CAPITOLO XIV. - L'ANIMA VIENE PURIFICATA IN DUE MODI L'AMAREZZA DELLA PENITENZA E LA SOAVITA' DELL'AMORE
Santa Gertrude di Helfta
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Il Signore per aumentare i meriti delle anime che gli sono care e
assicurare meglio la loro salvezza, permette talvolta che trovino
difficoltà notevoli nel compimento dei doveri facilissimi. Ciò appunto
capitò a Geltrude. La confessione delle sue colpe le parve un giorno
così penosa, che credette di non poter superarsi con le sole sue forze.
Pregò allora il Signore, con tutto lo slancio della sua fede e l'ardore
della sua carità. Le chiese Gesù: « Vorresti
affidarmi, con un atto di assoluta confidenza, la cura di questa
confessione e non pensarci più nell'avvenire?». Rispose Geltrude: « Sì,
mio amorosissimo Salvatore, io ho piena e sovrabbondante fiducia nella
tua onnipotente bontà: ma dopo d'averti offeso, sento il bisogno di
ripensare con amarezza alle mie colpe, per offrirti così una prova
efficace di pentimento ».
Avendo il Signore gradito la sua buona volontà, ella s'immerse nella
considerazione della sua miseria, e ben tosto vide la sua pelle qua e
là strappata come se si fosse avvoltolata in un roveto spinoso. Ella
mostrò le sue piaghe al Padre delle misericordie perchè, medico abile e
fedelissimo, avesse la bontà di guarirla.
Il Signore, chinandosi benignamente verso di lei, le disse: « Col mio soffio divino ti preparo
il bagno salutare della confessione. Quando poi sarai purificata
secondo i miei desideri, apparirai splendente al mio divino sguardo
». Ella volle ben tosto svestirsi per essere immersa in quel mistico
bagno e disse: « O mio Dio, tengo in cuore un desiderio così ardente
della tua gloria, che mi sento forzata a spogliarmi d'ogni desiderio di
umano onore, anzi se fosse necessario sarei pronta a dichiarare i miei
peccati davanti al monto intero ».
Il Signore la ricoperse allora dei suoi propri indumenti e la fece
dolcemente riposare sulla sue braccia fino a che il bagno fu pronto,
cioè fino al momento della confessione.
Ma quando giunse quell'istante ella fu di nuovo stretta da un vivo
turbamento: « Signore - disse - Tu non ignori come questa confessione
mi sia penosa; perché mai permetti che io sia angosciata fino a questo
punto? », Rispose il buon Maestro: « Le persone che fanno i bagni
devono poi sottoporsi a energiche frizioni per fortificare il corpo;
così l'anima tua diverrà più generosa in mezzo alle difficoltà
».
Ella vide allora alla sinistra del Signore preparato un bagno, dal
quale s'alzavano tiepidi vapori: nello stesso tempo il Signore le
mostrò alla sua destra un giardino delizioso adorno di olezzanti fiori,
fra i quali si distinguevano magnifiche rose, senza spine, che
affascinavano lo sguardo coi loro vaghi colori. Il Signore invitò
Geltrude a entrare in quell'amenissimo giardino, tanto più che il bagno
le riusciva insopportabile.
« No, mio Gesù - rispose generosamente la Santa - entrerò piuttosto
senza esitare nel bagno, che Tu hai riscaldato col tuo soffio divino »,
E il Signore « Cosi sia
per la tua eterna salvezza ».
Ella comprese poi che quel bel giardino simboleggiava la soavità
interna della divina grazia. Infatti la grazia, abitante per mezzo del
soffio dolce e leggero dell'amore, spande sull'anima fedele la
profumata rugiada delle lagrime che la rendono candida come la neve e
le danno una perfetta sicurezza, non solo riguardo alla remissione de'
peccati, ma anche riguardo all'abbondanza dei meriti. Da ciò ella
concluse che il Signore era stato contento di vedere che, per amor suo,
lasciava la via facile e dolce delle celesti consolazioni e sceglieva
un cammino aspro e penoso.
Dopo la confessione si ritirò piamente nell'oratorio e sentì la
presenza dell'amabìle Redentore che le aveva reso quell'atto così
difficile e doloroso. Ella infatti aveva provato difficoltà enorme a
dichiarare difetti leggerissimi che altri, senza nessun turbamento,
avrebbero accusato, anche in pubblico.
Giova sapere che l'anima resta purificata da tutti i suoi peccati, in
due diversi modi; con l'amarezza della penitenza e i sentimenti da essa
ispirati. La prima purificazione è simboleggiata nel bagno: l'anima si
giustifica anche nel crogiolo dell'amore e dei sentimenti da esso
derivanti: ciò che vien simboleggiato dal delizioso giardino.
Geltrude si riposò in seguito. nella sacra ferita della Mano sinistra
di Gesù, come per gustarvi, dopo il bagno, quella quiete che accompagna
la traspirazione, e colà attese l'ora di poter compiere la penitenza
imposta dal Confessore. Siccome tale penitenza doveva farla in un certo
tempo determinato dal sacerdote, ella s'affliggeva di non poter forse,
prima d'averla compiuta, godere liberamente e familiarmente la presenza
del suo amatissimo Signore.
Durante la S. Messa quando il celebrante innalzò l'Ostia Santa, che
cancella il peccato e riconcilia l'uomo con Dio, Ella si unì al divin
Sacrificio, presentando quell'offerta divina al Padre in spirito di
riparazione per ottenere il perdono di ogni colpa, e in ispirito di
ringraziamento per il bagno salutare della confessione. L'offerta venne
accolta eri ella fu ammessa nel seno del Padre, oceano di bontà
infinita. Là ella comprese per esperienza che l'Oriente che brilla in
alto Oriens ex alto, l'aveva veramente visitata con le viscere della
sua misericordia e della sua bontà.