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Lunedi, 13 maggio 2024 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Testamento di Neftali

Testamento dei dodici patriarchi

Testamento di Neftali
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I.  
[1] Copia del testamento di Neftali, che fece al momento della sua morte, all'età di centotrenta anni.  
[2] I suoi figli si radunarono il primo giorno del settimo mese ed egli preparò loro un pranzo.  
[3] All'alba, quando si svegliò, disse loro: "Sto per morire"; ma loro non ci credevano.  
[4] Ed egli, dando gloria al Signore, confermò che sarebbe morto dopo il pranzo + del giorno prima +.  
[5] Cominciò a dire: "Ascoltate, figlioli miei, figli di Neftali, ascoltate le parole di vostro padre.  
[6] Io nacqui da Balla; Rachele aveva agito con inganno: dette a Giacobbe Balla invece di sé stessa. E lei mi concepì e mi partorì sulle ginocchia di Rachele. Per questo mi chiamò Neftali.  
[7] Rachele mi amò, perché fui partorito sulle sue ginocchia. E quando ero ancora tenero, mi baciava dicendo: Possa vedere un fratello tuo simile a te, ma dal mio seno.  
[8] Per questo, secondo le preghiere di Rachele, Giuseppe fu in tutto simile a me.
[9] Mia madre Balla era figlia di Ruthaio, fratello di Debora, la nutrice di Rebecca: nacque lo stesso giorno di Rachele.  
[10] Ruthaio era della stirpe di Abramo, caldeo, timorato di Dio, uomo libero e nobile.  
[11] Fatto prigioniero, fu comprato da Labano, che gli dette in moglie la sua serva Euna, la quale partorì una figlia, alla quale (egli) pose nome Zelfa, dal nome della città, nella quale era stato fatto prigioniero.  
[12] Dopo partorì Balla, dicendo:Mia figlia fa qualcosa di nuovo, perché, appena nata, toccava la mammella e cercava di poppare.

II.  

[1] I miei piedi erano leggeri come quelli di un cervo, e mio padre Giacobbe mi incaricò di portare tutti i messaggi: e come cervo mi benedisse.  
[2] Infatti, come il vasaio conosce la capacità del vaso e usa la creta che ci vuole, così il Signore crea il corpo a somiglianza dello spirito e mette lo spirito a seconda della potenza del corpo.  
[3] Non resta fuori un terzo di capello: secondo peso, misura e regola tutta la creazione é stata fatta.  
[4] E come il vasaio conosce l'uso di ciascun oggetto, a cosa sia adatto, così anche il Signore conosce il corpo, fino a che punto sia adatto nel bene e dove vada nel male.  
[5] Ché non c'é immagine o idea che il Signore non conosca, perché ha creato ogni uomo a Sua immagine.  
[6] Come é la forza di ciascuno, così é anche la sua opera; come il suo occhio, così il suo sonno; come la sua anima, così la sua parola, o nella Legge del Signore o in quella di Beliar.  
[7] E come c'é una distinzione tra la luce e la tenebra, e tra la vista e l'udito, così c'é distinzione fra uomo e uomo e fra donna e donna; e non é possibile dire che cosa all'apparenza possa essere inferiore in qualcuno.  
[8] Dio ha fatto bello tutto secondo ordine: i cinque sensi (ha posto) nel capo; al capo ha adattato il collo e gli ha aggiunto i capelli per bellezza e decoro; poi il cuore per pensare, il ventre per evacuare, lo stomaco per..., l'esofago per la salute, il fegato per l'ira, la bile per l'amarezza, la milza per il riso, i reni per l'astuzia, i lombi per la potenza, i fianchi per dormire, i lombi per la forza e così via.  
[9] Così, dunque, siano, figlioli miei, tutte le vostre opere ordinate per il bene, nel timore di Dio; non fate nulla di disordinato, con disprezzo, nulla fuori del suo tempo.  
[10] Che se dici all'occhio di ascoltare, non lo può: allo stesso modo nemmeno potete fare le opere della luce, stando nelle tenebre.

