Scrutatio

Venerdi, 19 aprile 2024 - San Leone IX Papa ( Letture di oggi)

Immolazione


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I. Il concetto correntemente ha diversi significati: con esso s'intende il momento culminante, cruento, del rito sacrificale; l'offerta totale che Gesù fece di sé al Padre nel momento della morte cruenta inflittagli da altri e da lui intesa e accolta come disposizione misteriosa, divina, per la salvezza dell'umanità; l'atto e l'atteggiamento con i quali il credente, specialmente in situazioni difficili, in Cristo e con Cristo si offre senza riserve al Padre per l'avvento del suo regno, che è salvezza per lui e i suoi fratelli.

Ma quali sono le ragioni teologiche che rendono significativa e proponibile una sana spiritualità oblativa?

II. Dato biblico. Sullo sfondo dell'offerta dei sacrifici cruenti immolati nell'AT, specialmente di quelli dell'Agnello pasquale e dell'alleanza, il NT, in numerosi casi, presenta l'intero cammino storico di Gesù coronato con la morte cruenta di croce come offerta sacrificale (prosphorà e thysìa) sfociata nella sua i. per la gloria del Padre e la salvezza dei fratelli (cf ad es. Ef 5,2; Mt 26,26-28 par.; Eb 9-10; Ap 5,6). Inserendosi in lui, i credenti sono chiamati ad offrire la loro esistenza concreta quale vittima (thysìa) viva (cf Rm 12,1), profumata e gradita a Dio (cf Fil 2,17; 4,18); a farne un sacrificio di lode (thysìa) a lui (cf Eb 13,15) che incontra la sua compiacenza (cf ibid., 13,16); a offrire sacrifici (thysìai) a Dio nello Spirito (cf 2 Pt 2,5). Questi passi mostrano come tutta l'esistenza cristiana, nella sua stessa materialità e quotidianità, debba essere concepita come un'offerta radicale e totale e, in questo senso, un'i. a Dio per la sua gloria e l'avvento del suo regno tra gli uomini, realizzazione della salvezza.

III. La tradizione cristiana e il Magistero. La tradizione cristiana, pur se tra varie tentazioni e parziali ricadute ritualistiche, ha mantenuto vivo il senso biblico profondo dell'i. esistentiva di Gesù e dei cristiani, specialmente nella scuola francese di spiritualità (Bérulle, Olier, Eudes). Il Magistero insegna che Cristo offrì a Dio un sacrificio, donandosi a lui come vittima sacrificale (cf DS 261; 1083; 1740; 1743; 1753; 3678; 3847). Pio XI afferma che nell'Eucaristia all'i. incruenta di Cristo " si deve aggiungere l'i. dei ministri e anche dei semplici fedeli " (MR 21). Il Vaticano II ripropone in modo luminoso la visione biblica (cf LG 34).

IV. Per un'attualizzazione. Dalle fonti della fede ci viene indicata la direttrice lungo la quale oggi in particolare deve muoversi una spiritualità cristiana oblativa. A somiglianza dell'i. di Gesù Cristo, e in essa, quella dei credenti è essenzialmente: dono sincero e totale di sé al Padre nello Spirito in tutte le circostanze della vita; consacrazione radicale ed integrale di tutto il proprio essere alla gloria di Dio e servizio incondizionato per la venuta del regno nella storia; consegna d'amore senza riserve all'amore preveniente di Dio in Cristo sino al sacrificio, sacramentalmente vissuta nella celebrazione dell'Eucaristia e nel servizio quotidiano ai fratelli, specialmente ai più piccoli. L'i. costituisce la sostanza della spiritualità cristiana, come dimostra anche la vita dei mistici di ogni tempo. Molti di loro hanno vissuto l'esperienza di mistica-oblativa; ne hanno trovato la radice, il modello e il compimento nell'oblatività dell'amore divino trinitario rivelato e partecipato all'umanità da Gesù Cristo, sommo Sacerdote, con la sua nascita, vita, morte e donazione eterna al Padre nello Spirito.

Bibl. Aa.Vv., Gesù Cristo, mistero e presenza, Roma 1971; Aa.Vv., Spiritualità oblativa riparatrice, Bologna 1989; J. de Guibert - R. Daeschler, Abnegation, in DSAM I, 67-110; G. Manzoni, Spiritualità oblativa, in Aa.Vv., La spiritualità del Cuore di Cristo, Bologna 1990, 165-183; R. Moretti, s.v., in DES II, 1271-1274.




Autore: G. Iammarrone
Fonte: Dizionario di Mistica (L. Borriello - E. Caruana M.R. Del Genio - N. Suffi)