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Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Quaresima


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La festa di Pasqua è il vertice o momento cruciale dell'anno liturgico. Esige pertanto una preparazione (la Quaresima) e un prolungamento (la cinquantena pasquale). La Quaresima, come preparazione alla Pasqua cristiana, si stabilì un pò alla volta; fu il risultato di un processo in cui intervennero tre componenti: la preparazione dei catecumeni al battesimo nella veglia pasquale, la riconciliazione dei penitenti pubblici perché potessero vivere con la comunità il triduo pasquale, e la preparazione di tutta la comunità alla grande festa di Pasqua.

Nella metà del secolo II, fu fissata una domenica per celebrare la Pasqua annuale, anniversario della passione di Cristo. La si tenne in relazione con la Pasqua ebraica, ma non coincideva nello stesso giorno. Infatti, il Papa Vittore (189-198), dopo una forte controversia, fissò la Pasqua cristiana la domenica successiva al 14 di Nisan, festa della Pasqua ebraica. Il senso della Pasqua cristiana è dato da san Giovanni (Gv 13,1). È il passaggio della comunità con Cristo da questo mondo al Padre, passaggio dalle tenebre alla luce, dal digiuno alla gioia, dalla morte alla vita.

La Quaresima cominciò con un digiuno comunitario della durata di due giorni; esso diede luogo al triduo pasquale: venerdì e sabato (giorni di digiuno) e domenica. Questo digiuno è più sacramentale che ascetico, cioè, ha un senso pasquale (partecipazione alla morte e risurrezione di Cristo) e escatologico (attesa del ritorno dello sposo trattenuto momentaneamente dalla morte). A metà del secolo III, il digiuno si estese alle tre settimane antecedenti: questo tempo coincideva con la preparazione dei catecumeni al battesimo nella notte pasquale. Una caratteristica di queste tre settimane erano gli scrutini (esami dei candidati al battesimo), e le catechesi fondamentali di Giovanni per il catecumenato, come apertura dei sensi cristiani: la samaritana (fame e sete), il cieco nato (la vista), Lazzaro (il tatto). Queste letture venivano completate con la guarigione del sordomuto (udito e bocca).

Verso la fine del secolo IV, il triduo primitivo si estese al giovedì, giorno di riconciliazione dei penitenti (a cui in seguito fu aggiunta la celebrazione eucaristica) e si contarono quaranta giorni di digiuno. Si aveva l'inizio con la domenica della quadragesima, o quaresima. Siccome la riconciliazione dei penitenti si faceva il giovedì santo, allora, per poter contare quaranta giorni di digiuno, si cominciò la quaresima il mercoledì delle ceneri. Alla fine del secolo XI, con la scomparsa della penitenza pubblica, si estese in tutta la cristianità l'usanza di imporre le ceneri come segno di penitenza.

Come conseguenza della scomparsa del catecumenato (o del battesimo degli adulti), e del cammino penitenziale (o della conversione dei peccatori pubblici), la quaresima ha deviato dal suo spirito sacramentale e comunitario. È sostituita da innumerevoli devozioni; diventa l'occasione per " missioni al popolo " o di prediche per adempiere al precetto pasquale, ponendo l'accento sul digiuno e sull'astinenza, in un'atmosfera resa triste dalle rinunce e dai sacrifici. La riforma liturgica conciliare della quaresima (SC 109-110) fa risaltare tempo il suo senso battesimale e penitenziale mediante un nuovo legionario biblico, secondo " l'antica tradizione ". Possiamo dire che oggi la quaresima è:

1) una quarantena di preparazione, di rinnovamento o ritiro;

2) di tutta la Chiesa, cioè, delle comunità ecclesiali e di tutti i cristiani;

3) in vista del mistero pasquale, ossia del passaggio da questo mondo al Padre;

4) per mezzo di celebrazioni, gruppi di lavoro e pratiche cristiane.

I quaranta giorni santi corrispondono ad un mistero particolare di Gesù: quello del suo ritiro nel deserto per quaranta giorni. Quaranta è un numero simbolico che equivale a tempo di decisione e di prova e al periodo della condizione terrena dell'uomo peccatore attorniato da mille affanni. La quaresima è dunque preparazione al battesimo (dei catecumeni), alla riconciliazione (dei peccatori) e all'identificazione (di tutta la Chiesa) con la Pasqua di Cristo. La quaresima è pertanto un periodo intenso di iniziazione o di ri-iniziazione cristiana; è un tempo adatto per celebrare comunitariamente la penitenza; è un'occasione propizia per fare certe opzioni e determinazioni liberatrici; è un tempo di revisione pastorale.

Bibl. - Adam A., L'anno liturgico, Ed. Marietti, Casale M., 1983. Bergamini A., " Quaresima ", in: Nuovo Dizionario di Liturgia, Ed. Paoline, Roma, 1984, pp. 1158-1161. Della Torre L., Catechesi e prassi dell'anno liturgico, Ed. Queriniana, Brescia, 1985. Nocent A., Celebrare Gesù Cristo. L'anno liturgico, 3. Quaresima, Ed. Cittadella, Assisi, 1977. Poelman R., Il segno biblico dei quaranta giorni, Ed. Queriniana, Brescia, 1964.




Autore: C. Floristán
Fonte: Dizionario sintetico di pastorale (Casiano Floristan - Juan Josè Tamayo)