Scrutatio

Venerdi, 29 marzo 2024 - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi)

Infermità


font righe continue visite 310

La riflessione (e la pratica pastorale) cristiana, di fronte alla sofferenza e alla infermità nel mondo, deve sempre partire dall'atteggiamento adottato da Gesù di fronte a queste realtà negative. Secondo la testimonianza dei vangeli, la posizione di Gesù di fronte all'infermità e alla sofferenza non fu mai quella di una semplice rassegnazione passiva, come se fossero una specie di fatalità, e nemmeno quella di un'esaltazione di alcuni presunti valori redentivi che il dolore avrebbe in se stesso. Gesù, invece, combatte con tutte le sue forze l'oscuro dominio delle infermità umane, mediante molte guarigioni che compì durante la sua vita pubblica e che costituirono un elemento importantissimo della sua missione. Gesù non rifiutò certamente il dolore personale e accetto volontariamente una morte terribilmente dolorosa. Pero, il valore redentore profondo di questa accettazione non stava nella sofferenza fine a se stessa, ma nell'obbedienza amorosa alla volontà del Padre suo, come appare chiaramente nella preghiera nell'orto: Padre mio, se è possibile, passi via da me questo calice! Però non come voglio io, ma come vuoi tu " (Mt 26,39).

La Chiesa continua l'opera di Gesù nel lottare contro il male, consapevole della grande verità contenuta nelle parole di san Paolo: " Ora io sono lieto nelle sofferenze che sopporto per voi e do compimento nella mia carne a ciò che manca ai patimenti di Cristo, a favore del suo corpo che è la Chiesa " (Col 1,24).

La lotta della Chiesa contro l'infermità e contro la sofferenza degli uomini si realizza su tre fronti distinti, reciprocamente intrecciati: quello caritativo, quello carismatico e quello liturgico. Il primo è costituito da tutti gli sforzi che i cristiani, sia a livello individuale che comunitario, compiono per aiutare i loro fratelli a vincere l'impero dell'infermità e della sofferenza. In intimo rapporto con l'aspetto caritativo, ci sono alcuni cristiani che possiedono il carisma della guarigione degli infermi, inteso non necessariamente come miracoloso, ma come una grazia speciale che li abilita per la cura amorosa e sollecita degli infermi. Infine, la Chiesa lotta anche contro l'infermità per mezzo di alcune armi liturgiche e sacramentali, tra cui la più significativa è il sacramento dell'unzione degli infermi. La liturgia degli infermi comprende parecchi elementi: la preghiera pubblica per i sofferenti e gli infermi; la visita liturgica per opera del responsabile della comunità; la comunione portata agli infermi come mezzo per mantenere il contatto dei malati con l'assemblea eucaristica; la benedizione col Santissimo agli infermi riuniti in luoghi di pellegrinaggio; infine, come culmine di tutta questa liturgia degli infermi, c'è il sacramento dell'unzione degli infermi.

La Chiesa, di fronte alla sofferenza degli uomini, assume lo stesso comportamento di compassione e di efficacia mostrato dal buon samaritano nella famosa parabola evangelica (cf Lc 10,30-37). Commentando questa parabola, il Papa Giovanni Paolo II, nella Lettera Apostolica Salvifici doloris dell'11 Febbraio 1984 (uno dei pochi documenti pontifici dedicati al tema della sofferenza), afferma che questa parabola " testimonia che la rivelazione da parte di Cristo del senso salvifico della sofferenza non si identifica in alcun modo con un atteggiamento di passività. È tutto il contrario. Il vangelo è la negazione della passività di fronte alla sofferenza. Cristo stesso in questo campo è soprattutto attivo. In questo modo, egli realizza il programma messianico della sua missione, secondo le parole del profeta: "Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi, e predicare un anno di grazia del Signore" (Lc 4,18-19; cf Is 61,1-2) " (n. 30).

Bibl. - Aa.Vv., L'operatore pastorale nel mondo della salute oggi. Alle ricerca di una nuova identità, Ed. Salcom; Brezzo di Bedero, 1981. Alberton M., Solitudine e presenza. Incontro con il malato, Ed. Elle Di Ci, Leumann (Torino), 1979. Davanzo G., " Sofferentemalato ", in: Nuovo Dizionario di Spiritualità, Ed. Paoline, Cinisello B., , pp. 1494-1504. Fedrizzi P., L'unzione degli infermi e la sofferenza, Ed. Messaggero, Padova, 1972. Spinsanti S., L'etica cristiana della malattia, Ed. Paoline, Roma, 1971.




Autore: J. Llopis
Fonte: Dizionario sintetico di pastorale (Casiano Floristan - Juan Josè Tamayo)