Donatismo


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Scisma sorto nel 311 circa in seguito all'ordinazione episcopale di Ceciliano di Cartagine per le mani di un vescovo (Felice d'Aptunga) che era accusato di essere stato un traditore durante la persecuzione dell'imperatore Diocleziano. I vescovi dissidenti scelsero invece Maggiorino, a cui succedette poi Donato; di qui, il nome di donatismo. Sembra che i donatisti abbiano negato la validità dei sacramenti amministrati da ministri indegni e abbiano affermato la necessità di un nuovo battesimo per i cristiani ricaduti in peccato (cf DS 123,705 e 913; FCC 9.040). Sant'Agostino di Ippona (354?430) si oppose fermamente ai donatisti. Una « Conferenza » (Collatio) tenutasi a Cartagine nel 411 fiaccò questo movimento che finì per scomparire quando i Saraceni distrussero la Chiesa nord?africana. Cf Novazianismo; Scisma; Validità.

Fonte: Dizionario sintetico di Teologia (G.O Collins, E.G. Farrugia)