Scrutatio

Sabato, 8 giugno 2024 - San Medardo ( Letture di oggi)

Testamento di Dan

Testamento dei dodici patriarchi

Testamento di Dan
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I.  

[1] Copia delle parole di Dané che disse ai suoi figli all'estremo dei suoi giorni, all'età di centoventicinque anni.  
[2] Chiamò la sua famiglia intorno a sé e disse: "Ascoltate, figli di Dané le mie parole, fate attenzione alle parole di vostro padre.  
[3] Io ho provato nel mio cuore e in tutta la mia vita che la verità accompagnata da giustizia di opere é cosa bella e cara a Dio e che la menzogna e l'ira sono cose cattive, perché insegnano all'uomo ogni malvagità.  
[4] Oggi vi confesso, figlioli miei, che nel mio cuore io decisi la morte di Giuseppe, uomo buono e veritiero.  
[5] Gioii della sua vendita, perché il padre lo amava più di noi.  
[6] Infatti lo spirito dell'invidia e della vanagloria mi diceva:Anche tu sei suo figlio.  
[7] E uno degli spiriti di Beliar mi aiutava dicendo: Prendi la spada e con questa uccidi Giuseppe; così, una volta morto, il padre amerà te.  
[8] Quello che mi persuadeva così era lo spirito dell'ira. Come un leopardo succhia un capretto, così (l'ira) mi aveva messo dentro di succhiare Giuseppe.  
[9] Ma il Dio dei miei padri non permise che cadesse nelle mie mani, perché lo trovassi solo e lo uccidessi, facendo così scomparire il secondo scettro di Israele.

II.  

[1] E ora, figlioli miei, ecco io sto morendo e in verità vi dico che, se non vi guarderete dallo spirito della menzogna e dell'ira, e non amerete la verità e la longanimità, perirete.  
[2] L'ira infatti é un accecamento e non lascia guardare il volto di nessuno secondo verità.  
[3] Che si tratti del padre o della madre, essa si rivolge loro come a nemici; se é un fratello, non lo riconosce; se é un profeta del Signore, non presta ascolto; se é un giusto, non ci bada; se é un amico, non lo riconosce.  
[4] Perché lo spirito dell'ira getta intorno a lui la rete dell'inganno, accieca i suoi occhi, attraverso la menzogna ottenebra la sua mente e gli dà il suo modo di vedere le cose.  
[5] Con che cosa irretisce i suoi occhi? Con l'odio del cuore contro i suoi fratelli accompagnato dall'invidia.

III.

[1] L'ira infatti é cattiva, figlioli miei, così da diventare anima per l'anima.  
[2] Essa fa suo il corpo dell'irato, ne signoreggia l'anima e dà al corpo forza per commettere ogni trasgressione.  
[3] E quando il corpo ha fatto tutto ciò, anche la sua anima giustifica ciò che ha commesso, perché non vede rettamente.  
[4] Per questo l'irato, se ha la capacità, ha nell'animo una forza triplice: una gli viene dall'aiuto dei suoi sottoposti, una seconda dalla ricchezza, (con la quale) convince e si impone ingiustamente  
[su di lui], in terzo luogo, ha la forza naturale, con la quale perpetra il male.  
[5] Se poi colui che é adirato é debole, ha una forza doppia accanto a quella naturale; l'ira gli viene in aiuto in ogni occasione con la trasgressione.  
[6] Questo spirito insieme con la menzogna procede sempre dalla destra di Satana, cosicché le sue azioni sono nella crudeltà e nella menzogna.

IV.  

[1] Riconoscete, dunque, la potenza dell'ira, che é vana.  
[2] Prima eccita attraverso la parola; poi rende forte l'adirato attraverso le opere, turba la sua volontà con l'amarezza di ciò che perde, e così tiene desta la sua anima con grande ira.  
[3] Quando uno parla contro di voi, voi non lasciatevi muovere all'ira e se uno vi loda dicendo che siete santi, non vi inorgoglite. Non lasciatevi trasportare né alla gioia né all'amarezza.  
[4] Per prima cosa infatti (l'ira) accarezza l'udito e così spinge la mente a pensare a qualcosa di irritante; poi, quando uno é adirato, pensa che sia giusto adirarsi.  
[5] Se vi capita qualche danno o perdita, figlioli, non agitatevi, perché é proprio questo spirito che fa sì che desideriate ciò che avete perso, affinché attraverso il desiderio cadiate nell'ira.  
[6] E se qualcuno, volontariamente o involontariamente, vi provoca un danno, non vi addolorate; é dal dolore infatti che nasce l'ira insieme con la menzogna.
[7] L'ira insieme con la menzogna é un male dalla doppia faccia, e si uniscono insieme per turbare il cuore. Quando poi un'anima é turbata in continuazione, il Signore si allontana da lei e la signoreggia Beliar.

