Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Scisma


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Una semplice sfumatura distingue in 1 Cor lo scisma (scissione) dall'eresia. Raffigurati da quelli esistiti in Israele e che contraddicevano la sua natura di « assemblea di Jahve », questi dissensi frazionano la Chiesa in Clan rivali e contraddicono la sua natura di corpo di Cristo.

VT

l. Il peccato trasforma in scismi le divisioni naturali. - La divisione (ripartizione) degli uomini in popoli, lingue, habitat distinti, è un processo naturale (Gen 1, 28; 9, 1; 10), Che prepara alla storia della salvezza (Deut 32, 8 s), ma il peccato ne fa la fonte di numerosi conflitti. Per questa ragione, le parole che esprimono la divisione assumono spesso il significato peggiorativo di una frattura dell'unità (Sal 55, 10; cfr. Gen 49, 7; Lam 4, 16), di una dispersione che castiga l'orgoglio umano (Gen 11, 1-9). Con Abramo, nella Cui discendenza tutte le nazioni saranno benedette (Gen 12, 7; 13, 15; 22, 17 s; cfr. Gal 3, 16), si inaugurano l'unione dei credenti (Gal 3, 7 ss) e la restaurazione dell'unità umana. Ma quanti Conflitti ancora, prima del raduno finale intorno all'agnello (Apoc 7, 9)! 2. Lo scisma minaccia la vita di fede del popolo eletto e ne compromette la testtmonianza. - L'unità del popolo eletto, precaria sul piano sociologico (2 Sam 5, 5; 15, 6. 13; 19, 41- 20, 2), era basata su una Comunità di fede: era innanzitutto l'alleanza con Jahve a legare le tribù confederate in una stessa legge e in un medesimo culto (Es 24, 4-8; Gios 24). I pellegrinaggi e i periodici raduni intorno a un santuario centrale (Sichem, Silo..., poi il tempio di Gerusalemme) alimentavano l'unità delle tribù e la mantenevano sul piano religioso. Per Contrasto, per una tribù, è peccato sottrarsi alla guerra santa (Num 32, 23; Giud 5, 23) ed erigere un luogo di culto Che rivaleggi col santuario centrale (Gios 22, 29);mentre la scissione in due regni distinti non è mai biasimata come evento politico, bensì presentata Come un'iniziativa di Dio (1 Re 11, 31-39; 12, 24; 2 Re 17, 21) che in tal modo Castiga le Colpe di Salomone (1 Re 11, 33). Quindi la rottura viene condannata proprio nel suo aspetto di scisma religioso: il peccato di Geroboamo fu quello di aver distolto gli Israeliti dal santuario Centrale di Gerusalemme erigendo dei santuari in Concorrenza con esso (12, 27 s), di far posare la presenza divina su un piedestallo a forma di toro, favorendo con Ciò confusioni idolatriche (12, 28. 32; 14, 9; 16, 26; 2 Re 10, 29; 17, 16; Os 8, 5 S) e di insediare a Bethel dei sacerdoti non della stirpe di Levi (1 Re 12, 31; 13, 33; cfr. 2 Cron 13, 4-12). Certi testi esilici, annuncianti la riunificazione di Israele e Giuda, suggeriscono Che lo scisma non ostacola soltanto la vita di fede del popolo santo, ma anche la forza della sua testimonianza di fronte alle nazioni (Is 43, 10 ss; 44, 8). Perché queste possano riunirsi a Sion (Ger 3,17), bisogna che Giuda cammini Con Israele (3, 18; cfr. Is 11, 12 ss; Ez 37, 11 s. 28). L'unità del popolo santo è in un certo senso il riflesso e l'attestato dell'unicità del suo Dio.

NT

« Segno contraddetto » (Lc 2, 34), Gesù apporta la divisione (12, 51) persino nelle famiglie (v. 52 s),. tra coloro che sono dalla sua parte e coloro che sono contro di lui (cfr. Gv 7, 43; 9, 16; 10, 19). Ma in tal modo viene a turbare una pace solo illusoria o troppo naturale, perché è venuto a « radunare i dispersi » (Gv 11, 52; cfr. 10, 16), ad « uccidere l'odio », a distruggere le barriere, a instaurare tra gli uomini l'autentica pace, facendoli figli dello stesso Padre, membra dello stesso -corpo, animati dallo stesso Spirito (Ef 2, 14-18). In questo corpo, la eventuale divisione appare una mostruosità (1 Cor 12, 25): è un frutto della « carne » (Gal 5, 20; cfr. 1 Cor 3, 3 s), origine del peccato. l. Gli scismi originali dai 'carismi. - S. Paolo incontra soprattutto a Corinto il male delle divisioni tra fedeli (1 Cor 1, 10; 11, 18 s; 12, 25). Ora, scrive, « Cristo è forse diviso? ». Non è forse nel suo solo nome che sono stati battezzati, non è lui solo ad averli salvati Con la sua morte (1, 13)? I fautori di cricche non sono realmente né dei « sapienti » (2, 6), né degli « spirituali » (3, 1), e Paolo condanna i dissensi provocati da un disordinato entusiasmo per i carismi spettacolari; si dimentica l'unica fonte divina dei vari doni, e l'edificazione perseguita dallo Spirito Che li distribuisce a suo piacere (12, 11). Tutti infine misconoscono il maggiore dei doni spirituali (12, 31), l'unico indispensabile (13, 1 ss): l'amore fraterno che, producendo direttamente l'unione e l'edificazíone (8, 1), esclude la divisione. 2. Gli scismi alterano la testimonianza della Chiesa. - Anche se risparmiano l'unità di fede (Che tuttavia minacciano ogniqualvolta seguono o precedono una propaganda eretica), le scissioni interne contraddicono quindi la natura della Chiesa e ledono la carità. Giovanni suggerisce una conseguenza importante di questo secondo effetto: la testimonianza che la Chiesa è tenuta a rendere a Cristo viene compromessa per il fatto che, solo dall'amore reciproco, i cristiani si potranno riconoscere come suoi discepoli (Gv 13, 35). La tunica senza cucitura e non « lacerata » (19, 23 s) sta forse a significare che Gesù è il sommo sacerdote del proprio sacrificio », che la sua Chiesa è indivisa; comunque, egli si è sacrificato (17, 19) perché i suoi fossero uno e rivelassero così al mondo la comunione d'amore instaurata dall'Inviato del Padre (17, 21. 23).

Autore: R. Ternant
Fonte: Dizionario di Teologia Biblica