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Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Riso


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Il nome di Isacco - « riso » - offre il destro ad una variazione su un tema che vi si presta: Che vi ha di più complesso del riso? Attraverso Gen 17,17; 18,12-15; 21,6..., la Scrittura gioca su due aspetti del riso: un riso di incredulità, ma che può trasformarsi, dinanzi alla meraviglia divina, in riso di felice stupore. Certamente l'uomo biblico sa ridere: in racconti più numerosi di quel che si pensi, si cela una forza comica vigorosa. Ma questo riso è caratterizzato dall'asprezza della condizione dell'uomo di Israele e sovente non manca di una nota di sfida, di scherno o di trionfo. Di fatto, attraverso i testi, si sente più il riso dello stolto, cioè dell'uomo che cammina fuori della verità, che non il riso del giusto.
1. Il riso dello stolto. - E il riso impuro (Eccli 27, 13) o semplicemente esagerato (21, 20), mentre quello del sapiente è discreto. È soprattutto il riso del be§ardo, termine dal senso ben preciso, che designa l'uomo ribelle alla Correzione (Prov 13, l; 15,12 ... ), all'insegnamento, all'accettazione della fede. Lo schernitore è il contrario del sapiente (Prov 9,12; 29,8): risponde con la sua beffa alla parola di Dio (Ger 20, 7 s), Come ad es. alla riforma di Ezechia (2 Cron 20, 10), o più tardi all'annuncio della risurrezione dei morti (Atti 17, 32). Infine, negli ultimi giorni, degli « schernitori beffardi » (2 Piet 3, 3) porranno in dubbio le promesse. Allora lo scherno equivale quasi al rifiuto di credere. Si esercita pure contro la persona del giusto, soprattutto quando soffre (Sal 22, 8; Lam 3, 14...), o contro Israele, da parte delle nazioni. Gli schernitori si fanno sentire sul Calvario (Mc 15, 29 s; Lc 23, 35 s).
2. Il riso del credente. - Qohelet, che dichiara il riso assurdo (Eccle 2,2) e si aspetta piuttosto le lacrime (7, 3), riconosce nondimeno Che C'è un «tempo per ridere » (3,4). Di fatto il riso cambia significato secondo le persone ed i tempi. A suo tempo il giusto riderà dell'empio (Sal 52, 8), così come Dio si fa beffe degli schernitori (Sal 2, 4; Prov 3, 34). Il ridicolo è un'arma contro i falsi dèi, usata da Elia sul Carmelo e dal libro di Baruch (Bar 6). I martiri maccabei usano il sarcasmo Contro il persecutore (2 Mac 7, 39). Tuttavia il riso del giusto può liberarsi dalla polemica ed esprimere il sollievo dell'anima colmata da Dio (Sal 126,2; Giob 8,21) oppure fiduciosa come la donna forte che« sorride al domani » (Prov 31,25). Gesù ha detto che un certo riso, quello dei soddisfatti del tempo presente (Lc 6, 25; cfr. Giac 4, 9), non sarebbe durato, ma ha promesso a coloro che piangono il riso di una gioia definitiva (Lc 6,21). Un simile riso finale farà eco al riso perfettamente puro della sapienza Che fin dall'origine si rallegra (« rallegrarsi » traduce la stessa parola che ridere: Prov 8, 30 s) dinanzi a Dio e tra gli uomini.

Autore: P. Reauchamp
Fonte: Dizionario di Teologia Biblica