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Venerdi, 29 marzo 2024 - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi)

Masse


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Il sociologo e lo psicologo intendono per massa una moltitudine di gente in cui si dissolvono le personalità individuali e sorge una specie di " anima collettiva " che li fa sentire, pensare ed agire in una maniera totalmente diversa da come sentirebbe, penserebbe ed agirebbe ognuno di essi preso isolatamente.

Le masse si prestano ad essere manipolate con relativa facilita dal padrone di turno. Sono tremendamente influenzabili e credulone, perché la loro sensibilità viene esaltata allo stesso ritmo con cui diminuiscono i controlli dell'intelletto. Le masse perdono il senso critico: per loro, l'inverosimile è una categoria sconosciuta. Difficilmente possono essere persuase da qualcuno con argomenti logici. In compenso, è efficace rivolgersi ai livelli subconsci con affermazioni decise, con luoghi comuni, miti, ripetizioni insistenti, ecc. Grazie a questa facilità, con cui le masse si lasciano manipolare, un dittatore carismatico può far passare il suo regime come democratico (è stato il caso di Mussolini e di Hitler). Però, non si può neanche dire che la democrazia plebiscitaria o " per acclamazione " sia necessariamente una falsificazione della democrazia.

Conviene far notare che massa non si identifica con popolo. In tutti gli individui, qualunque sia la loro classe sociale, ci può essere questo fenomeno della psicologia collettiva che abbia chiamato masse.

Bibl. - Ardigò A., Crisi di governabilità e mondi vitali, Ed. Cappelli, Bologna, 1980. Bockelmann F., Teoria della comunicazione di massa, ERI, Torino, 1980. Crespi F., Le vie della sociologia, Ed. Il Mulino, Bologna, 1985. Dahrendorf R., Il conflitto sociale nella modernità, Ed. Laterza, Bari, 1988. Mc Quail D., Le comunicazioni di massa, Ed. Il Mulino, Bologna, 1993.




Autore: L. González Carvajal
Fonte: Dizionario sintetico di pastorale (Casiano Floristan - Juan Josè Tamayo)