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Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Mitanni


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Grande impero della Mesopotamia settentrionale designato geograficamente dagli Assiri Hanigalbat; la sua storia decorrente dal sec. XVI al XIV a. C. è stata recentemente svelata dalle scoperte di Boghazkoy, da iscrizioni egiziane e dalle tavolette d'el-Amarna.
La storia del M. inizia col re Saussatar (ca. 1450) che tiene unite in un grande stato unitario le popolazioni Hurrite delle regioni gravitanti sull'alto Tigri. Dalla capitale Wassukkani (localizzata da taluni vicino all'odierna Ràs.el-'Ain) il regno di Saussatar raggiunge a oriente lo Zagros e a occidente la Siria (cf. scoperte di L. Woolley ad Alalah), mentre a sud fu sotto il dominio di M: la regione d'Arrapha (cf. documenti di Nuzu). M. dai tempi di Amenophis TI (cf. iscrizione di Karnak) fu alleato dell'Egitto per poter resistere alla crescente potenza hittita: l'alleanza fu rinsaldata anche da legami matrimoniali tra le due corti. Dissensioni sorte tra i figli del 30 successore di Saussatar, Shuttarna II (ca. 1405) offrono agli Hittiti governati allora dal grande Shuppiluliuma occasione d'un primo intervento: inizia allora la caduta di M. Nuovi disordini interni, uniti alla pressione Assira, minacciano il successore di Dusratta, Mattiwaza, il quale invoca un nuovo intervento hittita: Shuppiluliuma interviene, Mattiwaza resta sul trono, ma un trattato d'alleanza mette praticamente fine all'indipendenza di M. che, morto Shuppiluliuma, diventerà preda e parte della nuova Assiria.
Etnicamente l'impero del M. fu nel suo complesso hurrita: è però bene individuata in esso una classe dirigente indoeuropea, alla quale appartiene anche una aristocrazia militare, i Maria (nni) o "giovani guerrieri", vera guardia reale del corpo. Per la struttura sociale M. fu uno stato feudale con tutti i vantaggi per l'aristocrazia. Grande importanza per la conoscenza degli usi e costumi mitannici hanno i documenti di Nuzu e il trattato d'alleanza tra Mattiwaza e gli Hittiti dove, oltre i tradizionali Dèi hurriti, sono invocate anche le divinità indoeuropee della classe dirigente: Mithra, Indra, Varuna, i Nasatyas ecc. Evidenti tracce indoeuropee sono rilevate anche nell'abbondante letteratura: basti ricordare, p. es., il trattato sull'allevamento dei cavalli attribuito a un certo Kikkuli del secolo XIV a. C.
[G. D.]

BIBL. - R. T. O'CALLAGHAN, Aram Naftaraim, Roma 1948, pp. 51-74; G. CONTENAU, La Civilisation des Hittites et des Hourrites du Mitanni. Parigi 1949; ID., Hourrites, in DEs, IV, coll. 128-38: S. MOSCATI, L'Oriente Antico, Milano 1952.

Autore: Padre Giacomo Danesi
Fonte: Dizionario Biblico diretto da Francesco Spadafora