, unisco i miei desideri e la mia divozione alla forza irresistibile delle tue preghiere, affinchè per questa intera, divina unione, io sia condotta alla vetta della più alta perfezione dopo di avere estinto in me tutti i movimenti della natura ribelle ». Geltrude vide che ciascuna di queste aspirazioni brillava come perla incastonata in monile d'oro. La seguente domenica, assistendo alla S. Messa, durante la quale doveva comuiiicarsi, recitava con grande divozione questa preghiera, e le sembrava che Nostro Signore ne provasse gioia immensa. Allora gli disse: « O amantissimo Gesù, poichè questa supplica ti è tanto gradita, voglio diffonderla, così molte persone potranno offrirtela a guisa di un aureo gioiello». Il Salvatore rispose: « Nessuno può darmi ciò che è mio; sappi però che se alcuno recita divotamente questa preghiera, otterrà la grazia di conoscermi meglio e, per l'efficacia delle parole che contiene, attirerà sopra di sè e riceverà nell'anima sua lo splendore della Divinità, come colui che, girando verso il sole una piastra di puro oro, vede riflettere in essa il fulgore dei raggi, di luce».

Geltrude provò subito l'efficacia di tale promessa, perchè, avendo terminata la suddetta preghiera, vide l'anima sua investita dalla divina luce e provò, come non mai, la dolcezza della conoscenza di Dio.