Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Scaramelli Gian Battista


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I. Vita e opere. S. nasce a Roma il 23 dicembre 1687. A diciannove anni termina i suoi studi di filosofia con i gesuiti nel Collegio romano ed entra nel noviziato di Sant'Andrea, il 20 settembre 1706. Terminato il noviziato nel 1708 e l'anno di retorica, comincia l'insegnamento prima a Ragusa per tre anni e poi a Loreto per due anni. Studia archeologia e diventa maestro supplente nel Collegio germanico. Dopo l'ordinazione sacerdotale, comincia quello che sarebbe stato, durante tutta la sua vita, il suo lavoro apostolico caratteristico: le missioni popolari prolungate durante trenta lunghi anni attraverso gli Stati pontifici e i ritiri spirituali al clero. Nei pochi momenti che gli restano liberi, a Macerata si dedica allo studio della spiritualità e alla composizione delle sue opere. Di tutte, solamente una, La vita di suor Maria Crocifissa Satellico (Venezia 1750), appare durante la sua vita e, dopo quattro edizioni, è posta all'indice dei libri proibiti nel 1769 forse perché l'autore si pronuncia molto chiaramente sulla santità della religiosa, senza che vi sia stato un precedente giudizio ufficiale della Chiesa. Tolte alcune affermazioni categoriche, il libro è liberamente stampato nel 1819. Le altre opere di S. appaiono dopo la morte dell'autore: Il discernimento di spiriti per il retto regolamento delle azioni proprie ed altrui (Venezia 1753), Direttorio ascetico (Venezia 1754), la cui diffusione è enorme. La seconda opera conta quattordici edizioni prima di compiersi cinquanta anni dalla sua apparizione. Altra opera dello S. è La Dottrina di s. Giovanni della Croce (un riassunto delle sue opere: Venezia 1815, Lucca 1860, Napoli 1892). Oltre queste opere ve ne è una incompiuta che alcuni (O. Marchetti) attribuiscono a S.: Vita della serva di Dio Angela Cospari fondatrice delle sigg. Maestre pie in Borgo San Sepolcro. Quest'opera resta incompiuta per la morte dello S. avvenuta l'11 gennaio 1752.

II. Insegnamento spirituale. L'opera forse più originale e importante dello S. è Il direttorio mistico (Venezia 1754). Contiene cinque parti dedicate ai " direttori di quelle anime che Dio dirige attraverso la via della contemplazione " (p. 532): 1. nozioni preliminari di teologia e psicologia; 2. sulla contemplazione in generale: natura, proprietà, effetti, disposizioni necessarie, ecc.; 3. i dodici gradi della contemplazione che procedono da atti non diversi da essa come l'orazione di raccoglimento, il silenzio spirituale, l'unione fruitiva d'amore, l'unione estatica, il rapimento, ecc.; 4. i gradi di contemplazione che procedono da atti distinti da essa: visioni, locuzioni interiori, rivelazioni, ecc.; 5. la purificazione passiva tanto dei sensi come dello spirito.

Quando S. descrive i diversi gradi di contemplazione s'ispira senza dubbio a Diego Alvarez de Paz, ma sottolinea sempre che l'unione mistica consiste in una conoscenza di Dio tutta sperimentale e piena d'amore. E questa l'opinione dei santi Padri e dei teologi mistici più esperti che S. conserva integra nel suo insegnamento, ma l'esperienza lo ha convinto dell'importanza della direzione spirituale per chi desidera avanzare nella via spirituale e giungere all'unione con Dio, per cui essa diventa preoccupazione costante del suo insegnamento.

Bibl. C. Becker, s.v., in WMy, 451-452; H. Bleienstein, J.B. Scaramelli und sein " Führer auf den Wegen der Mystik ", in ZAM 15 (1940), 124-135; S. Conte, La pratica della direzione spirituale nello Scaramelli, in ScuCat 72 (1944), 40-57, 111-127; L.A. Hogue, s.v., in DTC XIV1, 1259-1263; O. Marchetti, Un'opera inedita... attribuita al P. Scaramelli, in AHSI 2 (1933), 230-257; G. Mellinato, s.v., in DSAM XIV, 395-402; D. Mondrone, s.v., in DES III, 2262-2265.





Autore: J. Collantes
Fonte: Dizionario di Mistica (L. Borriello - E. Caruana M.R. Del Genio - N. Suffi)