Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Scienza e religione


font righe continue visite 507
La tensione sorta a partire dal secolo XVII tra a) le scoperte, le leggi e i metodi scientifici e b) le credenze religiose. Sono sorte difficoltà da discipline come l'astronomia, la biologia, la paleontologia, la fisica, la psicologia e la sociologia. Con una punta di ironia si è potuto argomentare che la fede giudeo?cristiana nel Dio creatore ha reso possibile la nascita della scienza occidentale. La controversia di Galileo Galilei (1564?1642) creò l'immagine che stenta a scomparire di una Chiesa ufficiale che rifiuta di accettare le nuove scoperte e che cerca di limitare l'adeguata libertà scientifica. Questo caso, come anche il dibattito sulla teoria dell'evoluzionismo sviluppata da Charles Darwin (1809?1882) mise in rilievo il problema della conveniente interpretazione dei testi biblici. Nel secolo XX, il progresso scientifico e tecnologico è stato spettacolare. Con ciò, si è fatta strada ora la convinzione largamente condivisa che la scienza non può da sé dare una risposta alle questioni fondamentali circa il significato e i valori, può essere disumanizzante e estremamente pericolosa (per es., le armi nucleari) e deve rispettare i diversi metodi usati in filosofia e in teologia. Il progresso nelle teorie della conoscenza ha mostrato che anche nelle scienze naturali gli appelli generici all'« oggettività » pura e imparziale vanno abbandonati. Per molti, il francese sacerdote e paleontologo Pierre Teilhard de Chardin (1881?1955) è stato il simbolo del nuovo dialogo che ha sostituito il vecchio antagonismo tra scienza e religione. Che si trovi nella religione o nella scienza, tutta la verità si fonda su Dio e non può mai opporsi a se stessa (cf GS 36). Cf Autonomia; Creazionismo; Critica biblica; Evoluzionismo; Fondamentalismo; Dio « Tappabuchi »; Positivismo; Verità.

Fonte: Dizionario sintetico di Teologia (G.O Collins, E.G. Farrugia)