Scrutatio

Giovedi, 25 aprile 2024 - San Marco ( Letture di oggi)

Speyr Von Adrienne


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I. Vita e opere. Nata a La Chaux-de-Fonds, in Svizzera, nel 1902 da famiglia protestante dell'alta borghesia, matura la sua conversione al cattolicesimo e viene battezzata nella festa di Ognissanti del 1940. E medico, moglie e madre, mistica e teologa. Fin dalla giovinezza, A. mostra una spiccata attitudine per il dialogo interiore con Dio, per lo spirito penitenziale e per la dedizione verso le persone più sfortunate. Pure precoce è la sua apertura al superamento dei pregiudizi antiecumenici che contraddistinguono la formazione religiosa corrente nell'ambito delle confessioni cristiane. Nonostante l'opposizione della madre, che le impone una scuola commerciale, frequenta il ginnasio e la facoltà di medicina. Studia anche il pianoforte, trovando nella musica, per parecchio tempo, un sostegno importante per il proprio affinamento spirituale. La debole costituzione e lo sforzo raddoppiato la espongono alla tubercolosi e rendono necessario il ricovero in sanatorio. La guarigione non perfetta la lascia cagionevole di salute sino alla fine della vita, ma la tenacia del carattere e la solida maturazione interiore le consentono di onorare nel modo migliore i suoi impegni professionali e familiari. Già oltre un decennio prima della morte, A. vive però con grande fatica e progressiva estenuazione delle sue forze vitali e delle sue facoltà sensoriali fino alla quasi totale perdita della vista nel 1964. Muore il 17 settembre 1967.

Per la vita cristiana e spirituale di A. è certamente determinante la conoscenza del teologo Hans Urs von Balthasar, che l'aiuta nel dare compimento alla decisione del proprio approdo alla confessione cattolica (1940) e ne raccoglie poi, come direttore spirituale e come guida della comunità secolare insieme fondata, le intuizioni, le meditazioni e le straordinarie esperienze di immedesimazione in riferimento a molti aspetti del mistero cristiano (soprattutto a riguardo della passione di Cristo, della preghiera dei santi, della " reciproca obbedienza d'amore " delle Persone trinitarie, dell'espropriazione mistica di sé a favore della Chiesa). In generale, la speciale vocazione spirituale di A. può essere globalmente riconosciuta nel singolare orientamento dall'esperienza mistica alla penetrazione della spiritualità biblica ed ecclesiale.

Le fonti per la conoscenza della spiritualità di A. sono in parte costituite dai suoi scritti (anche autobiografici) e dalle testimonianze di amici e compagni che hanno condiviso l'appartenenza alla Comunità di S. Giovanni. Ma, per la massima parte, tale conoscenza è resa accessibile dall'imponente lavoro di " trascrizione " stenografica e di rielaborazione letteraria assiduamente svolto per molti anni da von Balthasar: il quale, oltre ad avere prodotto testimonianze e scritti propri intorno alla vita cristiana e al messaggio spirituale di A., ha trascritto - e solo in parte pubblicato - il resoconto delle esperienze mistiche e delle meditazioni bibliche di A. Balthasar ha, peraltro, dichiarato apertamente che la parte maggiore e migliore della sua monumentale opera teologica è ampiamente debitrice alla lunga consuetudine con il dettato spirituale di A.

II. Esperienza spirituale. I temi di maggiore rilievo della spiritualità riflessa di A. possono essere riassunti in questi termini: a. il carattere fondamentale dell'atteggiamento di dedizione obbediente e incondizionata - " pronta a tutto " - della risposta (" mariana ") alla vocazione di Dio (Sie folgten seinen Ruf, 1955; Christliche Stand, 1956; Das Buch vom Gehorsam, 1966); b. la concezione radicalmente teologica della preghiera, vista come immedesimazione nel dialogo trinitario, concepito in forma di preghiera reciproca, adorante e ri-conoscente delle Persone divine (Die Welt des Gebetes, 1951; Der grenzenlose Gott, 1955; Das Angesichts der Water, 1955; Gebeterfahrung, 1965); c. l'orientamento radicalmente ministeriale, e pertanto in questo senso carismatico, secondo la dottrina paolina di 1 Cor 12, della componente mistica dell'esperienza di fede (Die Sendung der Profheten, 1953); d. l'atteggiamento strutturalmente testimoniale e missionario dell'esperienza di fede, che si sviluppa in pura trasparenza e intenzionale rinvio alla intrinseca luminosità della parola di rivelazione. Per quanto riguarda i riferimenti spirituali della formazione di A. e le affinità elettive nel campo della spiritualità cristiana, sono da segnalare Teresa di Gesù Bambino e il Curato d'Ars ( 1859), più che non Teresa d'Avila e Giovanni della Croce. Con maggiore radicamento dottrinale, ma non direttamente teologico, devono poi essere menzionati Ignazio di Loyola e l'apostolo Giovanni, i cui scritti sono stati oggetto di importanti esplorazioni spirituali e di speciali esperienze di immedesimazione (le " introduzioni notturne " al Vangelo di Giovanni, sin dal 1943).