V.  

[1] Osservate, dunque, figlioli miei, il comandamento del signore. Osservate la Sua legge. State lontani dall'ira, odiate la menzogna affinché il Signore abiti in voi e fugga da voi Beliar.  
[2] Parlate la verità ciascuno col suo prossimo, e non cadrete nell'ira e nei turbamenti, ma starete in pace e avrete il Dio della pace, né alcuna guerra vi vincerà.  
[3] Amate il Signore in tutta la vostra vita e fra di voi con cuore sincero.  
[4] Io so che negli ultimi giorni abbandonerete il Signore, vi adirerete contro Levi, vi schiererete contro Giuda, ma non li potrete sopraffare, perché un angelo del Signore li guida entrambi, ché é su di essi che poggerà Israele.  
[5] Quando vi allontanerete dal Signore, procedendo in ogni malvagità, commetterete le abominazioni delle genti, fornicando con donne di "senza legge". In ogni azione malvagia agiranno in voi gli spiriti dell'errore.  
[6] Lessi infatti nel libro di Enoc il Giusto che il vostro principe é Satana e che gli spiriti della malvagità e della superbia saranno a disposizione dei figli di Levi, per farli peccare davanti al Signore.  
[7] I miei figli si avvicineranno a Levi e peccheranno insieme a loro in tutto, mentre i figli di Giuda, pieni di avidità, rapiranno i beni altrui come leoni.  
[8] Per questo sarete condotti  [con loro] in prigionia e lì riceverete tutti i colpi dell'Egitto, sarete oggetto di tutta la malvagità delle genti.  
[9] Così, ritornati al Signore, troverete misericordia; vi condurrà al Suo santuario e vi darà la pace.  
[10] Sorgerà per voi dalla tribù  [di Giuda e] di Levi la salvezza del Signore. Sarà lui stesso infatti che farà guerra a Beliar, farà vendetta eterna dei vostri nemici.  
[11] Libererà i prigionieri dalle mani di Beliar,  [cioé le anime dei santi,] rivolgerà i cuori infedeli verso il Signore; darà a coloro che lo invocano la pace eterna. 

[12] Riposeranno nell'Edem i santi e della nuova Gerusalemme gioiranno i giusti,   [questa é la gloria eterna di Dio].  
[13] Mai più Gerusalemme subirà devastazione, né Israele sarà condotto in schiavitù, perché il Signore starà in mezzo di essa   [vivendo con gli uomini]. Il Santo in Israele regnerà su di essa   [in umiltà e in povertà e chi crede in lui regnerà in verità nei cieli].

VI.  

[1] E ora temete il Signore, figlioli miei, e guardatevi da Satana e dai suoi spiriti.  
[2] Avvicinatevi a Dio e all'angelo che intercede per voi, perché é mediatore fra Dio e gli uomini e per la pace di Israele si ergerà di fronte al regno del nemico.  
[3] Per questo il nemico cerca di far inciampare tutti coloro che invocano il Signore.
[4] Egli sa infatti che il giorno in cui Israele si convertirà, il regno del nemico sarà annientato.  
[5] E' infatti lo stesso angelo della pace che dà forza a Israele, perché non precipiti nell'ultimo dei mali.  
[6] Durante il tempo in cui Israele trasgredirà la Legge, il Signore <non> si allontanerà da loro e li tramuterà in un popolo che cerca la sua volontà, cosicché nessun angelo sarà pari ad esso.  
[7] Il suo nome sarà Israele dappertutto,  
[anche tra i pagani].  
[8] Guardatevi, dunque, figlioli miei, da ogni opera malvagia rigettate da voi l'ira e la menzogna, amate la verità e la longanimità.  
[9] Tutto ciò che avete ascoltato da vostro padre, trasmettetelo anche ai vostri figli,  
[affinché vi accolga il Salvatore delle genti: egli infatti é veritiero e longanime, mite ed umile e insegna con le opere la Legge del Signore].  
[10] State, dunque, lontani da tutta l'ingiustizia e aderite alla giustizia di Dio; così la nostra stirpe sarà salva per sempre.  
[11] Seppellitemi vicino ai miei padri".

VII.  

[1] Detto questo, li baciò e si addormentò di un bel sonno.  
[2] I suoi figli lo seppellirono e dopo riportarono in patria le sue ossa <e le deposero> dove erano Abramo, Isacco e Giacobbe.  
[3] [Ma Dan aveva profetizzato loro che si sarebbero dimenticati del loro Dio e che sarebbero stati privati della terra della loro eredità, della stirpe d'Israele e della famiglia del loro seme].