III.  


[1] Non vi date, dunque, da fare per distruggere le vostre opere con l'avidità, né per ingannare le vostre anime con parole vuote, perché é nel silenzio e nella purezza di cuore che voi siete in grado di afferrare la volontà di Dio e di rigettare quella di Beliar.  
[2] Il sole, la luna e le stelle non cambiano il proprio ordine; allo stesso modo neanche voi dovete cambiare la Legge di Dio col disordine delle vostre azioni.
[3] Popoli ingannati e che hanno abbandonato il Signore, hanno cambiato il proprio ordine: hanno ubbidito a legni e a pietre, agli spiriti dell'inganno.  
[4] Ma voi non (fate) così, perché conoscete, nel fondamento (del cielo), nella terra e nel mare, e in tutte le opere della creazione, il Signore, che ha creato tutte le cose. (Non fate così), per non diventare come Sodoma, che cambiò l'ordine della sua natura.  
[5] Ugualmente anche i Vigilanti cambiarono l'ordine della loro natura, e il Signore li maledisse al tempo del diluvio. Così a causa loro fece la terra vuota di abitanti e di frutti.

IV.  

[1] Vi dico queste cose, figlioli miei, perché ho letto nello scritto di Enoc che anche voi vi allontanerete dal Signore, procedendo in ogni trasgressione delle genti, e commetterete ogni malvagità di Sodoma.  
[2] Il Signore vi porterà la prigionia e sarete schiavi, là, dei vostri nemici; vivrete in ogni dolore e tribolazione, finché il Signore non vi distruggerà tutti.  
[3] Ridotti a un piccolo numero, vi pentirete e riconoscerete il Signore, vostro Dio, il quale vi ricondurrà nella vostra terra secondo la Sua grande misericordia.  
[4] Ma avverrà che quando saranno tornati nella terra dei loro padri, si dimenticheranno di nuovo del Signore e commetteranno empietà.  
[5] E il Signore li disperderà sulla faccia di tutta la terra, finché non venga la misericordia del Signore quando l'uomo praticherà la giustizia e la misericordia verso tutti, sia lontani sia vicini.

V.  

[1] Nel quarantesimo anno della mia vita ebbi una visione sul Monte dell'Ulivo, a oriente di Gerusalemme: (vidi) che il sole e la luna si erano fermati.  
[2] Ed ecco Isacco, il padre di mio padre, ci diceva:Correte e agguantate, ciascuno secondo la sua capacità: il sole e la luna saranno di chi li afferra.  
[3] Noi corremmo tutti insieme e Levi agguantò il sole, mentre Giuda, precedendo gli altri, afferrò la luna. E furono innalzati con i due astri.  
[4] Mentre Levi era come il sole, ecco un giovane che gli dà in aggiunta dodici foglie di palma. Giuda diventò splendente come la luna e sotto i loro piedi c'erano dodici raggi.  
[5] Levi e Giuda si corsero tutt'e due incontro e si tennero saldi.  
[6] Ed ecco (apparve) un toro sopra la terra, con due grandi corna ed ali d'aquila sul suo dorso. Noi volevamo afferrarlo, ma non ci riuscimmo.  
[7] Ma venne Giuseppe, che lo pigliò e salì con lui in alto.  
[8] Poiché ero là, vidi, ed ecco che ci apparve un'iscrizione santa che diceva: assiri, medi, persiani, caldei, siriani prenderanno possesso delle dodici tribù di Israele, come loro prigioniere.

VI.

