Scrutatio

Giovedi, 25 aprile 2024 - San Marco ( Letture di oggi)

Neftali


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Figlio di Giacobbe e di Bala, schiava di Rachele, e capostipite della tribù omonima. Il nome è spiegato dalla radice npl (forma nifal) col significato di «gara, lotta» (cf. Gen. 30, 8). Egli è nominato solo nei cataloghi genealogici (ibid. 35,25; 46, 24; 1Par. 2, 2).
Anche la tribù ebbe relativamente una parte secondaria nella storia ebraica (Num. 1,42; 13, 14; 34,28; Deut. 27, 13). Ai Neftaliti, «cerva sciolta ed amante dei bei canti» (Gen. 49, 21) fu assegnata la zona attorno al lago di Tiberiade (Deut. 33, 23). Dalla descrizione di Ios. 19, 32·39 si deduce che la tribù si estendeva fino a sud del Tabor, avendo ad occidente la tribù di Aser, a nord la Fenicia, ad est la Transgiordania, mentre confinava a sud con Issachar e Zabulon, con cui appare in rapporti molto stretti. Nella zona vi erano tre città levi ti che per i Gersoniti (Ios 21, 6.32). Si allude alla difficoltà incontrata con le popolazioni cananee locali (Iudc. l, 33). Neftalita era Barac, che sotto la guida spirituale della profetessa Débora, combatté contro Iabin e Sisara (ibid. 4, 6 ss.) attorno al monte Tabor. Il fatto fu eternato in maniera squisitamente poetica nel cantico di Débora (ibid. 5, 2-31), ove si condannava l'indifferenza di diverse tribù, mentre si esaltava la parte svolta da N., da Zabulon e da Issachar (ibid. 5, 15.18). L'eco della vittoria si registra anche in libri posteriori (Ps. 68, 28; Is. 8, 23). I Neftaliti parteciparono anche all'impresa di Gedeone contro i Madianiti (Iudc. 6, 35; 7, 23).
In seguito la tribù condivise la sorte, che toccò al regno d'Israele, subendo non poche invasioni straniere (cf. I Reg. 15, 20) fino alla completa sottomissione agli Assiri (722 a.C.), che ne deportarono parte della popolazione in Mesopotamia. Fra i Neftaliti condotti in Ninive vi fu Tobia (Tob. 1. 1).
Nel Nuovo Testamento si riporta l'oracolo di Isaia (8, 23; 9, 1) e si accenna al fatto che Cafarnao si trovava presso i confini fra N. e Zabulon.
[A. P.]

BIBL. - L. SZCZEPANSKI, Geogr. historica Palaestinae antiquae, Roma 1926, pp. 67. 140-44. 152. 159, 202.

Autore: Sac. Angelo Penna
Fonte: Dizionario Biblico diretto da Francesco Spadafora