Scrutatio

Venerdi, 29 marzo 2024 - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi)

Cesarea di Filippo


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Località alle falde meridionali del monte Hermon, consacrata al dio agreste Pan, venerato nella grotta donde sgorgava la sorgente orientale del Giordano (F. Giuseppe, Bell. I, 21, 23; Ant. XV, 10, 3) e perciò denominata anticamente, assieme alla regione circostante, Paneas (***: Polibio XVI, 18, 2; XXVII, 1, 3) nome che sopravvive nell'odierno Banjas. Erode il Grande vi edificò un tempio in onore di Augusto; suo figlio Erode Filippo, tetrarca dell'Iturea e Traconitide dopo averla ampliata ed abbellita negli anni 3-2 a. C. la denominò C. in onore di Augusto (F. Giuseppe, Ant. XVIII, 2, l). Per distinguerla dall'omonima città marittima fu chiamata C. Paneas o C. di Filippo (F. Giuseppe, Ant. XX, 9, 4;, Vita 13); con questo nome è pure ricordata nei Vangeli (Mt. 16, B; Mc. 8, 27). Nelle vicinanze di C. Pietro, sollecitato da Cristo ed illuminato da una rivelazione divina (Mt. 16, 17), pronunciò la duplice professione di fede (Mt. 16, 13-16; Mc. 8, 27.30; Lc. 9, 18-21): nella messianicità di Cristo «Tu sei il Cristo» (Mt. 16, 16) e nella sua Filiazione naturale «il Figlio - *** - del Dio vivo»: Mt. 16, 16). Subito Cristo lo ricambiò con la promessa esplicita del primato personale e dei suoi successori nel Pontificato, formulata in triplice metafora (pietra, chiavi e potestà di sciogliere e legare) (Mt. 16, 17 ss.). Non sembra che Cristo sia entrato in C. a causa dello spiccato carattere pagano della città. Qui, secondo un'antica leggenda cristiana riferita da Eusebio (Hist. Eccl. VII, 18) avvenne la guarigione dell'emorroissa (Mt. 9, 20 e par.), la quale avrebbe innalzato davanti alla sua casa una statua al suo benefattore, eliminata poi da Giuliano l'Apostata.
[A. R.]

BIBL. - G. PERRELLA. I Luoghi Santi. Piacenza 1936, pp. 176-81; F. M. ABEL, Géographie de la Palestine, II, Parigi 1938, p. 297 s.

Autore: Sac. Armando Rolla
Fonte: Dizionario Biblico diretto da Francesco Spadafora