Scrutatio

Sabato, 27 luglio 2024 - San Celestino . ( Letture di oggi)

Lacrime


font righe continue visite 451

I. Nozione. E il donum lacrymarum connesso alla beatitudine di cui parla Matteo (5,5), che si verifica quando si raggiunge un alto grado di amore tale da immedesimarsi nell'amore di Dio. A questo punto si prova quasi un dolore fisico, una profonda compunzione per le offese arrecate dagli uomini alla misericordia divina.

II. Spiegazione. E un dono concesso dallo Spirito 1 a coloro che raggiungono un'elevata partecipazione al mistero della redenzione, tanto da piangere dinanzi all'ingratitudine e alle offese degli uomini. Diversi episodi della Scrittura confermano l'esistenza di questo dono: Gesù che piange su Gerusalemme (cf Lc 19,41-44) o per la morte di Lazzaro (cf Gv 11,35), o ancora le lacrime della peccatrice (cf Lc 7,38).

Molti santi hanno avuto questo dono: Pier Damiani, Francesco d'Assisi, Caterina da Siena, Ignazio di Loyola, ecc. Quest'ultimo offre un criterio di discernimento: il principale è un progresso nella vita teologale di fede, speranza e carità. In questo progresso, l'amore effettivo del prossimo viene accresciuto. Infatti, se il dono è autentico non si ferma alla consolazione e purificazione personale, ma è dato a vantaggio di tutti.

Note: 1 Se ne parla nel De virginibus attribuito a s. Atanasio, PG 28,272.

Bibl. P. Adnès, s.v., in DSAM IX, 287-303; S. Garofalo, Il dono delle lacrime, in RivVitSp 37 (1983), 379-383; C. Gennaro, s.v., in DES II, 1379; M. Lot-Borodine, Le mystère du don des larmes dans l'orient chrétien, in O. Clément et Al., La douloureuse joie, Abbaye de Bellefontaine 1974, 133-195.




Autore: L. Borriello
Fonte: Dizionario di Mistica (L. Borriello - E. Caruana M.R. Del Genio - N. Suffi)