Masfa
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(Ebr. Mispah "vedetta"). Nome di varie località della Palestina.
1. Mucchio di pietre, a nord del fiume ez-Zerqa (Iabbok), eretto da Giacobbe a testimonio dell'alleanza con Labano, chiamato rispettivamente in aramaico legar-sahaduta' "mucchio della testimonianza" ed in ebraico Gal-ed "mucchio testimonio" o Mispah "vedetta" (Gen. 31, 44-54).
2. Villaggio nel Galaad giordanico (Iudc. 10, 17; 11, 11), identificato probabilmente con M. di Galaad (Iudc. 11, 29) e con Ramoth M. (105. 13, 26), fu residenza del giudice Iefte (Iudc. 11, 34) e quivi sua figlia, inconscia del voto inconsiderato del padre, fu destinata alla morte (Iudc. 11, 34-39). Incerta ne è la localizzazione, posta da alcuni non lontano dal W. Iabis in conformità all'Itinerario di Egeria, che vide la tomba di Iefte a Tisbeh; da altri al Hirbet Gel'ad più a sud.
3. Vallata ai piedi dell'Hermon, detta ano che "terra di M." (Ios. 11, 3-8) dove si completò l'annientamento dei re cananei collegati contro Giosuè. L'identificazione è incerta (Metullah o Qal'at es Subejbeh).
4. Villaggio nella Shefelah giudaica, assegnato alla tribù di Giuda (Ios. 15, 38), è localizzabile a H. es.-Safijjeh a nord-est di Beit Gibrit o a Sufijjeh a 10 km. a nord di Beit Gibrin nel cui territorio (Eleuteropoli) l'Onomasticon stabilisce due località, e s. Girolamo una soltanto.
5. M. di Moab, ipoteticamente localizzata da Musil a Rugm el Mesrefé a ovest-sud-ovest di Madaba, fu il luogo dell'incontro tra il re di Moab e David fuggiasco ed ansioso per l'incolumità dei suoi genitori.
6. Città della tribù di Beniamino, non lontana da Rama (105. 18, 25-26) fu il luogo di raduni degli Ebrei al tempo dei Giudici, dopo l'ignominioso scempio della moglie del levita a Gaba (Iudc. 20, 1-2) e al tempo di Samuele (I Sam 7, 5.14; 10, 17). Fu fortificata dal re Asa contro Israele (1 Reg. 15, 22; 2Par. 16, 6). Scelta a residenza del governatore Godolia, dopo la distruzione di Gerusalemme (2Reg. 25, 23-25), accolse parecchi Giudei, fra cui Geremia (Ier. 40, 6.16; 41, 1-16), prima del massacro che portò i superstiti a fuggire in Egitto. Fu ripopolata da Ebrei dopo l'esilio e concorse alla restaurazione di Gerusalemme (Neh. 3, 7.15.19). Invece che a Nabi Samwil viene localizzata di preferenza nell'attuale Tell en Nasbeh, sulla via Gerusalemme-Nazaret, a 13 km. da Gerusalemme: quivi l'esplorazione archeologica (W. F. Bade: 1927-1932) attesta, in corrispondenza coi dati biblici, una città importante con grande muro di cinta, turrito e rinforzato con terrapieno, abitata dal periodo calcolitico al Bronzo Medio e dal Ferro Primo al Periodo ellenistico. Sono stati trovati nomi biblici ('Ahazjahu, Mattanjahu; la 'aziahu) sui sigilli, come la destinazione le-melekh o jh sui bolli di giarre regali.
BIBL. - F. M. ABEL. Géographie de la Palestine. II. Parigi 1938, pp. 388-391; CH. MAC-COWN - J. C. WAMPLER ed altri, Tell en Nasbeh. I-II New Haven 1947; D. DIRINGER. in BibArch, 12 (949) 70-86.
Fonte: Dizionario Biblico diretto da Francesco Spadafora
1. Mucchio di pietre, a nord del fiume ez-Zerqa (Iabbok), eretto da Giacobbe a testimonio dell'alleanza con Labano, chiamato rispettivamente in aramaico legar-sahaduta' "mucchio della testimonianza" ed in ebraico Gal-ed "mucchio testimonio" o Mispah "vedetta" (Gen. 31, 44-54).
2. Villaggio nel Galaad giordanico (Iudc. 10, 17; 11, 11), identificato probabilmente con M. di Galaad (Iudc. 11, 29) e con Ramoth M. (105. 13, 26), fu residenza del giudice Iefte (Iudc. 11, 34) e quivi sua figlia, inconscia del voto inconsiderato del padre, fu destinata alla morte (Iudc. 11, 34-39). Incerta ne è la localizzazione, posta da alcuni non lontano dal W. Iabis in conformità all'Itinerario di Egeria, che vide la tomba di Iefte a Tisbeh; da altri al Hirbet Gel'ad più a sud.
3. Vallata ai piedi dell'Hermon, detta ano che "terra di M." (Ios. 11, 3-8) dove si completò l'annientamento dei re cananei collegati contro Giosuè. L'identificazione è incerta (Metullah o Qal'at es Subejbeh).
4. Villaggio nella Shefelah giudaica, assegnato alla tribù di Giuda (Ios. 15, 38), è localizzabile a H. es.-Safijjeh a nord-est di Beit Gibrit o a Sufijjeh a 10 km. a nord di Beit Gibrin nel cui territorio (Eleuteropoli) l'Onomasticon stabilisce due località, e s. Girolamo una soltanto.
5. M. di Moab, ipoteticamente localizzata da Musil a Rugm el Mesrefé a ovest-sud-ovest di Madaba, fu il luogo dell'incontro tra il re di Moab e David fuggiasco ed ansioso per l'incolumità dei suoi genitori.
6. Città della tribù di Beniamino, non lontana da Rama (105. 18, 25-26) fu il luogo di raduni degli Ebrei al tempo dei Giudici, dopo l'ignominioso scempio della moglie del levita a Gaba (Iudc. 20, 1-2) e al tempo di Samuele (I Sam 7, 5.14; 10, 17). Fu fortificata dal re Asa contro Israele (1 Reg. 15, 22; 2Par. 16, 6). Scelta a residenza del governatore Godolia, dopo la distruzione di Gerusalemme (2Reg. 25, 23-25), accolse parecchi Giudei, fra cui Geremia (Ier. 40, 6.16; 41, 1-16), prima del massacro che portò i superstiti a fuggire in Egitto. Fu ripopolata da Ebrei dopo l'esilio e concorse alla restaurazione di Gerusalemme (Neh. 3, 7.15.19). Invece che a Nabi Samwil viene localizzata di preferenza nell'attuale Tell en Nasbeh, sulla via Gerusalemme-Nazaret, a 13 km. da Gerusalemme: quivi l'esplorazione archeologica (W. F. Bade: 1927-1932) attesta, in corrispondenza coi dati biblici, una città importante con grande muro di cinta, turrito e rinforzato con terrapieno, abitata dal periodo calcolitico al Bronzo Medio e dal Ferro Primo al Periodo ellenistico. Sono stati trovati nomi biblici ('Ahazjahu, Mattanjahu; la 'aziahu) sui sigilli, come la destinazione le-melekh o jh sui bolli di giarre regali.
BIBL. - F. M. ABEL. Géographie de la Palestine. II. Parigi 1938, pp. 388-391; CH. MAC-COWN - J. C. WAMPLER ed altri, Tell en Nasbeh. I-II New Haven 1947; D. DIRINGER. in BibArch, 12 (949) 70-86.
Fonte: Dizionario Biblico diretto da Francesco Spadafora