Scrutatio

Venerdi, 29 marzo 2024 - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi)

Promozione umana


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I. Il significato. L'espressione p. può essere intesa in due sensi: l'uno, più globale, che designa genericamente quanto contribuisce allo sviluppo e al completamento dell'autenticità dell'uomo, sia sul piano dell'immediato (o dei valori cosiddetti profani, tipici della esistenza terrena in quanto terrena, quali l'economia, la politica, l'arte, la scienza, la cultura, la tecnica, ecc.) sia sul piano del definitivo (o del valore cosiddetto religioso, il rapporto con Dio); e l'altro, più corrente, che designa settorialmente quanto incide positivamente sul piano dell'immediato come distinto dal piano del definitivo, concludendo nella formula, largamente divulgata, della " evangelizzazione e promozione umana ".

II. Nella tradizione mistica cristiana. Al di là dei vantaggi o dei limiti di un linguaggio o dell'altro, la tradizione mistica cristiana dà prova di un acutissimo senso, ratificato da una " conoscenza " quasi sperimentale, dell'assoluta indispensabilità di Dio per l'uomo. Aderendo incondizionatamente alla Parola ispirata, offerta dalle Scritture, ripete instancabilmente al positivo che l'uomo è se stesso solo nella piena comunione con il Padre, per Cristo e nello Spirito, e al negativo che la perdita di Dio costituisce la perdita totale dell'uomo. Dimostrandosi lucidamente cosciente che l'evangelizzazione rappresenta la prima e più importante modalità di p., subordina e riferisce ogni apporto, tanto di preghiera quanto di azione apostolica, allo scopo supremo dell'avanzamento della signoria d'amore di Dio sul mondo.

Ma non per questo sottovaluta o disattende la cura dei valori terreni e provvisori. Al contrario, spinge a farsene carico. L'esperienza mistica è, infatti, incontro verace con Dio ed assimilazione genuina del suo volere, e Dio vuole il bene di tutto l'uomo, in tutte le sue dimensioni, ivi comprese quelle immediate e contingenti, per cui non risulta possibile entrare nell'intimità con lui senza partecipare di quella sua infinita tenerezza che lo spinge a porsi fuori di sé (" estasi ") per comunicarsi alle creature, né è fattibile una pratica dell'amore per lui che sia disgiunta da un concreto e fattivo amore per il prossimo.

E siamo alla vera ragione della profonda unità della contemplazione di Dio con l'azione per gli uomini, costantemente presente nei tanti credenti che arrivano sino alle vette della contemplazione acquisita e infusa. Fatto dall'Amore per l'Amore, l'uomo si invera soltanto nell'amore: l'alternativa tra un mondo terreno riuscito ed uno fallito dipende indubbiamente anche dalla professionalità, ma si gioca anzitutto e fondamentalmente sulla presenza o assenza di un cuore puro; le buone strutture sono indispensabili, ma la differenza è fatta dagli uomini, e questi si qualificano in rapporto all'amore.

Bibl. J. Alfaro, Speranza cristiana e liberazione dell'uomo, Brescia 1972; H.U. von Balthasar, Solo l'amore è credibile, Roma 1982; G. Lazzati, Esperienza mistica e promozione umana, in Aa.Vv., Mistica e misticismo oggi, Roma 1979, 173-179.



Autore: G. Gozzelino
Fonte: Dizionario di Mistica (L. Borriello - E. Caruana M.R. Del Genio - N. Suffi)