Scrutatio

Giovedi, 25 aprile 2024 - San Marco ( Letture di oggi)

Roccia


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Paolo, quando identifica il Signore Gesù con la roccia del deserto (1 Cor 10, 4), riunisce due temi fino allora distinti. Dio è la « roccia di Israele » (2 Sam 23, 3); dalla roccia, segno di aridità, Dio ha fatto scaturire l'acqua Che dà la vita.
1. Dio, saldo come la pietra. - La durezza della roccia ne fa un rifugio sicuro come il monte per il fuggiasco. La Cavità della roccia offre rifugio e salvezza (Ger 48, 28). Dio è chiamato la roccia d'Israele perché gli assicura la salvezza. Gli altri titoli divini che lo accompagnano sottolineano questo senso: Dio è Cittadella, rifugio, bastione, scudo, torre munita (2 Sam 22, 2; Sal 18, 3. 32; 31, 4; 61, 4; 144, 2); in lui bisogna porre la propria fiducia, perché egli è la roccia eterna (Is 26, 4; 30,29) ed unica (44, 8). Rifugio sicuro, la roccia è anche un fondamento solido: Dio è roccia per la sua fedeltà (Deut 32, 4; Sal 92, 16). Colui Che ha fede in lui, non vacillerà (Is 28, 16), ma colui che rifiuta di appoggiarsi su questa roccia, vi urterà contro, si spezzerà contro la pietra di scandalo (Is 8,14).
Nel NT Cristo è la pietra di base (Rom 9, 33; 1 Piet 2, 6 ss), colui grazie al quale possiamo mantenerci saldi, non in virtù di una sicurezza umana ma per la grazia del Dio fedele (1 Cor 10, 12 s). L'uomo che ascolta la sua parola edifica sulla pietra (Mt 7, 24). Pietro, roccia sulla quale è fondata la Chiesa, è partecipe di questa stabilità (Mt 16, 18).
2. La roccia sotto la mano di Dio. - La roccia, su cui non spunta nulla, è simbolo della sterilità. Abramo era una pietra, perché era solo, prima Che Dio lo benedicesse e lo moltiplicasse (Is 51, l s; cfr. Mt 3, 9). L'esistenza del popolo di Israele, tagliato in questa pietra, è un segno della onnipotenza di Dio. Sotto la sua mano le rocce di Palestina portano messi (Deut 32, 13); più ancora, nel deserto dell'aridità Dio attesta il suo dominio delle creature che ai nostri occhi appaiono in opposizione, facendo scaturire il liquido dal suolo arido: l'acqua zampilla dalla roccia di Meriba (Es 17, 6; Num 20, 10 s).
In quest'opera di Dio la pietà vede un'anticipazione delle meraviglie escatologiche (Sal 78,15-20; 105,41; Is 43,20). Al tempo della salvezza, un fiume uscirà dal tempio e trasformerà la terra santa in paradiso (Ez 47,1- 12; Zac 14,8). Questo miracolo di grazia si realizza nel vangelo: Gesù, su cui lo Spirito ha riposato, apre ai suoi la fonte dell'acqua viva donando loro lo Spirito (Gv 7,37 ss; 19,34); egli è la roccia del popolo nuovo in cammino verso la liberazione. Fin dal VT, afferma Paolo, egli era la roccia da cui il popolo traeva le vere benedizioni del deserto (1 Cor 10, 4). rt.

Autore: Prat
Fonte: Dizionario di Teologia Biblica