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Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Dispersione


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La dispersione degli uomini sulla terra appare, fin dai primi capitoli della Genesi, come un fattoambiguo. Conseguenza della benedizione divina, per mezzo della quale l‘uomo deve moltiplicarsie riempire la terra (Gen 9, 1; cfr. 1, 28), essa avviene nell‘unità; castigo del peccato, essa diventa ilsegno della divisione, primo scisma tra gli uomini (Gen 11, 7 s). Questa duplice prospettiva siritrova in seguito nella storia della salvezza.

1. Dispersione del popolo-nazione. Dio si è scelto unpopolo, al quale ha dato una terra. Ma, infedele a Dio, Israele è disperso (2 Re 17, 7-23), ritornain esilio come un tempo in Egitto (Deut 28,64-68). Le sventure Che accompagnano l‘esilio sonorese dai LXX Con il termine diàspora (Deut 28,25; 30,4; Is 49,6 ...), che anche se in realtà significa«dispersione», verrà in seguito a designare l‘insieme degli Ebrei sparsi per il mondo pagano dopo la cattività di Babilonia. Questa dispersione ha come scopo la purificazione (Ez 22, 15); Ima volta chequesta è realizzata, avrà luogo il raduno (Ez 36, 24). Nel frattempo essa rimane un fatto dolorosoche tormenta le anime pie (Sal 44): venga il tempo in Cui Dio radunerà tutti i membri del suopopolo (Eccli 36, 10)! Tuttavia da questo male Dio trae un maggior bene: Israele disperso faconoscere la vera fede agli stranieri (Tob 13, 3-6); fin dall‘esilio incomincia il proselitismo (Is 56,3); all‘epoca greca l‘autore della Sapienza desidera essere inteso dai pagani, perché tale è, a suogiudizio, la vocazione di Israele (Sap 18, 4). In questa nuova prospettiva Israele tende a liberarsi dalsuo statuto di nazione per prendere forma di chiesa; non più la razza, ma la fede gli assicura l‘unitàvivente, di cui sono segno i pellegrinaggi a Gerusalemme (Atti 2, 5-11).

2. Dispersione del popolo-chiesa. Con Cristo, il popolo di Dio supera la cornice nazionale giudaica e diventapropriamente Chiesa. Nella Pentecoste lo Spirito, mediante il dono delle lingue e della Carità,assicura la comunione delle nazioni; ormai il Dio che unisce gli uomini non si adora più qui o là,ma «in spirito e verità» (Gv 4, 24). 1 fedeli quindi non temono più la persecuzione Che li disperdelontano da Gerusalemme (Atti 8, 1; 11, 19) e faranno risplendere la loro fede, secondo l‘ordine delrisorto di radunare tutte le nazioni in una sola fede, mediante un solo battesimo (Mt 28, 19 s). Alladiaspora giudaica si sostituisce quindi un‘altra diaspora, voluta da Dio per la conversione delmondo. Ad essa Giacomo indirizza la sua lettera (Giac 1, 1); Pietro la ritrova presso i paganiconvertiti, Che assieme ai Giudei fedeli formano il nuovo popolo di Dio (1 Piet 1, 1) al fine diriportare all‘unità l‘umanità dispersa (Atti 2, 1-11). Infatti, per i Cristiani, l‘unità della fede trionfaincessantemente sulla dispersione. I figli di Dio sono radunati dal sacrificio di Cristo (Gv 11,52):ormai, in qualunque luogo essi si trovino, il Cristo «elevato da terra» li attira a sé (Gv 12, 32),dando loro lo Spirito di carità Che li unisce nel suo proprio corpo (1 Cor 12).

Autore: R. Motte
Fonte: Dizionario di Teologia Biblica