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Mercoledi, 24 aprile 2024 - San Fedele da Sigmaringen ( Letture di oggi)

Biblos


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(Ehr. Gebhal; Gubla nelle lettere di el-Amarna). L'attuale Djebejl, 40 Km. a nord di Beiruth, sulla costa mediterranea, una delle città più antiche e conosciute della Fenicia. Gli scavi di P. Montet (1921) e di M. Dunand (1926-1953) apportano luce non tanto sulla popolazione originaria quanto sulle influenze straniere a B. L'Egitto manifesta la sua presenza dall'epoca della II dinastia (ca. 2800 a. C.) con offerte dei Faraoni ai templi delle città. Se si eccettua la interruzione del tempo degli Hyksos, le relazioni continuano fino al tempo di Shesonq I (945-924) e di Osorkon I (924-895) di cui si sono scoperte le statue. Gli Egiziani acquistano diverse specie di legno (i cedri del Libano non sono molto distanti da B.) e vendono carichi di papiri che vengono smistati anche nell'area della civiltà egea; per questo i Greci han chiamato *** il "libro", dal nome della città. Il mondo egeo appare più tardi attestato solidamente dalla scoperta di oggetti quale la teiera e il vaso d'argento. Gli imperi mesopotamici cercano sbocchi più sicuri dei porti dal Golfo Persico: sulla scia di Sargon d'Accad, che ha lavato le sue armi nel Mediterraneo, e di Hammurapi che vi ha fatto affluire il suo commercio, Teglatfalasar I rende B. tributaria degli assiri. Dopo il crollo di Ninive e la caduta di Babilonia, B. segue le sorti dell'Asia Anteriore: nel VI sec. entra nell'orbita dei Persiani nella quinta satrapia; nel IV sec., dopo la conquista di Alessandro Magno, passa sotto il controllo dei Seleucidi; indi, al passaggio di Pompeo, cade sotto l'amministrazione della provincia romana. Il Vecchio Testamento parla tre volte di B.: Ios. 13, 5 (testo dubbio) pone la città fenicia al limite settentrionale della Terra Promessa; I Reg. 6, 32 presenta gli abitanti di B. come legnaioli e muratori durante la costruzione del tempio di Salomone; Ez. 27, 9 accenna agli anziani e agli esperti di B. come ai riparatori delle falle delle navi di Tiro. Tra molte iscrizioni scoperte durante gli scavi, la più nota è l'epigrafe sul sarcofago del re Ahiram (sec. XIII-X a. C.). Si attribuisce un valore documentario alla "Storia fenicia" di Sanchuniaton riferita da Filone di B. secondo il quale la città è un dono di Ba'al Kronos alla dea Ba'altis (Ba'alath Gebhiìl). L'iscrizione del re Iehimilk di B. attesta la presenza, nel pantheon, di Beelsamem il corrispondente di Eljon di Filone. Il mito della fecondità e dell'alternanza delle stagioni apparirà anche nella leggenda di Adone (v.) ucciso dal cinghiale e pianto da Afrodite, rievocata nella festa di B.
[F. V.]

BIBL. - P. MONTET, Byblos et l'Egypte, Parigi 1929; M. DUNAND, Fouilles de B., Parigi 1937-39; Chronologie des plus anciennes installations de B., in RB, (1950) 583-603; Byblia Grammata. Documents et Recherches sur le développement de l'écriture en Phénicie. Beiruth. 1945; R. DUSSAUD. B. et la mention des Biblites dans l'Ancien Testament, in Syria, 4 (1923) 300-315.

Autore: Sac. Francesco Vattioni
Fonte: Dizionario Biblico diretto da Francesco Spadafora