[1] E di nuovo, dopo sette giorni, vidi mio padre Giacobbe che stava in piedi nel mare di Yamnia e noi eravamo con lui.  
[2] Ed ecco arrivò una nave a vela senza marinai e senza nocchiero. Sulla nave stava scritto "nave di Giacobbe".  
[3] Allora nostro padre ci dice:Via, saliamo sulla nostra nave.  
[4] Ma appena ci fummo entrati, avvenne una terribile tempesta e un grande uragano di vento; nostro padre, che teneva il timone, si allontanò da noi.  
[5] Noi eravamo portati sul mare in mezzo alla tempesta. La nave, colpita da onde altissime, si riempì d'acqua, così da sfasciarsi.  
[6] Giuseppe si salvò su una scialuppa e noi ci separammo su dieci zattere, ché Levi e Giuda erano su una stessa.  
[7] E noi fummo dispersi fino ai confini della terra.  
[8] Levi, vestito di sacco, pregava il Signore.  
[9] Quando poi cessò la tempesta, la nave arrivò a riva come in bonaccia.  
[10] Ed ecco arrivò nostro padre e tutti insieme ci rallegrammo.

VII.  

[1] Questi due sogni raccontai a mio padre, che mi disse: Bisogna che queste cose si adempiano al loro tempo, quando Israele avrà sofferto molto.  
[2] Allora mio padre mi disse:Ho fiducia in Dio che Giuseppe sia vivo: vedo infatti in tutte le occasioni che Dio lo numera insieme con noi.  
[3] E piangendo continuava: Ahimé! figlio mio Giuseppe, tu vivi e io non ti vedo, e nemmeno tu vedi Giacobbe, che ti ha generato.  
[4] Con queste parole fece piangere anche me. Io ardevo nelle mie viscere (dal desiderio) di svelargli che Giuseppe, era stato venduto. Ma avevo paura dei miei fratelli.

VIII.  

[1] Ed ecco, figlioli miei, io vi ho mostrato gli ultimi tempi, come tutto ciò avverrà in Israele.  
[2] Anche voi, dunque, ordinate ai vostri figli di stare uniti a Levi e a Giuda. Ché attraverso loro sorgerà la salvezza per Israele e attraverso loro sarà benedetto Giacobbe.  
[3] Attraverso le loro tribù Dio apparirà sulla terra per salvare la stirpe di Israele, [abitando fra gli uomini], e per raccogliere i giusti di fra le genti.  
[4] Se farete il bene, vi benediranno gli uomini e gli angeli, Dio sarà glorificato fra le genti per mezzo vostro, il diavolo fuggirà da voi, le bestie selvagge vi temeranno, il Signore vi amerà e gli angeli vi staranno vicini.  
[5] [Come chi alleva bene un figlio crea un bel ricordo (di sé), così anche per la buona azione c'é un buon ricordo presso Dio].
[6] Ma chi non fa il bene, lui malediranno gli angeli e gli uomini, Dio sarà disprezzato fra le genti per causa sua, il diavolo abiterà in lui come in casa propria, tutte le bestie selvagge lo domineranno, il Signore lo odierà, <e gli angeli lo trascureranno>.  
[7] Infatti i comandamenti della Legge sono doppi e devono essere adempiuti con arte.  
[8] Perché c'é il momento dell'unione con la donna, e c'é il momento della continenza, perché egli possa pregare.  
[9] Tutt'e due sono comandamenti di Dio e se non fossero messi in pratica secondo il loro ordine, un grandissimo peccato farebbero commettere agli uomini. E questo vale anche per tutti gli altri comandamenti.  
[10] Siate, dunque, saggi in Dio, figlioli miei, e intelligenti, comprendendo l'ordine dei suoi comandamenti e le regole di ogni azione, perché il Signore vi ami".

IX.
 
[1] Dopo aver fatto loro molte altre raccomandazioni simili a queste, li invitò a portare le sue ossa a Hebroné e a seppellirlo insieme coi suoi padri.  
[2] Mangiato e bevuto in allegrezza di spirito, si coprì il volto e morì.  
[3] I suoi figli fecero tutto come aveva ordinato loro Neftali, loro padre.