Comunità di base


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Termine proveniente dall'America Latina per indicare quei numerosi gruppi locali di cristiani che cercano di rinvigorire la loro vita ecclesiale con la preghiera e lo studio delle Scritture in comune, col fare uso dei propri doni personali a servizio degli altri e con l'impegno nella comune azione sociale. Questi movimenti sono stati incoraggiati dalle Assemblee generali dei vescovi latinoamericani tenutesi a Medellín (Colombia) nel 1968 e a Puebla (Messico) nel 1979. I documenti di Puebla parlano di « Comunità ecclesiali di base », per distinguerle da altri gruppi che possono avere legami più tenui con le autorità ecclesiali. Cf Chiesa; Opzione per i poveri; Teologia della liberazione.

Fonte: Dizionario sintetico di Teologia (G.O Collins, E.G. Farrugia)