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Giovedi, 18 aprile 2024 - San Galdino ( Letture di oggi)

Direttori di pastorale


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Il Vaticano II ha stabilito " che siano redatti dei Direttorî generali circa la cura delle anime, ad uso sia dei Vescovi, sia dei parroci, nell'intento di fornire loro forme e metodi per esercitare più adeguatamente e più facilmente il loro ministero pastorale " (CD 44). Sottolineò anche l'importanza di due direttorî pastorali: quello rivolto a " gruppi speciali di fedeli ", e quello destinato alla " istruzione catechistica del popolo ".

I direttorî di pastorale sono documenti redatti da qualche Congregazione romana o commissione di pastorale (continentale, nazionale o diocesana) e autorizzati dai vescovi che regolano, coordinano e stimolano un'attività concreta pastorale in tutta la Chiesa, in una nazione, in una regione o in una diocesi. I primi direttorî di pastorale, prima del Concilio, furono di natura liturgica o sacramentale. A partire dal Vaticano II, sono stati composti vari direttorî, tra i quali spicca il Directorium Catechisticum Generale, emanato dalla Congregazione del Clero (11.4.1971). Le Conferenze episcopali dei vari paesi hanno pubblicato anche dei direttori nazionali, a volte sotto il titolo di " orientamenti " o " direttive ".

I direttori di pastorale si propongono il fine di orientare il progetto e la realizzazione di un apostolato concreto, per mezzo della unificazione di criteri pratici, l'animazione dei responsabili, il rinnovamento delle coscienze ed il coordinamento delle iniziative. I contenuti dipendono dall'ambiente pastorale a cui è destinato il direttorio. Di solito, viene descritto il senso teologico e pastorale dell'attività apostolica che si intende regolamentare, si analizzano gli elementi più fondamentali, vengono tracciate le norme di attuazione e si indicano gli aspetti organizzativi e metodologici. Ciò a cui si mira, in ultima analisi, coi direttorî di pastorale, è l'unità di direzione.

Sono particolarmente necessari quei direttorî che corrispondono alla celebrazione liturgica, alla catechesi, alla predicazione, all'educazione religiosa a scuola, all'apostolato dei laici, all'impegno politico dei cristiani, ecc. Devono essere revisionati di quando in quando, per esempio, ogni dieci anni. È fondamentale che nella loro elaborazione intervengano, direttamente o indirettamente, tutti coloro che operano nel campo della pastorale concreta che si sta per trattare. È impegnativo per tutti quanto viene deciso e fatto da tutti.

Bibl. - Franchini E., " Pastorale in Italia ", in: Dizionario di Pastorale giovanile, Ed. Elle Di Ci, Leumann (Torino), 1989, pp. 741750. Groppo G., " Direttorio catechistico generale ", in: Dizionario di Catechetica, Ed. Elle Di Ci, Leumann (Torino), 1987, pp. 221-222.




Autore: C. Floristán
Fonte: Dizionario sintetico di pastorale (Casiano Floristan - Juan Josè Tamayo)