Scrutatio

Venerdi, 29 marzo 2024 - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi)

Amorrei


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Con questo nome è spesso designata nella Bibbia (Gen. 15, 21; Ex. 3, 8; 13, 5; 23, 23 ecc.) una delle popolazioni della Palestina preisraelitica, e talvolta (Gen. 15, 16; Ios. 24, 15; Am. 2, 9) il complesso di queste, per l'influsso su di esse esercitato dal gruppo etnico propriamente a. Gli A. provenivano dall'alto deserto siro-arabico, ad ovest della Mesopotamia. Risulta, dall'analisi dell'ideogramma (Kur) Martu (KI) (= paese occidentale), col quale i Mesopotamici designavano l'Amurru; e dall'analisi di forme verbali e nomi personali della prima dinastia di Babel che fu a., e inoltre dalla religione a. che presenta divinità tipicamente occidentali, quali il Dagon dei Filistei, il Tesub degli Hittiti. Da quella regione gli A. sul declinare del 30 millennio si irradiarono intorno: in Mesopotamia troviamo la dinastia di Larsa (sec. XXII a. C.) con re dai nomi a.; i Testi di Proscrizione egiziani (sec. XIX) li segnalano in Canaan quali nemici del Faraone; quivi poco più tardi li incontra Abramo (Gen. 14, 7-13). Nella bassa Mesopotamia il culmine dell'attività a. (prima parte de 20 millennio) è raggiunto con la fondazione della prima dinastia di Babel, celebre per il 50 monarca, Hammurapi. Quasi contemporaneamente un altro grande stato a. fioriva in Mari (odierna el-Hariri) sul medio Eufrate dove recenti Ee8n hanno ridato alla luce il grandioso palazzo reale di Zimri-Lim e circa 20.000 tavolette, in gran parte corrispondenza tra la corte di Mari e principi amici o vassalli. Mari, poi distrutta da Hammurapi, fu per molto tempo il più potente stato di Mesopotamia; perfetta organizzazione di governo e della vita sociale, mentre per la cultura e la religione fu, grazie alla sua posizione geografica, uno dei più grandi centri sincretistici del 20 millennio. Dopo la parentesi silenziosa dei secoli XVIII-XV gli A. tornano alla scena nei documenti d'el-Amarna (v.). In questo periodo (1500-1300) Amurru è uno stato limitato ai territori della futura Siria: politicamente diviso dipende dall'Egitto. Con l'aiuto degli Hittiti diviene indipendente, ma loro alleato e tributario. Un primo trattato d'alleanza fu firmato tra Arizu e il re hittita Shuppiluliuma (1380-1346) e frutto di massimo servilismo ne fu la l'innovazione fatta da Tubbi-Tesub di Amurru con Mursilis II. Quando Ramses II attaccò a Qades (1287) gli Hittiti, gli A. tentarono invano una riscossa. Le loro sorti non migliorarono nemmeno con l'avanzata assira. Lottando contro gli A., Theglatfalasar I dà il colpo di grazia anche ad Amurru; a Qarqar (854) anche Amurru è tra i coalizzati ma il suo tramonto è definitivo. Dopo la riscossa babilonese troviamo gli A. fedeli servitori di Nabucodonosor II. Costumi e religione. I primissimi documenti ci presentano gli A. come nomadi: nomadismo che usava l'asino (il cammello non era ancora addomesticato), legato quindi alle esigenze naturali di questo animale che non permette lunghi viaggi nel deserto. Una raffigurazione del sec. XIX presenta gli A. come assai primitivi, concordando con un inno sumerico che li dice violenti, indocili, selvaggi, spietati. Fissatisi però a vita sedentaria, un grande progresso civile fu raggiunto specialmente a Babilonia (prima dinastia) e a Mari. Quanto alla religione si sa che gli A. adoravano soprattutto il Dio "Amurru" in tutto simile all'Hadad occidentale: egli era il Dio della montagna dell'ovest, del temporale e dell'inondazione. Compagna di Amurru è Aserah, signora della pianura. Ad Amurru era sacro lo stambecco; animale comunissimo nei sacrifici era l'asino.

Contatti con gli Ebrei. Anche secondo chiari testi biblici (Gen. 10, 16; 15, 21; Ex. 3, 8; Ez. 16, 3) gli A. precedettero in Palestina gli Ebrei. Durante l'invasione dei re elamiti, gli A. appaiono stanziati nei pressi del Mar Morto e in vicinanza di Hebron dove anche Abramo soggiornava (Gen. 14, 7-13). Ai tempi dell'Esodo gli esploratori li segnalano tra i popoli forti delle montagne (Num. 13, 29). Nel loro viaggio però, gli Ebrei s'imbatterono negli A. già sull'Arnon e ne occuparono le terre dopo il rifiuto di Seon (Num. 21). Oltre il Giordano (Deut. 3, 8 s.; 4, 47 s.; Iudc, 11, 22), gli A. controllavano i territori tra l'Arnon e l'Hermon. Passati i primi momenti difficili dell'occupazione ebraica anche gli A. poterono vivere tranquillamente vicini agli Ebrei per tutta l'epoca dei Giudici. Solo Salomone li ridurrà praticamente in servitù imponendo loro un tributo (I Sam 7, 14; I Reg. 9, 20; 2Par. 8, 7).
[G. D.]

BIBL. - E. DHORME, Les Amorrhéens, in RB, 37 (1928) 63-79. 161-80; 39 (1930) 161-78; 40 (1931) 161-84,; (Recueil "Edoward Dhorme". Paris 1951, pp. 81-165); A. BEA, Il movimento "amorritico". i "Testi di Proscrizione", in Biblica, 24 (1943), PP. 239-47; W. F. ALBRIGHT, From the Stone Age to Christianity, 2a ed., Baltimora 1948, Pp. 239. 24,7; S. MOSCATI, L'Oriente Antico, Milano 1952, pp. 28-35.

Autore: Padre Giacomo Danesi
Fonte: Dizionario Biblico diretto da Francesco Spadafora