Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Michea


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(Mi-ka-jah = chi come Iahweh?), uno dei profeti minori. In Mi. 1, 1 è designato "il Morastite", il nativo quindi, di Moreset-Gat (1, 14), località vicina a Gat dei Filistei, nella giudea Shefelah, sulla carta di Madaba collocata a nord-nord-est di Eleuteropoli (Beit Gibrim).
Si identifica con Tell Gedeide e da altri con Tell Sandahanne (Kh. Mar Hanna). Da distinguersi da Maresa (Kh. Mar Maras). (cf. F. M. Abel, Géographie de la Palestine, II, Parigi 19138, pp. 29.392; e DBs, III, col. 352). Dovette soffrire nell'invasione di Sennacherib. M. sente al vivo le ingiustizie dei ricchi capitalisti. Profetò sotto Iotam (738-736; 751), Achaz (736-721) ed Ezechia (721-693) per un periodo cioè di circa 45 anni. Fu contemporaneo di Isaia ed Osea. Nel 609 i seniori di Giuda addussero Mi. 3, 12 per salvare Geremia (cf. Ier. 26, 17 ss.) dalla furia popolare per un vaticinio contro il tempio. M. forse partecipò alla riforma promossa da Ezechia (2Par. 29 ss.; I Reg. 18, 3-7). È da distinguersi da M. figlio di Iemla (I Reg. 22, 8; II Par. 18, 7). I critici riconoscono unanimemente l'autenticità dei cc. 1-3, rispondenti all'ambiente Ezechiano, secondo altri a quello di Achaz. Ammettono invece trasposizioni, interpolazioni, mutamenti d'opinione o di punti di vista nei cc. 4-5 e li considerano un mosaico di frammenti in maggior parte postesilici; infine considerano i cc. 6-7 come appendici non autentiche, perché parlano della restaurazione di Israele! Ma in tutti i profeti, alle minacce per l'empietà del presente segue sempre il vaticinio della restaurazione di Giuda, che culminerà nel regno del Messia. Tutti gli argomenti addotti contro l'autenticità di questi brani non hanno valore, e fondatezza (cf. J. Coppens, 30).
Il libro segue un ordine logico: vaticini contro Giuda e Israele; giudizio divino e castigo: restaurazione messianica.

I Parte: 1-3: Contro Samaria e Giuda. Invito a tutto il creato ad assistere al giudizio solenne di Dio provocato dall'idolatria, che culmina nella distruzione di Samaria e si estende alla Giudea di cui si nominano 10 città. Arringa contro le ingiustizie dei capitalisti (2, 1-6). Intervento dei falsi profeti e replica di M. Di nuovo contro le ingiustizie sociali. Dio raduna il popolo come un pastore fa col suo gregge (2, 6-13). Gerusalemme sarà distrutta con il Tempio a motivo dei sacerdoti e dei falsi profeti (3, 8-12).

II Parte: 4-5: Restaurazione messianica. Il Tempio e Gerus. diventeranno luogo di adorazione e cattedra di verità universale (cf. Is. 2, 2.4); periodo di pace sotto la protezione di Iahweh; raduno di Israele e sua potenza (4, 1-8); sua situazione attuale dolorosa; predizione dell'esilio babilonese e liberazione (9-10); attacco delle nazioni contro Gerusalemme; umiliazione del suo re (11-14); nascita del Dominatore a Betlemme; parto della Vergine (cf. Is. 7, 14); periodo di pace, liberazione dagli Assiri (5, 1-5); il residuo di Giacobbe fecondo e potente tra i popoli (6-8); sua purificazione da parte di Dio (9-14).

III Parte: 6-7: Contesa tra Dio ed il popolo; stimola alla gratitudine con la giustizia; la misericordia e l'obbedienza a Dio (6, 1-8). Contro i capitalisti disonesti ed i fraudolenti e quei che seguono la linea di condotta di Omri (9-16). Corruzione generale, punizione con guerre intestine (7, 1-6); fiducia in Dio: riabilitazione di Israele, umiliazione delle nazioni; misericordia di Dio verso il "residuo" del suo popolo; remissione dei loro peccati. Il libro fu ultimato al tempo di Ezechia; ben conosciuto dai contemporanei di Geremia (cf. Ier. 26, 18). Certo prima della distruzione di Samaria (722). Si parla del re (2, 13; 4,9) e dell'Assiria (5,4 s.; 7,12). Tutti lodano lo stile e la vivacità drammatica di M. Nella prima grotta di Qumran (presso il Mar Morto) è stato rinvenuto ano che un midras su M. (J.-T. Milik, Fragments d'un midrash de M. dans les manuscrits de Qumran, in RH, 59 [1952] 412-418). È citato in Mt. 10, 36 = Mi. 7, 6; Mt. 2, 6 = Mi. 5, 1 (cf. Io. 7, 42). Mi. 4, 1-4 è comune con Is. 2, 2-4. In Mi. 6, 1-8 abbiamo gli "improperi" che si leggono nella Settimana Santa.
M. inculca la santità interiore (6, 6-16; 3, 5-8, 11).
[B. M.]

BIBL. - J. A. BEWER, The book of the twelve prophets, New York 1949; A. GEORGE, Michée, Sophonie, Nahum, (La Bibie de Jérus.), 1952.

Autore: Padre Bonaventura Mariani
Fonte: Dizionario Biblico diretto da Francesco Spadafora