Scrutatio

Venerdi, 29 marzo 2024 - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi)

Actus Apostolorum 17


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VULGATABIBBIA
1 Cum autem perambulassent Amphipolim et Apolloniam, venerunt Thessalonicam, ubi erat synagoga Judæorum.1 Seguendo la via di Anfìpoli e Apollonia, giunsero a Tessalonica, dove c'era una sinagoga dei Giudei.
2 Secundum consuetudinem autem Paulus introivit ad eos, et per sabbata tria disserebat eis de Scripturis,2 Come era sua consuetudine Paolo vi andò e per tre sabati discusse con loro sulla base delle Scritture,
3 adaperiens et insinuans quia Christum oportuit pati, et resurgere a mortuis : et quia hic est Jesus Christus, quem ego annuntio vobis.3 spiegandole e dimostrando che il Cristo doveva morire e risuscitare dai morti; il Cristo, diceva, è quel Gesù che io vi annunzio.
4 Et quidam ex eis crediderunt et adjuncti sunt Paulo et Silæ : et de colentibus gentilibusque multitudo magna, et mulieres nobiles non paucæ.4 Alcuni di loro furono convinti e aderirono a Paolo e a Sila, come anche un buon numero di Greci credenti in Dio e non poche donne della nobiltà.
5 Zelantes autem Judæi, assumentesque de vulgo viros quosdam malos, et turba facta, concitaverunt civitatem : et assistentes domui Jasonis quærebant eos producere in populum.5 Ma i Giudei, ingelositi, trassero dalla loro parte alcuni pessimi individui di piazza e, radunata gente, mettevano in subbuglio la città. Presentatisi alla casa di Giàsone, cercavano Paolo e Sila per condurli davanti al popolo.
6 Et cum non invenissent eos, trahebant Jasonem et quosdam fratres ad principes civitatis, clamantes : Quoniam hi qui urbem concitant, et huc venerunt,6 Ma non avendoli trovati, trascinarono Giàsone e alcuni fratelli dai capi della città gridando: "Quei tali che mettono il mondo in agitazione sono anche qui e Giàsone li ha ospitati.
7 quos suscepit Jason, et hi omnes contra decreta Cæsaris faciunt, regem alium dicentes esse, Jesum.7 Tutti costoro vanno contro i decreti dell'imperatore, affermando che c'è un altro re, Gesù".
8 Concitaverunt autem plebem et principes civitatis audientes hæc.8 Così misero in agitazione la popolazione e i capi della città che udivano queste cose;
9 Et accepta satisfactione a Jasone et a ceteris, dimiserunt eos.
9 tuttavia, dopo avere ottenuto una cauzione da Giàsone e dagli altri, li rilasciarono.

10 Fratres vero confestim per noctem dimiserunt Paulum et Silam in Berœam. Qui cum venissent, in synagogam Judæorum introierunt.10 Ma i fratelli subito, durante la notte, fecero partire Paolo e Sila verso Berèa. Giunti colà entrarono nella sinagoga dei Giudei.
11 Hi autem erant nobiliores eorum qui sunt Thessalonicæ, qui susceperunt verbum cum omni aviditate, quotidie scrutantes Scripturas, si hæc ita se haberent.11 Questi erano di sentimenti più nobili di quelli di Tessalonica ed accolsero la parola con grande entusiasmo, esaminando ogni giorno le Scritture per vedere se le cose stavano davvero così.
12 Et multi quidem crediderunt ex eis, et mulierum gentilium honestarum, et viri non pauci.12 Molti di loro credettero e anche alcune donne greche della nobiltà e non pochi uomini.
13 Cum autem cognovissent in Thessalonica Judæi quia et Berœæ prædicatum est a Paulo verbum Dei, venerunt et illuc commoventes, et turbantes multitudinem.13 Ma quando i Giudei di Tessalonica vennero a sapere che anche a Berèa era stata annunziata da Paolo la parola di Dio, andarono anche colà ad agitare e sobillare il popolo.
14 Statimque tunc Paulum dimiserunt fratres, ut iret usque ad mare : Silas autem et Timotheus remanserunt ibi.
14 Allora i fratelli fecero partire subito Paolo per la strada verso il mare, mentre Sila e Timòteo rimasero in città.
15 Qui autem deducebant Paulum, perduxerunt eum usque Athenas, et accepto mandato ab eo ad Silam et Timotheum ut quam celeriter venirent ad illum, profecti sunt.15 Quelli che scortavano Paolo lo accompagnarono fino ad Atene e se ne ripartirono con l'ordine per Sila e Timòteo di raggiungerlo al più presto.

