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Giovedi, 25 aprile 2024 - San Marco ( Letture di oggi)

Semplicità


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I. La nozione. E un atteggiamento profondo della persona che segue i criteri più chiari alla luce di Dio e della propria coscienza. La s. si radica sulla sincerità del cuore e si manifesta in opere buone che glorificano il Padre che è nei cieli.

Per praticare questa virtù, che va unita alla prudenza, Gesù propone il seguente paragone: " Siate... semplici come le colombe " (Mt 10,16; cf Lc 11,34). La colomba è segno della pace proprio per il suo comportamento: candido, innocuo, improntato alla bontà.

Come l'occhio è " la lucerna del corpo " (Mt 6,22), così l'anima del cristiano dev'essere trasparente nelle opere e retta nei giudizi. Dio rivela i segreti dell'arcana sapienza ai piccoli (cf Mt 11,25), cioè a coloro che non hanno doppie intenzioni e si comportano come bambini fiduciosi nella bontà del padre.

II. Nella vita cristiana la s. è una virtù strettamente unita alla verità. I semplici di cuore sono trasformati dalla luce della Verità, che libera da ogni condizionamento o travisamento. S. Tommaso considera la s.1 un atteggiamento interiore che favorisce la ricerca della verità. Questa, a sua volta, ha una forza di convinzione intrinseca che rende il cuore umano più libero per pensare e più coerente nell'agire. La persona semplice si lascia illuminare apertamente dalla verità, che trasforma e salva.

Il Signore conosce veramente quanto accade nell'intimo del cuore di ogni persona, perciò vuole la sincerità dei sentimenti. Concretamente, le opere di penitenza devono riflettere una conversione profonda del soggetto, mentre il progresso nella vita spirituale si misura dal grado di docilità dell'anima all'azione dello Spirito Santo. Soltanto chi prega con un cuore sincero è ascoltato da Dio e diventa più disponibile all'opera risanatrice della grazia che arriva alla perfezione mediante la deificazione dell'anima. Allora il Dio amato trasforma totalmente la persona umana, l'unica creatura degna del suo amore infinito.

Il punto di riferimento immeditato delle opere umane è la coscienza, che scopre nel modo più semplice una legge inscritta da Dio, alla quale deve obbedire. In base alla sensibilità ai dettami della coscienza, che diventano leggi interiori, la singola persona discerne ogni atto libero e responsabile. Ecco perché la coscienza è sempre più stimata e degna del massimo rispetto, in quanto " nucleo intimo, sacrario inviolabile, luogo di conversazione diretta tra la persona umana e Dio " (GS 36).

Il vizio opposto alla s. è l'ipocrisia. Si tratta di un comportamento che non manifesta i sentimenti più profondi; anzi fa opera di depistaggio o cerca di far capire all'interlocutore il contrario di ciò che realmente pensa. Come la menzogna distrugge la verità dei fatti, così l'ipocrisia si oppone radicalmente alla s. interiore.

La s. interiore verso Dio e verso la coscienza rende la persona umana più aperta al dialogo con tutti, più rispettosa delle opinioni altrui e più amante della verità oggettiva. Una verità iscritta nell'intimo della coscienza e rivelata totalmente in Cristo, nostro Salvatore.

III. Nella fase mistica l'anima sarà trasformata più conformemente alla figura di Cristo quando si lascia guidare senza resistenze dallo Spirito Santo, rinnovando ad ogni atto le disposizioni più profonde verso Dio e verso il prossimo. Si arriva, così, alla s. che è un passo avanti nel cammino della perfezione cristiana, cioè alla semplificazione interiore.

Beati i semplici di cuore perché non solo avranno un'esperienza sublime di Dio in questa terra, ma lassù lo contempleranno nei cieli " faccia a faccia ", aperti al suo assoluto, partecipando alla sua comunione di vita intratrinitaria.

Note: 1 Cf STh II-II, q. 109.

Bibl. Aa.Vv., s.v., in DSAM XIV, 892-921; A. Ardolin, La sencillez, in Cuadernos monásticos, 17 (1982), 339-351; R. Garrigou-Lagrange, Le tre età della vita interiore, III, Roma 1984, 193-204; A. Meynard, Trattato della vita interiore, Torino 1936; D. Milella, s.v., in DES III, 2295; F. Pollien, La vita interiore semplificata, Roma 19697.



Autore: E. De Cea
Fonte: Dizionario di Mistica (L. Borriello - E. Caruana M.R. Del Genio - N. Suffi)