Teologia del simbolo
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Consiste nel concepire il mondo visibile come immagine di quello invisibile. Nel suo Timeo, Platone (427?347 a.C.) scrivendo circa l'origine e la costituzione del mondo, dice: « Il tempo è l'immagine mobile dell'eternità ». Nelle sue parabole, Gesù mostra le cose e gli eventi quotidiani come finestre su Dio e come inviti a rispondere alla sua attività. Origene (circa 1851 ? circa 254) sviluppò una forte teologia simbolica. Nel suo simbolismo filosofico e nella sua interpretazione biblica, sant'Agostino di Ippona (354?430) diede un impulso vivo all'interpretazione simbolica della realtà. L'agostiniano Ugo di san Vittore (circa 1096?1141) interpretò ogni cosa nell'universo come una specie di sacramento delle realtà divine. Hugo Rahner (1901?1967) descrisse la teologia di suo fratello Karl Rahner (1904?1984) come una « teologia del simbolo ». Un approccio simbolico rimane fondamentale nella teologia orientale dell'icona. Cf Concilio di Nicea II; Icona; Origenismo; Sacramento.
Fonte: Dizionario sintetico di Teologia (G.O Collins, E.G. Farrugia)
Fonte: Dizionario sintetico di Teologia (G.O Collins, E.G. Farrugia)