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Giovedi, 25 aprile 2024 - San Marco ( Letture di oggi)

Ecologia


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L'ecologia è un termine che è stato creato nel 1868 da E. Hacckel per designare la scienza che studia i rapporti esistenti tra gli organismi vivi ed il loro ambiente. La civiltà industriale che comprende sia i paesi capitalisti che quelli socialisti, sta distruggendo gli ecosistemi della terra come conseguenza delle risorse che sottrae loro e degli elementi inquinanti che vi introduce. Si calcola, per esempio, che al ritmo attuale del consumo, le riserve di gas naturale potrebbero esaurirsi fra 35 anni, quelle di petrolio, fra 70 e quelle di carbone, fra 500. D'altra parte, anche qualora non aumentasse il consumo di minerali, fra meno di cento anni saranno esaurite le riserve di 10 fra i 16 minerali più importanti. Riguardo all'inquinamento, bisogna sapere che la nostra ecosfera non produce neanche una molecola per cui non esista un enzima capace di scomporla, ma non è lo stesso per la maggioranza dei cinquecento mila prodotti sintetici fabbricati dall'uomo, i cui residui sono molto difficili da eliminare (sono state trovate tracce del pericoloso DDT anche nelle uova di pinguino dell'Antartide).

La famosa relazione su I limiti della crescita, presentata al Club di Roma nel 1972, giungeva a concludere che la vita potrebbe estinguersi nel secolo prossimo se non saranno presi mezzi radicali. Indubbiamente, si possono discutere i particolari di questa relazione, ma non la tesi di fondo: un aumento indefinito non può mantenersi in un pianeta finito. Questo è il quid della dottrina ecologica. Ora, se non è possibile sostenere una crescita indefinita, molto meno sarà possibile sostenere una crescita, oltre che indefinita, esponenziale.

Alcuni autori hanno ritenuto colpevole il cristianesimo per la crisi ecologica, per avere presentato come volontà di Dio il dominio sulla natura da parte dell'uomo e lo hanno contrapposto al rispetto che le religioni orientali, dalla tendenza più contemplativa, nutrono verso il creato. Si tratta qui di un malinteso: l'uomo, a cui Gen 1,28 affida il dominio sull'intero creato, non ha diritto a comportarsi come un despota. Il contesto mostra chiaramente che solo Dio è Signore e che Egli ha fornito la creazione di alcune leggi che l'uomo deve rispettare alla pari delle altre creature.

Il fatto è che di fronte alla gravità della situazione non è possibile né chiudere gli occhi né continuare a confidare nelle cosiddette " soluzioni tecniche ", cioè, quelle che attendono la salvezza da nuove scoperte scientifiche e non esigono di modificare i valori dell'umanità. Questa reazione può facilmente diventare una " fuga verso l'avanti " (di fatto, di fronte all'esaurimento dei combustibili fossili, siamo passati all'energia nucleare di fissione; per non avere il problema dei residui radioattivi, si parla già di passare all'energia nucleare fusione...). Una umanità dotata di un potere enorme e di scarsa sapienza potrebbe avviarsi verso alternative veramente estreme. A nostro parere, l'unica soluzione sensata consisterebbe in un cambio in profondità del sistema imperante dei valori. Sarebbe necessario aprire un grande dibattito interdisciplinare tra economisti, scienziati, psicologi, sociologi, filosofi e teologi su quali debbano essere i valori imperanti in una società capace di sopravvivere.

Bibl. - Aa.Vv., L'uomo e l'ambiente. Un'inchiesta internazionale, Ed. Tamburini, Milano, 1971. Giovanni Paolo II, Pace con Dio creatore, pace con tutto il creato, Esortazione apostolica, 8.12.1989. Gusdorf G., Introduzione alle scienze umane, Ed. Il Mulino, Bologna, 1972. Lenoble R., Storia dell'idea di natura, Ed. Guida, Napoli, 1975. Morin E., Il paradigma perduto: la natura umana, Ed. Bompiani, Milano, 1974. Musmarra A., Princìpi di ecologia, Ed. Calderini, Bologna, 1971. Spinsanti S., " Ecologia ", in: Nuovo Dizionario di spiritualità, Ed. Paoline, Cinisello B., , pp. 440-460.




Autore: L. González-Carvajal
Fonte: Dizionario sintetico di pastorale (Casiano Floristan - Juan Josè Tamayo)