Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Elam


font righe continue visite 750
(Accadico: Nim-ma-ki "il paese alto", greco ***). Regione tra il Golfo Persico, la Caldea, l'Assiria, la Media e la Persia, formata di una zona pianeggiante (Ansan o Assan) ed una zona collinoso - montagnosa (Nimma o Elamma). L'E. ed in particolare la sua capitale Susa fu esplorata sistematicamente a cominciare dal 1885 da missioni archeologiche francesi ed i risultati sono stati pubblicati in "Mémoires de la Délégation en Perse" (Parigi 1900-1912: voll. 1-13), continuati poi in "Mémoires de la Mission archéologique de Susiane" (Parigi 1913-1943: voll. 14-29). Gli elamiti (Elamu) constavano di elementi semitici, tanto influenti da imporre la loro scrittura e la loro lingua per le iscrizioni e di elementi ansaniti, soverchianti come numero e contrastanti spesso i primi. La scrittura cuneiforme serviva a due lingue diverse: l'elamita-semitica che s'avvicina all'accadico; e l'elamita-ansanita, supposto affine al georgiano. La religione presenta un politeismo assai grossolano, con variazioni notevoli nel ruolo delle divinità principali. La lunga storia (ca. 3000-640 a. C.) vide cambiamenti di dinastie, occupazioni straniere e, nei tempi di sicurezza e di prosperità, spinte verso il sud e sud-ovest. La Mesopotamia in particolare fu l'aspirazione di questi rudi montanari: tenuti a freno dalle vittoriose guerre difensive dei dinasti sumerici, dei dinasti semitici di Akkad (2360-2180), dei dinasti sumerici di Ur III (ca. 2070-1960) e dell'amorrita Hammurapi (ca. 1700). L'antica aspirazione espansionistica si realizzò più tardi durante le guerre fratricide fra Assiria e Babilonia. Ca. il 1200 Sutruk-Nahhunte, re dell'E. occupò Babilonia, ne sconfisse ed uccise il re e con il figlio Kutur-Nahhunte distrusse e saccheggiò numerose città babilonesi, deportando gli oggetti preziosi e persino i monumenti, come le stele di Sargon e di Naram Sin, il codice di Hammurapi, ritrovati a Susa. Un elamita Mar-biti-apal.ussur (ca. 1000) fu il fondatore della dinastia babilonese cassita. Durante l'apogeo dell'Assiria nei secoli VIII-VII, l'E., alleata di Babilonia, subì il triste fato di quest'ultima; sconfitta da Sennacherib, tormentata dai successori di Sennacherib, Asarhaddon e Assurbanipal, nel 640 ebbe il territorio occupato, la capitale Susa assediata, conquistata ed in parte distrutta da Assurbanipal e scomparve così dal ruolo delle grandi potenze orientali, destinata a provincia successivamente degli Assiri, dei Medi, dei Persiani, dei Seleucidi e, nel sec. III a. C., degli Arsacidi.

La biblica tavola etnografica (Gen. 10, 22) attribuisce un'origine semitica al popolo elamitico, in accordo con la storia che testimonia una forte compenetrazione tra Semiti ed autoctoni. Kedorla'omer, re di E., uno dei quattro orientali militarmente impegnati contro la Pentapoli del Mar Morto e vinti da Abramo accorso in difesa del nipote Lot (Gen. 14, l ss.), è la trascrizione di un nome elamita Kudur-Lagamar (Kudur è frequente nell'onomastica elamitica e Lagamar o Lagamal è una divinità elamitica), ma non è applicabile a nessun re finora conosciuto dell'E.

Gli Elamiti sono enumerati tra i diversi popoli deportati dalle regioni orientali a costituire il nuovo popolo samaritano (Esd. 4, 9). I profeti Isaia, Geremia, Ezechiele, hanno oracoli contro l'E. (Is. 11, 11; 21, 2; 22, 6; Ier. 25, 25; 49, 34 ss.; Ez. 32, 24). L'acropoli di Susa, occupata dalla reggia, è menzionata da Dan. 3, 2 e Neh. l, l; ed è la scena in cui si svolge il dramma di Ester (1, 2.5; 3, 15). Il ricchissimo tempio di Susa, dedicato alla dea Nanea (2Mach. l, 13-15; Polibio, Storie 31, 9) attirò le bramosie di Antioco IV nell'anno 164-163 a. C., questi però dovette desistere dal saccheggio per l'opposizione armata della cittadinanza (I Mach. 6, 1-4). Degli Elamiti sono poi testimoni della carismatica effusione dello Spirito Santo nella Pentecoste (At. 2, 9).
[A. R.]

BIBL. - P. DHORME, Elam, Elamites. in DBs. II, coll. 920-62.

Autore: Sac. Armando Rolla
Fonte: Dizionario Biblico diretto da Francesco Spadafora