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Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Sabato


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VT
1. L'istituzione del sabato. - Il termine sabato designa un riposo effettuato con intenzione religiosa. La sua pratica appare già negli strati più antichi della legge (Es 20, 8; 23, 12; 34, 21). Ha probabilmente un'origine premosaica, che rimane oscura. Nella Bibbia è legato al ritmo sacro della settimana, che chiude Con un giorno di riposo, di gioia- e di riunione cultuale (Os 2, 13; 2 Re 4, 23; Is 1, 13).
2. I motivi del sabato. - Il codice dell'alleanza sottolineava il lato umanitario di questo riposo, che permetteva agli schiavi di riprendere fiato (Es 23, 12). Tale è ancora il punto di vista del Deuteronomio (5,12 ... ). Ma la legislazione sacerdotale gli conferisce un altro senso. Con il suo lavoro l'uomo imita l'attività del Dio creatore. Con il riposo del settimo giorno, imita il riposo sacro di Dio s (Es 31, 13 ...; Gen 2,2 S). Dio ha dato Così il sabato ad Israele come un segno, affinché sappia che Dio lo santifica (Ez 20,12).
3. La pratica del sabato. - Il riposo del sabato era concepito dalla legge in modo molto stretto: divieto di accendere il fuoco (Es 35, 3), di raccogliere legna (Num 15, 32 ... ), di preparare il cibo (Es 16,23 ... ). Su testimonianza dei profeti, la sua osservanza condizionava la realizzazione delle promesse escatologiche (Ger 17, 19-27; Is 58, 13 s). Si vede quindi Neemia tener duro nella sua pratica integrale (Neem 13, 15-22). Per « santificare » questo giorno (Deut 5,12), c'è una « convocazione santa » (Lev 23, 3), offerta di sacrifici (Num 28, 9 s), rinnovamento dei pani della proposizione (Lev 24, 8; 1 Cron 9, 32). Fuori di Gerusalemme, questi riti sono sostituiti da un'adunanza singolare, consacrata alla preghiera comune ed alla lettura commentata della Sacra Scrittura. All'epoca dei Maccabei, la fedeltà al riposo del sabato è tale che gli Asidei si lasciano massacrare piuttosto Che violarlo prendendo le armi (1 Mac 2, 32-38). Verso l'epoca del NT si sa che gli Esseni lo osservano in tutto il suo rigore, mentre i dottori farisei elaborano in proposito una casistica minuziosa.

NT

l. Gesù non abroga esplicitamente la legge del sabato: in questo giorno egli frequenta la sinagoga e ne approfitta per annunciare il vangelo (LC 4,16...). Ma trova a ridire al rigorismo formalistico dei dottori farisei: « Il sabato è fatto per l'uomo, non l'uomo per il sabato » (MC 2, 27), ed il dovere della carità prevale sull'osservanza materiale del riposo (Mt 12,5; Lc 13, 10-16; 14, 1-5). Inoltre Gesù si attribuisce un potere sul sabato: il figlio dell'uomo ne è padrone (MC 2, 28). È questo uno degli appunti che i dottori gli muovono (cfr. Gv 5, 9...). Ma, facendo del bene nel giorno di sabato, non imita egli il Padre suo che, entrato nel suo riposo al termine della creazione, Continua a governare il mondo ed a vivificare gli uomini (Gv 5,17)?

2. I discepoli di Gesù in un primo tempo hanno continuato ad osservare il sabato (Mt 28, 1; Mc 15, 42; 16, l; Gv 19, 42). Anche dopo l'ascensione le riunioni sabbatiche servono ad annunziare il vangelo in ambiente ebraico (Atti 13, 14; 16, 13; 17, 2; 18, 4). Ma ben presto il primo giorno della settimana, giorno della risurrezione di Gesù, diventa il giorno di culto della Chiesa, in quanto giorno del Signore (Atti 20, 7; Apoc 1, 10). Vi si trasferiscono le pratiche Che gli Ebrei collegavano volentieri al sabato, come l'elemosina (1 Cor 16, 2) e la lode divina. In questa nuova prospettiva l'antico sabato giudaico acquista un significato figurativo, Come molte altre istituzioni del VT. Con il loro riposo, gli uomini commemoravano in esso il riposo di Dio nel settimo giorno. Ora Gesù è entrato in questo riposo divino con la sua risurrezione, e noi abbiamo ricevuto la promessa di entrarvi dietro di lui (Ebr 4, 1-11). Sarà questo il vero sabato, in cui gli uomini si riposeranno dalle loro fatiche, ad immagine di Dio Che si riposa dalle sue opere (Ebr 4, 10; Apoc 14,13).

Autore: C. Spicq e P. Grelot
Fonte: Dizionario di Teologia Biblica