Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Gertrude di Helfta


font righe continue visite 366

I. Vita e opere. Nasce il 16 gennaio 1256 ed è educata con molta cura alle arti teologali e liberali nel monastero benedettino di Helfta, al quale viene affidata, all'età di cinque anni, nel 1261. G. vive in pieno lo spirito della Regola di s. Benedetto. Il 27 gennaio 1281 le appare il Signore, sotto le spoglie di un giovinetto di circa sedici anni, che le dice: " Presto verrà la tua salvezza, perché ti consumi di dolore? Non hai nessuno che ti consigli per lasciarti abbattere così dalla tristezza? ". Da quel momento inizia un rapporto ininterrotto di profonda comunione e " vera e propria amicizia " con Gesù, che durerà fino alla sua morte, il 17 novembre 1301 o 1302. E considerata la più grande mistica del sec. XIII, la tradizione religiosa cattolica germanica le ha attribuito l'appellativo di " Grande ", per il suo forte equilibrio spirituale. Il ricordo delle grazie mistiche ricevute e delle visioni è riportato nell'opera Messaggero della divina pietà in cinque libri. Ella si considera l'araldo del Signore sulla terra: " Rivelare, comunicare, far gustare agli uomini il tesoro racchiuso in questa sorgente che è il cuore stesso di Cristo ". Come la santa stessa dice, il Signore le ha ordinato di mettere per iscritto le grazie mistiche ricevute. Durante la celebrazione della santa Messa si rivolge così al Signore: " O amatissimo, insegnami a lodarti ". Le risponde il Signore: " Guarda in me ". Ed ecco vede uscire dal S. Cuore di Dio una bellissima rosa di cinque foglie, che copre tutto il suo corpo. Ed il Signore aggiunge: "Lodami nei miei cinque sentimenti, i quali sono significati in questa rosa".

Un altro gioiello della letteratura mistica di G. è costituito dagli Esercizi spirituali, in cui ella parla del riacquisto dell'innocenza battesimale, del rinnovamento spirituale e dei voti, della devozione a Dio per destare l'amore divino, della partecipazione alle grazie mistiche, della preparazione alla morte, ecc. E famosa, tra l'altro, per il dono dell'intercessione, con il quale solleva molte pene: " Ancora un quarto beneficio mi concedesti con l'assicurazione preziosa che chiunque si raccomanderà alle mie preghiere, con devota ed umile intenzione, senza alcun dubbio, conseguirà tutto il frutto che è lecito sperare da una intercessione ". " Il primo beneficio è l'amore con il quale la tua gratuita misericordia ha degnato di eleggermi da tutta l'eternità, il secondo beneficio è quello di avermi attirata a te per la mia salvezza ".

Sulla scia di Lutgarda von Tongeren ( 1246), ella sperimenta nelle forme più estreme l'amore per il S. Cuore di Gesù, completandole e affinandole con il suo forte equilibrio spirituale, tanto da essere chiamata la " teologa del S. Cuore di Gesù " e da essere considerata l'iniziatrice del culto al S. Cuore.

II. G. percepisce la mistica come esperienza di amore unitivo, nuziale, trasformante, raggiungendo il culmine della mistica detta affettiva, senza cadere in esagerazioni sentimentali o immaginative.

La sua fonte dottrinale è costituita dalla Bibbia e dalla liturgia, cui attinge abbondantemente per la sua esperienza e i suoi scritti.

Tutta la vita cristiana, per lei, ruota intorno ai misteri del Cristo alla cui intimità si perviene attraverso l'esercizio delle virtù teologali, passaggio obbligato per l'unione con Dio.

Bibl. Opere: S. Gertrude, Le rivelazioni, a cura di P. Duizelbacher, Siena 1991. Studi: N. Del Re, s.v., in BS VI, 277-287; P. Doyère, s.v., in DSAM VI, 331-339; H.D. Egan, Gertrude la Grande, in Id., I mistici e la mistica, Città del Vaticano 1995, 292-298; Giovanna della Croce, s.v., in DES II, 1080-1081; Id., Mística feminina alemana de los siglos XII y XIII, in REsp 83-84 (1962), 218-223; J. Lanczkowski, s.v., in WMy, 187-188; Id., Gertrude la Grande di Helfta: mistica dell'obbedienza, in P. Dinzelbacher - D.R. Bauer (cura di), Movimento religioso e mistica femminile nel Medioevo, Cinisello Balsamo (MI) 1993, 185-196; G. Lunardi, s.v., in DIP IV, 1111-1112; C. Poggi, Vita e virtù della santa Geltrude la Grande, Roma 1934.




Autore: V. Noja
Fonte: Dizionario di Mistica (L. Borriello - E. Caruana M.R. Del Genio - N. Suffi)