Palau Y Quer Francesco


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I. Vita e opere. Nasce ad Aytona (provincia di Lérida, Spagna), il 29 dicembre 1811, studia nel seminario di Lérida (1828-32) ed entra nel convento dei carmelitani scalzi di Barcellona (23 ottobre 1832), professando un anno dopo. Una rivolta generale che incendia, il 25 luglio 1835, i conventi, mette bruscamente termine all'esistenza claustrale di P. che pur vivendo nel mondo rimarrà nel cuore, fino alla morte, carmelitano e contemplativo. Gli anni di esilio in Francia (1840-51) rivelano in P. il direttore spirituale, il carismatico, che conduce un'esistenza profetica, capace di compiere in sé una straordinaria sintesi degli opposti: " contemplativo e attivo ", l'essere l'" uomo della solitudine e l'uomo dell'intervento e della parola " (E. Pacho).

Scrive La vita solitaria, una calda difesa dello stretto rapporto tra vita sacerdotale e vita eremitica o di preghiera, e Lotta dell'anima con Dio, un'opera indirizzata a quanti amano la Chiesa (nella sua drammatica situazione in Spagna), nella quale propone, come unico mezzo per salvarla dalla persecuzione anticlericale, la preghiera contemplativa. Tornato a Barcellona nel 1851, dopo il concordato con la Santa Sede, P. lavora come sacerdote, apre un centro di educazione cristiana e tiene lezioni raccolte in seguito nel Catechismo delle virtù. Paga il successo dell'iniziativa e la fama della sua santità con il confino ad Ibiza (9 aprile 1854). Trascorre sei anni di solitudine, di intensa vita di preghiera ritirato sull'isolotto " El Vedrà ", difendendosi, dopo un triste intervallo, con un altro scritto La scuola della virtù. Dopo la liberazione, tornato in Spagna, P. si dedica alla predicazione e alla fondazione di due Congregazioni femminili di terziarie carmelitane. Continua l'attività di scrittore, di assistenza caritatevole, e muore a Tarragona, il 20 marzo 1872, stroncato quasi improvvisamente da una polmonite fulminante.

Negli anni 1861-67 nasce l'opera principale intitolata Le mie relazioni con la Chiesa, preceduta e preparata da due altri scritti: Quidditas Ecclesiae Dei, composto durante l'esilio, ma non pervenutoci, e La Chiesa di Dio (1865), che illustra la Chiesa Città di Dio con ventuno stampe.

II. Insegnamento mistico. Decisiva per iniziare la terza opera, di carattere autobiografico, è una profonda esperienza mistica nella cattedrale di Cuidadela (1861). Dalla Chiesa come Corpo Mistico, come Città di Dio (tensione escatologica) P. giunge a comprenderla come Realtà personificata e la sperimenta come Persona mistica. A parte la visione (o apparizione) della Chiesa come giovane donna di estrema bellezza, egli la colloca al centro delle sue meditazioni e preoccupazioni. Contemplando Cristo, non può far altro se non contemplare Cristo come Capo strettamente unito al suo corpo, la Chiesa, e vivere un rapporto nuziale con Cristo-Chiesa, un vero " matrimonio spirituale ", dinamico, incondizionato, immerso nell'amore reciproco, di donazione totale alla sua " Amata ", come usava chiamare la Chiesa identificata al Cristo totale.

P. non ha lasciato una sintesi teologica della sua mistica ecclesiale. Per ricostruire il suo pensiero che riflette l'esperienza vissuta - una vera passione d'amore - bisogna ricorrere alle pagine autobiografiche. La sua mistica della Chiesa è radicata nella tradizione patristica e spirituale, ma assume in lui sfumature originali e raggiunge vette di sublime altezza.

Bibl. Opere: Francisco Palau Escritos, a cura di E. Pacho, Burgos 1997. Non esiste la tr. it. degli Scritti (in sp. 10 voll., pubblicati a Roma 1976-1982). Studi: Aa.Vv. Una figura carismatica del siglo XIX. El P. Francisco Palau y Quer, Apostel y Fundador, Burgos 1973; Carmelo Missionario (cura di), Antologia: Scritti sulla Chiesa, Roma 1988; G. De Muro, Yo: Francisco Palau y Quer, Burgos 1986; D. De Pablo Maroto, s.v., in DES III, 1843-1847; E. Pacho, Francisco Palau y Quer. Una passione per la Chiesa, Roma 1986; Id., Francesco Palau. Atleta dello spirito, Roma 1989; Id., El Beato Francisco Palau y Quer: experiencia de la Iglesia, in Monte Carmelo, 101 (1993), 187-217, 435-470.




Autore: Giovanna della Croce
Fonte: Dizionario di Mistica (L. Borriello - E. Caruana M.R. Del Genio - N. Suffi)