Scrutatio

Giovedi, 18 aprile 2024 - San Galdino ( Letture di oggi)

Basilio Magno


font righe continue visite 590
I. Vita e opere. Nasce a Cesarea di Cappadocia nel 329 330. La sua famiglia è profondamente cristiana: il nonno paterno è martire; la nonna, il padre e la madre, la sorella Macrina e i fratelli Pietro, vescovo di Sebaste, e Gregorio, vescovo di Nissa, sono tutti santi. Dopo i primi studi in patria, si reca a Costantinopoli e ad Atene dove stringe amicizia con Gregorio di Nazianzo. Ritornato a Cesarea verso il 356 riceve il battesimo e, dopo aver distribuito tutti i suoi beni ai poveri, si dà ad una vita di preghiera e di studio. Chiamato dal vescovo Eusebio di Cesarea ( 340) ad aiutarlo nel governo della diocesi, è ordinato presbitero nel 364 e gli succede nell'episcopato nel 370. Come sacerdote e vescovo s'impegna nella difesa della fede nicena contro gli Ariani.
Si distingue anche per la carità realizzando un complesso d'istituzioni assistenziali per chiunque ne avesse bisogno. Muore il primo gennaio del 379. Gli scritti di B. possono essere divisi in: teologico polemici (Contro Eunomio, Dello Spirito Santo, vari Discorsi e Omelie); esegetici (Omelie sull'Esamerone, Sui Salmi, Commento a Isaia che, probabilmente, non è suo); morali (vari Discorsi e Omelie); ascetici (Regole morali, Piccolo e Grande Ascetikon); epistole (oltre trecento Lettere).

II. Dottrina spirituale. Il fine dell'esistenza umana non è altro che Dio, il primo e il più perfetto dei beni (cf Sui Salmi 1,3; 33,7; 114,1). È per questo che Dio dev'essere cercato in ogni cosa e prima di ogni cosa. Per fare questa ricerca è necessario allenarsi. Dice B.: « L'atleta si mette in mostra per la sua prestanza, per il suo colorito; e il cristiano mostra con la magrezza del suo corpo e il pallore che fiorisce nell'enkráteia che egli è veramente un atleta nella via dei comandamenti del Cristo » (Regole diffuse 17,2). B. ammira il cosmos - infatti il suo Esamerone non è solo una descrizione dell'universo, ma è una pia meditazione - però considera il corpo come somasema, con Platone, e come un ingombrante peso, con Plotino. Da qui la rinuncia ai piaceri sensuali e, in una visione più ampia, la rinuncia a quei legami che provengono dal corpo. È questo il centro dell'ascesi di B.: « Essa permetterà alla libertà di fiorire per compiere tutti i comandamenti del Cristo formulati nella Scrittura » (L. Bouyer). Si diventerà perfetti quando ci si sarà rivestiti di Cristo (cf Comm. a Is. 5, 176). In Cristo e per Cristo cantiamo la gloria del Padre, poiché egli è nostro modello di vita. Da questa conoscenza scaturisce per noi un'esigenza: seguire il Cristo, imitarlo non solo nella sua vita, ma anche nella sua morte, per poter, poi, risorgere con lui dai morti (Dello Spirito Santo 15,35). La conformazione a Cristo nella pienezza dell'amore si ha per mezzo dello Spirito Santo: « La rinnovazione si compie in noi per mezzo dello Spirito Santo » che, inoltre, ci fa giungere alla « celeste conversazione » (Ibid.). Infatti: « La nostra mente, illuminata dallo Spirito Santo, si fissa nel Figlio e nel Figlio, come in immagine viva, vede il Padre » (Dello Spirito Santo, 24,57). « Per l'illuminazione dello Spirito Santo... contempliamo lo splendore e la gloria di Dio: per la carità siamo portati a colui del quale è carattere e uguale sigillo » (Ibid. 26,64). Si entra, così, nella vita trinitaria partecipando della carità vivificante. E come Dio si fa conoscere al cuore di coloro che lo amano (cf Sui Salmi, 33,6) così la ricchezza di trasformazione e di illuminazione è diversa: « Perché a tutti è presente lo Spirito Santo, ma comunica una particolare virtù a coloro che vivono in purezza d'affetti » (Comm. a Is. proemio, 3).

Bibl. R. Albrecht, s.v., in WMy, 46 47; G. Bardy, s.v., in DSAM I, 1273 1283; L. Bouyer, La spiritualità dei Padri, 3B. Monachesimo antico e Padri, Bologna 1986; J. Gribomont, Basilio di Cesarea di Cappadocia, in DPAC I, 491 497; M. Pellegrino, Letteratura greca cristiana, Roma 19833; J. Quasten, Patrologia. II: dal Concilio di Nicea a quello di Calcedonia, Casale Monferrato (AL) 1973; S. Rendina, La contemplazione negli scritti di s. Basilio Magno, in Studia monastica, 4 (1962), 237 339; C. Sorsoli - L. Dattrino, s.v., in DES I, 273 278; T. Spidlík - I. Gargano, La spiritualità dei Padri greci e orientali, Roma 1983.

Autore: R.M. Russo
Fonte: Dizionario di Mistica (L. Borriello - E. Caruana M.R. Del Genio - N. Suffi)