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Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Osuna Francesco di


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I. Vita e opere. Nato verso il 1492 a Osuna (Siviglia), nel 1513 entra tra i frati minori dell'Osservanza. Probabilmente compie gli studi ad Alcalá, dove circolano diverse correnti di spiritualità. Nel 1523 si ritira alla Salceda, presso Alcalá, casa di ritiro (recolección) e vi rimane fino al 1526. E in questa solitudine che raggiunge alti livelli di esperienza mistica. Nel 1528, dal capitolo delle province francescane di Spagna viene nominato commissario generale delle Indie (America) e questo incarico lo porta, tra il 1532 e il 1536, a compiere viaggi all'estero (Tolosa, Lione, Parigi, Colonia, Anversa). Nel 1537 torna in Spagna, dove muore, probabilmente, nel 1540.

O. svolge una notevole attività letteraria, in particolare tra il 1527 e il 1531. La sua opera principale è costituita dai sei Abecedarios espirituales.

L'Abecedario è una forma letteraria, chiamata così per un insieme di lettere, titoli o distici con le lettere iniziali disposte in ordine alfabetico. O. costruisce i sei Abecedarios su distici alfabetici.

Altre opere sono: Gracioso convite de las gracias del Santo Sacramento del altar (1530); Norte de los estados (1531) e diversi sermoni.

L'opera più conosciuta è il Tercer Abecedario (T.A.), ritenuto il " codice della mistica spagnola originale e fondamentale " (M. Andrés Martin).

II. Dottrina mistica. O. non è un sistematico, non scrive in modo ordinato. E, quindi, difficile esporre sinteticamente la sua dottrina. Ci sono, tuttavia, dei punti e delle caratteristiche ben rilevabili.

La prima condizione per giungere all'unione con Dio è il raccoglimento (recogimiento). L'autore è evidentemente legato alla spiritualità dei recogidos che, appunto, professavano la necessità del raccoglimento per la vita mistica. Il primo trattato del T.A. è proprio quello " dell'attenzione e della vigilanza necessaria per elevarsi e unirsi a Dio in spirito e verità ", e il secondo riguarda " gli ostacoli al raccoglimento e alla vita interiore ". Persino la penitenza, che non deve mancare, " serve poco, se non vi si unisce lo spirito di raccoglimento e l'orazione " (t.1,1). Quindi " in quanto a voi, fratello mio, se non volete errare e volete camminare con sicurezza nella vita spirituale, cercate Dio nel vostro cuore, non uscite da voi stesso, perché Dio è più in voi, nell'interno dell'anima vostra, di quel che non vi siate voi stesso " (Ibid.).

Nel raccoglimento e nell'orazione si deve progredire in modo particolare in due cose: la conoscenza di se stessi e la conoscenza dei misteri di Cristo. Alla conoscenza di se stessi è dedicato soprattutto il primo Abecedario; alla meditazione dei misteri, specialmente della passione di Cristo, il primo, il secondo e il sesto. Per quanto riguarda la mediazione dell'umanità di Cristo, nel prologo del T.A. è detto chiaramente: " Un altro errore consiste nel volersi dare alla contemplazione, mettendo da parte la santissima umanità di nostro Signore Gesù Cristo... Mentre la Vergine Maria godeva della presenza del suo divin Figlio... era rapita d'amore per Dio ".

E l'amore è la scienza teologica nascosta che " Cristo si riservò l'ufficio d'insegnare in segreto nei cuori... arte di amore, perché solo con l'amore si raggiunge e con essa, più che con qualsasi altra arte o impegno, si accresce l'amore " (T.A. 6,2).

Il tema dell'amore è predominante nelle opere dell'O.: l'Abecedario cuarto porta il titolo Ley de amor santo ed è tutto dedicato allo studio dell'amore " che esce dall'altissimo cielo della Divinità e allo stesso cielo ritorna " (c.1).

Con l'amore si arriva così all'unione mistica con Dio. La nostra intelligenza non può conoscere Dio che in misura ristretta, perciò bisogna " conoscerlo per un'altra via ", quella dell'amore appunto, " che ci fa uscire da noi stessi per collocarci e farci dimorare in ciò che amiamo, è esso che penetra nel segreto più profondo, lasciando la conoscenza al di fuori, nelle creature " (T.A. 21,3). Allora l'anima " non comprendendo, ma gustando pensa di raggiungere il riposo! " (T.A. 16,4). Questo avviene " nel profondo del cuore dell'uomo che deve restare oscuro, cioè privo del conoscere umano, perché così, stando nelle tenebre, venga lo Spirito di Dio su di essa, sopra le acque dei suoi desideri, a dire che sia fatta la luce divina " (T.A. 6,2).

Che il Tercer abecedario sia un'opera valida di iniziazione all'orazione mistica ce lo dice il ruolo che svolse nella vita della grande Teresa d'Avila. Suo padre l'aveva mandata, per guarire dalle sue gravi infermità, presso uno zio: " Quando vi andai - narra - quel mio zio... mi donò un libro intitolato Terzo Abbecedario che trattava dell'orazione di raccoglimento. Sebbene in quel primo anno io avessi letto parecchi libri buoni, edificanti... tuttavia non avevo ancora imparato il modo di procedere nell'orazione né quello di raccogliermi. Il libro datomi dallo zio, perciò, mi fu assai gradito, e mi proposi di seguire quel metodo con tutto l'impegno. Per il dono delle lacrime di cui il Signore mi aveva già favorita e poiché leggevo molto volentieri quel libro, cominciai a passare tratti di tempo nella solitudine, a confessarmi più spesso e avviarmi per quella via che il cielo mi insegnava, ritenendolo come mia guida ".1

Note: 1 Vita 4, 7.

Bibl. Opere: Abecedario cuarto, a cura di A. di Madrid, Madrid 1948; Tercer Abecedario Espiritual, a cura di M. Andrés Martin, Madrid 1972; Místicos Franciscanos Españoles, t.I, Madrid 1948; cf in tr. it. Frate Francesco da Osuna, Via alla mistica. Dalla terza parte dell'Abecedario spirituale, a cura di G.M. Bertini, Brescia 1933. Studi: M. Andrés Martín, s.v., in DSAM XI, 1037-1051; H.D. Egan, Francesco di Osuna, in Id., I mistici e la mistica, Città del Vaticano 1995, 459-470; P. Groult, Les mystiques des Pays-Bas et la littérature espagnole du 16e siècle, Louvain 1927; J. Lanczkowski, s.v., in WMy, 165; E. Pacho, s.v., in DES II, 1794-1796; H. Prien, Francisco d'Osuna. Mystik und Rechfertigung, Hamburg 1967; F. de Ros, Un maître de sainte Thérèse, le P. François d'Osuna, Paris 1937 e 1946.




Autore: U. Occhialini
Fonte: Dizionario di Mistica (L. Borriello - E. Caruana M.R. Del Genio - N. Suffi)