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Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Vendemmia


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I figli di Israele, da semi-nomadi quali erano, nella terra promessa divennero agricoltori, coltivatori dei cereali e della vigna. Al pari della messe, la vendemmia è segno e fonte di gioia; ma può anche simboleggiare la sventura.

1. Benedizione divina. - La festa del raccolto (Es 23, 16; 34, 22) diventata festa dei Tabernacoli (Deut 16, 13), « la festa » per eccellenza (1 Re 8, 2. 65) indubbiamente perché la più popolare, non ha alcun rapporto con il culto di Bacco, ma trae probabilmente la sua origine dalla festa cananea delle vendemmie (Giud 9, 27). Riconoscendo nel raccolto dell'uva la benedizione divina, Israele ne ringrazia Dio con feste popolari: danze (Giud 21, 19 ss), grida degli operai nelle vigne ed al torchio (Is 16, 10; Ger 48, 33), gioia che il vino nuovo procura (Sal 4, 8), e forse anche ubriachezza (1 Sam 1, 14 s). Questo per i fedeli dell'alleanza; ma per gli infedeli, maledizione: la vigna è devastata (Os 2, 14; Is 7, 23), non c'è più raccolto (Deut 28, 39), la vigna « languisce » (Is 24, 7), uomini e donne, invece di danzare e di bere, fanno lamenti (Is 32,10-13; Gioe 1, 5); nell'orgoglioso Moab, niente più gioia né grida di letizia (Is 16, 9 s; Ger 48,32 s). Ma, quando il popolo avrà espiato le sue colpe, la locusta non renderà più sterile la vigna (Mal 3, 11), i vigneti ormai in fiore (Ger 31, 12; Agg 2,19) daranno nuovamente un vino di qualità superiore (Os 14, 8). In breve, la vendemmia esprime eccellentemente la gioia dell'era messianica (Am 9, 13; Ez 28, 26; Gioe 2, 24; Is 25, 6).

2. Simbolo del castigo divino. - Come la messe, che suppone trebbiatura e vagliatura, simboleggia il castigo del peccatore indurito, Così è pure della vendemmia per gli infedeli, perché è preceduta dallo spogliamento dei pampini e dallo schiacciamento delle uve nel torchio. Per punire il popolo che lo ha rinnegato, Dio invita l'invasore a racimolare Ciò che rimane di Israele (Ger 6, 9); egli stesso pigia al torchio la vergine, figlia di Giuda (Lam 1, 15). Raccolta dell'uva, scelta dei grappoli, tino pigiato, queste immagini illustrano pure il castigo delle nazioni, specialmente quello di Edom che non aiutò Giuda, al momento della presa di Gerusalemme: verranno vendemmiatori che non lasceranno nulla da racimolare (Ger 49, 9; Ab 5 s); Jahve pigerà Edom al torchio, ed il sangue che ne sprizzerà tingerà di porpora le sue vesti (Is 63, 1-6)- L'immagine della vendemmia simboleggia quindi volentieri il giudizio di Dio. Così, per loro sventura, Jahve farà bere alle nazioni il suo calice inebriante (Ger 25,15-30); o, secondo l'Apocalisse, un angelo, armato di falce, vendemmierà i grappoli e verserà il tutto nel tino immenso dell'ira di Dio (Apoc 14, 17 ss; 19, 15).

Autore: A. DARRIEUTORT
Fonte: Dizionario di Teologia Biblica