Scrutatio

Sabato, 20 aprile 2024 - Beata Chiara Bosatta ( Letture di oggi)

Pietra


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A motivo della sua incredibile abbondanza in Palestina, la pietra si trova sempre presente sotto la mano e nello spirito degli Ebrei. D‘altronde nella mentalità primitiva e nel simbolismo comune a tutti gli uomini, la pietra, solida, duratura, pesante, è segno di forza. Questi due fatti riuniti fanno comprendere perché la Bibbia si è servita. delle immagini fornite dalle pietre, nelle loro diverse forme, per applicarle al messia. 1. Le pietre sacre e l’altare di Cristo. - Il culto delle pietre sacre, svíluppatissimo nelle religioni primitive, fu vietato in Israele. Tuttavia, sotto l‘influsso idolatrico dei popoli vicini, non mancano le Colpe e sono necessarie le ammonizioni (Lev 26, 1; Deut 16,22; Is 57,6). Fuori del suo Contesto idolatrico, l‘uso delle pietre sacre sussiste Con un significato non più *magico, ma simbolico, e riceve la sua efficacia da un Dio trascendente. Così Giacobbe a Bethel erige una stele sacra (Gen 28, 16 ss); _così _sono rizzate pietre che raffigurano le dodici_ tribù santificate dalla vicinanza dell‘altare (Es 28, 10. 21); così Con pietre grezze sono edificati *altari, mediante i quali Dio tocca e santifica la terra (Es 20, 25; cfr. Mt 23, 19). Ora tutte queste pietre sacre, *segni più o meno efficaci della presenza divina, costituiscono altrettante *figure di Cristo, nel quale Dio si rende presente sulla terra. Per allusione nel NT (cfr. Ebr 13, 10; 1 Cor 10, 18), più esplicitamente nei Padri della Chiesa e nella liturgia, Cristo viene ad essere identificato con l‘altare. 2. La pietra-memoriale e la perennità dell’alleanza. - La distinzione tra la pietra sacra e la pietra-* memoriale non è sempre molto netta; tuttavia sembra che soprattutto l‘idea di immutabile e di duraturo sia connessa non soltanto alle pietre rizzate per testimoniare un trattato (Gen 31, 45-52), o per perpetuare il ricordo di persone defunte (Gios 8, 29; 2 Sam 18, 17), ma soprattutto a quelle che ricordano l‘*alleanza conclusa tra Dio ed il suo popolo (Gios 4, 7. 20-24; 24, 26), alleanza la cui legge è scritta su tavole di pietra (Es 24, 12). Ma Ciò che era il segno della perennità dell‘alleanza si è in qualche modo degradato al Contatto degli Israeliti dal *cuore duro come la pietra (Ez 11, 19), fino a diventare il segno di questa durezza di cuore e di una fredda esteriorità. In opposizione a questo stato di Cose, la nuova legge è scritta dallo Spirito (2 Cor 3, 3) all‘interno del Cuore di *carne, come hanno predetto Geremia ed Ezechiele (Ger 31,33; Ez 11,19; 36,26). 3. La roccia del deserto e Cristo salvatore. - Nella *roccia del deserto, da cui Mosè fece uscire l‘acqua, Paolo ha visto Cristo che fa sgorgare da sé l‘acqua vivificatrice della salvezza (1 Cor 10, 4). Con ciò Paolo si collegava non soltanto alle interpretazioni rabbiniche che identificavano questa roccia con Jahve Che accompagnava il suo popolo, ma prolungava tutta la tradizione del VT. Di fatto gli autori del VT si sono compiaciuti continuamente nel ricordare questo *miracolo di Mosè (Sal 78, 15; 105, 41; Sap 11, 4; ecc.), perché molto giustamente vi hanno visto in azione la potenza misericordiosa di Jahve, capace di trarre l‘acqua feconda e vivificatrice da una pietra secca, arida, e senza vita; forse anche per essi questa roccia era l‘immagine di Jahve che effonde le sue benedizioni (cfr. nello stesso senso Ez 47, 1-12; Zac 14, 8; Apoc 22, 1). L‘accostamento tra l‘acqua della roccia e l‘*acqua della salvezza che sgorga dal costato di Cristo morto è stato forse suggerito da S. Giovanni (Gv 19, 34; cfr. 7, 37 s); è stato esplicitamente proposto da numerosi Padri della Chiesa. 4. Cristo pietra angolare, ed i cristiani pietre viventi. - La salvezza apportata da Cristo deve Compiersi attraverso le prove ed il fallimento apparente: «La pietra rigettata dai costruttori è diventata la *testa d‘angolo», annunziava già il Sal 118, 22. Rigettato dai suoi, come egli stesso predice nella parabola dei vignaioli omicidi, Cristo diventa la pietra angolare, cioè le fondamenta dell‘edificio o più probabilmente la pietra principale della costruzione (Mt 21, 42 par.; Atti 4, 11; 1 Piet 2, 4- 7). Assicura così la coesione del sacro *tempio; in esso si *edifica e si ingrandisce la dimora di Dio (Ef 2, 20 s). Secondo un‘altra metafora, Cristo è una pietra incrollabile (Is 28,16; Rom 1 Cor 3, 11; 1 Piet 2, 6), sulla quale ci si può appoggiare con fede, di modo Che i fedeli, simili a pietre viventi (1 Piet 2, 5), sono inseriti nella Costruzione della dimora di Dio (Ef 2,21). 5. Cristo, pietra d‘inciampo e di distruzione. - Con la rivelazione dell‘amore e della santità di Dio, Cristo obbliga l‘uomo a scegliere la luce o le tenebre. Per gli orgogliosi increduli, diventa una pietra di inciampo (Is 8, 14; Rom 9, 33; 1 Piet 2, 8), una pietra di *scandalo. Ed i nemici di Cristo sono alla fine schiacciati; l‘immagine della pietra rigettata, diventata pietra angolare, é in effetti continuata da Luca: «Chiunque cadrà su questa pietra, vi si sfracellerà, e Colui sul quale essa cadrà, sarà schiacciato» (20, 17 s). Forse qui si fa allusione alla pietra con Cui Daniele simboleggia il messia e il suo regno Che trionfano delle potenze di questo mondo: «Ed ecco si staccò una pietra, senza l‘intervento di una mano, e venne a colpire la statua, i suoi piedi di ferro e di argilla, e li stritolò... E la pietra che aveva colpito la statua divenne un grande monte che riempi tutta la terra» (Dan 2, 34 s). 6. Le pietre preziose e la nuova Gerusalemme. - Segno splendido della trasformazione gloriosa che attende la nuova Gerusalemme: la città santa sarà costruita in pietre preziose (Tob 13,16 s; Apoc 21,10-21).

Autore: P. Lamarche
Fonte: Dizionario teologico biblico