In questa prospettiva, come dimostra anche il sistematico rapporto della elaborazione mistica di A. con il commento spirituale delle sacre Scritture, è veramente superata l'idea di una alternativa tra la fede legata al puro ascolto della Parola e la fede realizzata come esperienza spirituale della relazione con Dio (secondo l'alternativa discussa da E. Brunner nel suo Die Mystik und das Wort). Ma è altresì allontanata la prospettiva che volesse intendere l'esperienza spirituale cristiana come una pura articolazione di una esperienza religiosa universale (che ultimamente approda, nella linea di F. Schleiermacher, all'originario sentimento di unione-dipendenza dall'Assoluto). In una linea che presenta molte affinità, pur in assenza di contatti diretti, con quella di F. Fénelon, S. ha di nuovo inserito la mistica al centro della storia della salvezza e della forma ecclesiale della fede. Mistica è anzitutto " una missione speciale, un servizio particolare per la Chiesa, che è portato a termine in modo retto nella completa lontananza-da-se-stessi, nel dimenticare se stessi ". Le condizioni personali di questa esperienza di consegna disinteressata alla propria vocazione-missione spirituale, che riflette l'amore radicale di Cristo per la Chiesa, non sono importanti. Le stesse grazie esteriori o interiori che l'accompagnano non ne costituiscono l'essenza o l'obiettivo. Ciò che risulta in ogni caso essenziale è che lo sviluppo " mistico " dei doni teologali dello Spirito è sempre in profonda connessione con il principio " carismatico " della dedizione incondizionata: è qui che l'abbandono alla volontà di Dio nella pienezza dell'unione con Cristo viene a coincidere con la totale adesione alla forma della Chiesa. Balthasar ha molto insistito sulla natura oggettiva della mistica di S., proprio a significare il fatto che tutte le grazie soggettive dell'esperienza mistica, che in se stesse non appartengono all'esperienza comune della fede, sono tuttavia tali da includere sempre una sollecitazione rivolta alla fede comune in vista della maggiore apertura alle profondità teologiche obiettive del mistero cristiano.

Nell'ambito delle esperienze spirituali e delle grazie mistiche sia interiori che esteriori, possono essere segnalate in particolare: a. molte speciali grazie di preghiera e di visione, dettagliatamente descritte nei libri dedicati a von Balthasar e nei diari raccolti da lui; b. le particolari esperienze di immedesimazione interiore con le sofferenze del sabato santo, incominciate nel 1941 e poi regolarmente proseguite; c. la speciale penetrazione, dotata anche di immaginazione descrittiva, della forma di preghiera di molti santi, anche quelli biograficamente e letterariamente non conosciuti; d. l'occorrenza, nell'ambito della professione medica, di guarigioni improvvise, inaspettate, inspiegabili dal punto di vista clinico.

Bibl. Tutte le Opere in lingua tedesca sono edite dalla Johannes Verlag di Einsiedeln. Un piano per la pubblicazione delle opere in versione italiana è stato presentato dalla Jaca Book di Milano. Tra le traduzioni finora apparse possiamo ricordare: Mistica oggettiva, Milano 1972; Esperienza di preghiera, Milano 1974; L'uomo di fronte a Dio, Milano 1978; Il mondo della preghiera, Milano 1982; Il Verbo si fa carne, Milano 1982; L'Apocalisse. Meditazione sulla rivelazione nascosta, 2 voll., Milano 1983; Il libro dell'obbedienza, Padova 1983; L'ancella del Signore, Milano 1986; Dalla mia vita. Autobiografia dell'età giovanile, Milano 1989; Esperienza di preghiera, Milano 1990. Studi: B. Albrecht, s.v., in DSAM XIV, 1126-1132; H.U. von Balthasar, La vita, la missione teologica e l'opera di Adrienne von Speyr, in A. von Speyr, Mistica..., o.c., 11-65; Id., Primo sguardo su Adrienne von Speyr, Milano 1975; P. Ricci Sindoni, Adrienne von Speyr, Torino 1996; R. de Sola Chervin, Le preghiere delle grandi mistiche, Città del Vaticano 1995, 199-211.




Autore: P. Sequeri
Fonte: Dizionario di Mistica (L. Borriello - E. Caruana M.R. Del Genio - N. Suffi)