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Giovedi, 18 aprile 2024 - San Galdino ( Letture di oggi)

Varano Camilla Battista Di Camerino


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I. Vita e opere. La b. V. da Camerino, una delle più affascinanti mistiche del Quattrocento, nasce illegittima nel 1458 dal signore del luogo, Cesare Varano. Cresce accanto alla madre adottiva, Giovanna Malatesta, e si forma nel clima culturale di una brillante corte rinascimentale.

Nella chiesa camerinese di San Pietro in Muralto ascolta, all'età di otto o dieci anni, in un venerdì, una predica di padre Domenico da Leonessa sulla passione di Gesù in cui il francescano fa appello a " omniuno che almanco almanco el venerdì se recordasse de questa passione e (de) buttare una lacremuccia sola sola per memoria di quella ". La bambina fa dell'appello un voto personale, che attua sempre più, man mano che impara a fare orazione mentale. Tutta la sua vita e le sue opere recano il timbro di questo gesto. Nel 1481, B. entra tra le clarisse dopo un cammino interiore, riportato, con accenti impareggiabili, nella sua autobiografica Vita spirituale. Muore il 31 maggio del 1524.

La prima opera di V. è la Lauda della visione di Cristo, frutto di un voto di castità emesso il 24 marzo 1479 e della decisione di diventare clarissa. Durante il suo noviziato ad Urbino, V. racconta alcune rivelazioni avute prima di entrare in monastero, i Ricordi di Gesù, in cui Gesù l'ammaestra sul come stare in croce in modo fruttuoso. Venuta a Camerino (1484), dopo quattro anni di meditazione sul Crocifisso (visione della Vergine desolata e concessione dei piedi sanguinanti di Gesù), nel 1488, scrive i Dolori mentali di Gesù, già rivelati a Urbino, i quali colgono la passione interna di Gesù, cioè le sue pene morali. Nel 1491 scrive la Vita spirituale, il suo capolavoro mistico e poetico, mentre l'ultima grande opera di V. è il Trattato della purità del cuore (1521): un trattato completo del cammino dell'anima verso l'unione con Dio.

II. L'esperienza mistica di V. è particolarmente cristocentrica, affettiva e pratica, sulla scia della spiritualità francescana. Ella, infatti, insiste sulla devozione eucaristica, sui misteri della passione di Cristo e sulla devozione al S. Cuore di Gesù. La fase ascetica, che sottolinea la " purità del cuore ", è condizione prima e indispensabile per conseguire la contemplazione infusa di Dio, dono ordinario necessario ai fini della perfezione: più un'anima è perfetta, più è disposta a ricevere da Dio doni sublimi di contemplazione infusa.

Maestra esimia di preghiera, V. non si preoccupa del metodo. Pregare, insegna, non è altro che pensare a Dio, sempre più abbracciarsi a Cristo e abbandonarsi alle mozioni divine. Non vuol determinare tempi fissi di orazione mentale, ma dedicare il maggior tempo possibile a seconda della devozione. Dalla contemplazione della passione del Cristo nasce in V. il desiderio di riparazione, condividendo i patimenti del Salvatore per il mondo, quelli che ha dovuto sostenere quale capo del Corpo mistico.

Bibl. Opere: Beata Camilla Battista da Varano, clarissa di Camerino, Le Opere spirituali, a cura di G. Boccanera, Iesi (AN) 1958. Studi: G. Barone, s.v., in WMy, 509-510; G. Boccanera, Biografia e scritti della b. Camilla-Battista da Varano, clarissa di Camerino (1458-1524), in Miscellanea francescana, 57 (1957), 64-94, 230-294, 333-365; A. Gattucci, Le " Istruzioni al discepolo " della b. Battista da Varano, in Collectanea Francescana, 64 (1994), 241-285; B. Giannini, Storia di una principessa, Assisi (PG) 1988; Id., La principessa velata, Assisi (PG) 1991; J. Heerinckx, s.v., in DSAM XVI, 280-281; P. Luzi, Camilla Battista da Varano (Una spiritualità tra Papa Borgia e Lutero), Torino 1989; A. Matanic, s.v., in DES I, 291-292; G. Napoli, La spiritualità della b. Battista da Varano, in Miscellanea francescana, 64 (1964), 38-102; G. Pozzi - C. Leonardi (cura di), Scrittrici mistiche italiane, Genova 1988, 303-329.




Autore: B. Giannini - T. Jansen
Fonte: Dizionario di Mistica (L. Borriello - E. Caruana M.R. Del Genio - N. Suffi)