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Giovedi, 2 maggio 2024 - Sant´ Atanasio ( Letture di oggi)

CAPITOLO LIII. - AMOROSO ABBANDONO ALLA DIVINA VOLONTA'

Santa Gertrude di Helfta

CAPITOLO LIII. - AMOROSO ABBANDONO ALLA DIVINA VOLONTA'
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Nelle frequenti malattie Geltrude subiva forti traspirazioni con rialzi improvvisi di febbre.

Una notte, sofferente più del consueto, si crucciava per indovinare se il male si sarebbe aggravato o meno.

Le apparve Gesù con l'amabile grazia di un fiore appena sbocciato; nelle palme aperte e stese verso di lei, aveva la malattia e la salute: questa nella destra, quella nella sinistra.

Voleva ch'ella scegliesse. A quest'atto così soave, Geltrude, come di scatto, scostò da sè le due Mani del Salvatore e, reclinando con infantile abbandono il capo sul suo Cuore dolcissimo, nel quale sapeva risiedere la pienezza d'ogni bene: «Signore, - esclamò - io distolgo lo sguardo da Te, per dimostrarti come sinceramente desidero che Tu non tenga conto della mia volontà, ma in tutto quello che mi riguarda Tu abbia a compiere sempre e unicamente il tuo Volere».

Qual tratto sublime! Ella ci insegna che l'anima fedele deve confidare nella divina Provvidenza a tal punto, che le torni dolce d'ignorare i disegni di Dio a suo riguardo, per compiere più perfettamente il suo beneplacito. Gesù fece allora scaturire dal suo Cuore due getti di acqua, che sembravano traboccare come da una coppa troppo piena, per riversarli nell'anima di Geltrude « Poichè rinunci alla tua volontà - le disse - per abbandonarti interamente alla mia, e ti sottrai perfino al mio sguardo per compierla con maggiore perfezione, sappi che io trasfondo in te tutta la dolcezza e la gioia del mio Cuore divino ».

Rispose la santa: « O amorosissimo Salvatore, Tu mi hai dato così spesso il tuo sacratissimo Cuore che vorrei sapere quale altro frutto potrò ritrarre da questa tuo nuovo dono, che mi viene così generosamente offerto ». Egli rispose: « La fede cattolica non insegna forse che chi si comunica una sola volta mi riceve per vantaggio della sua salvezza eterna, e accoglie pure tutti i beni racchiusi nei tesori della mia Divinità, e della mia Umanità? Pure più il cristiano si comunica spesso, e maggiormente arricchisce di gloria il grado che gli è riservato ».