16 Paulus autem cum Athenis eos exspectaret, incitabatur spiritus ejus in ipso, videns idololatriæ deditam civitatem.16 Mentre Paolo li attendeva ad Atene, fremeva nel suo spirito al vedere la città piena di idoli.
17 Disputabat igitur in synagoga cum Judæis et colentibus, et in foro, per omnes dies ad eos qui aderant.17 Discuteva frattanto nella sinagoga con i Giudei e i pagani credenti in Dio e ogni giorno sulla piazza principale con quelli che incontrava.
18 Quidam autem epicurei et stoici philosophi disserebant cum eo, et quidam dicebant : Quid vult seminiverbius hic dicere ? Alii vero : Novorum dæmoniorum videtur annuntiator esse : quia Jesum et resurrectionem annuntiabat eis.
18 Anche certi filosofi epicurei e stoici discutevano con lui e alcuni dicevano: "Che cosa vorrà mai insegnare questo ciarlatano?". E altri: "Sembra essere un annnunziatore di divinità straniere"; poiché annunziava Gesù e la risurrezione.
19 Et apprehensum eum ad Areopagum duxerunt, dicentes : Possumus scire quæ est hæc nova, quæ a te dicitur, doctrina ?19 Presolo con sé, lo condussero sull'Areòpago e dissero: "Possiamo dunque sapere qual è questa nuova dottrina predicata da te?
20 nova enim quædam infers auribus nostris : volumus ergo scire quidnam velint hæc esse.20 Cose strane per vero ci metti negli orecchi; desideriamo dunque conoscere di che cosa si tratta".
21 (Athenienses autem omnes, et advenæ hospites, ad nihil aliud vacabant nisi aut dicere aut audire aliquid novi.)21 Tutti gli Ateniesi infatti e gli stranieri colà residenti non avevano passatempo più gradito che parlare e sentir parlare.

22 Stans autem Paulus in medio Areopagi, ait : Viri Athenienses, per omnia quasi superstitiosiores vos video.22 Allora Paolo, alzatosi in mezzo all'Areòpago, disse:
"Cittadini ateniesi, vedo che in tutto siete molto timorati degli dèi.
23 Præteriens enim, et videns simulacra vestra, inveni et aram in qua scriptum erat : Ignoto Deo. Quod ergo ignorantes colitis, hoc ego annuntio vobis.23 Passando infatti e osservando i monumenti del vostro culto, ho trovato anche un'ara con l'iscrizione: Al Dio ignoto. Quello che voi adorate senza conoscere, io ve lo annunzio.
24 Deus, qui fecit mundum, et omnia quæ in eo sunt, hic cæli et terræ cum sit Dominus, non in manufactis templis habitat,24 'Il Dio che ha fatto il mondo e tutto ciò che contiene', che è signore del cielo e della terra, non dimora in templi costruiti dalle mani dell'uomo
25 nec manibus humanis colitur indigens aliquo, cum ipse det omnibus vitam, et inspirationem, et omnia :25 né dalle mani dell'uomo si lascia servire come se avesse bisogno di qualche cosa, essendo lui che dà a tutti la vita e il respiro e ogni cosa.
26 fecitque ex uno omne genus hominum inhabitare super universam faciem terræ, definiens statuta tempora, et terminos habitationis eorum,26 Egli creò da uno solo tutte le nazioni degli uomini, perché abitassero su tutta la faccia della terra. Per essi ha stabilito l'ordine dei tempi e i confini del loro spazio,
27 quærere Deum si forte attrectent eum, aut inveniant, quamvis non longe sit ab unoquoque nostrum.27 perché cercassero Dio, se mai arrivino a trovarlo andando come a tentoni, benché non sia lontano da ciascuno di noi.
28 In ipso enim vivimus, et movemur, et sumus : sicut et quidam vestrorum poëtarum dixerunt : Ipsius enim et genus sumus.28 In lui infatti viviamo, ci muoviamo ed esistiamo, come anche alcuni dei vostri poeti hanno detto: Poiché di lui stirpe noi siamo.
29 Genus ergo cum simus Dei, non debemus æstimare auro, aut argento, aut lapidi, sculpturæ artis, et cogitationis hominis, divinum esse simile.29 Essendo noi dunque stirpe di Dio, non dobbiamo pensare che la divinità sia simile all'oro, all'argento e alla pietra, che porti l'impronta dell'arte e dell'immaginazione umana.
30 Et tempora quidem hujus ignorantiæ despiciens Deus, nunc annuntiat hominibus ut omnes ubique pœnitentiam agant,30 Dopo esser passato sopra ai tempi dell'ignoranza, ora Dio ordina a tutti gli uomini di tutti i luoghi di ravvedersi,
31 eo quod statuit diem in quo judicaturus est orbem in æquitate, in viro in quo statuit, fidem præbens omnibus, suscitans eum a mortuis.31 poiché egli ha stabilito un giorno nel quale dovrà giudicare la terra con giustizia per mezzo di un uomo che egli ha designato, dandone a tutti prova sicura col risuscitarlo dai morti".
32 Cum audissent autem resurrectionem mortuorum, quidam quidem irridebant, quidam vero dixerunt : Audiemus te de hoc iterum.32 Quando sentirono parlare di risurrezione di morti, alcuni lo deridevano, altri dissero: "Ti sentiremo su questo un'altra volta".
33 Sic Paulus exivit de medio eorum.33 Così Paolo uscì da quella riunione.
34 Quidam vero viri adhærentes ei, crediderunt : in quibus et Dionysius Areopagita, et mulier nomine Damaris, et alii cum eis.34 Ma alcuni aderirono a lui e divennero credenti, fra questi anche Dionìgi membro dell'Areòpago, una donna di nome Dàmaris e altri con loro.