Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Isaiæ 14


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VULGATABIBBIA
1 Prope est ut veniat tempus ejus,
et dies ejus non elongabuntur.
Miserebitur enim Dominus Jacob,
et eliget adhuc de Israël,
et requiescere eos faciet super humum suam ;
adjungetur advena ad eos,
et adhærebit domui Jacob.
1 Il Signore infatti avrà pietà di Giacobbe e si sceglierà ancora Israele e li ristabilirà nel loro paese. A loro si uniranno gli stranieri, che saranno incorporati nella casa di Giacobbe.
2 Et tenebunt eos populi,
et adducent eos in locum suum ;
et possidebit eos domus Israël
super terram Domini
in servos et ancillas :
et erunt capientes eos qui se ceperant,
et subjicient exactores suos.
2 I popoli li accoglieranno e li ricondurranno nel loro paese e se ne impossesserà la casa di Israele nel paese del Signore come schiavi e schiave; così faranno prigionieri coloro che li avevano resi schiavi e domineranno i loro avversari.
3 Et erit in die illa : cum requiem dederit tibi Deus
a labore tuo, et a concussione tua,
et a servitute dura qua ante servisti,
3 In quel giorno il Signore ti libererà dalle tue pene e dal tuo affanno e dalla dura schiavitù con la quale eri stato asservito.
4 sumes parabolam istam
contra regem Babylonis, et dices :
Quomodo cessavit exactor ;
quievit tributum ?
4 Allora intonerai questa canzone sul re di Babilonia e dirai:

"Ah, come è finito l'aguzzino,
è finita l'arroganza!
5 Contrivit Dominus baculum impiorum,
virgam dominantium,
5 Il Signore ha spezzato la verga degli iniqui,
il bastone dei dominatori,
6 cædentem populos in indignatione
plaga insanabili,
subjicientem in furore gentes,
persequentem crudeliter.
6 di colui che percuoteva i popoli nel suo furore,
con colpi senza fine,
che dominava con furia le genti
con una tirannia senza respiro.
7 Conquievit et siluit omnis terra,
gavisa est et exsultavit ;
7 Riposa ora tranquilla tutta la terra
ed erompe in grida di gioia.
8 abietes quoque lætatæ sunt super te,
et cedri Libani :
ex quo dormisti, non ascendet
qui succidat nos.
8 Persino i cipressi gioiscono riguardo a te
e anche i cedri del Libano:
Da quando tu sei prostrato, non salgono più
i tagliaboschi contro di noi.
9 Infernus subter conturbatus est
in occursum adventus tui ;
suscitavit tibi gigantes.
Omnes principes terræ
surrexerunt de soliis suis,
omnes principes nationum.
9 Gli inferi di sotto si agitano per te,
per venirti incontro al tuo arrivo;
per te essi svegliano le ombre,
tutti i dominatori della terra,
e fanno sorgere dai loro troni tutti i re delle nazioni.
10 Universi respondebunt, et dicent tibi :
Et tu vulneratus es sicut et nos ;
nostri similis effectus es.
10 Tutti prendono la parola per dirti:
Anche tu sei stato abbattuto come noi,
sei diventato uguale a noi.
11 Detracta est ad inferos superbia tua,
concidit cadaver tuum ;
subter te sternetur tinea,
et operimentum tuum erunt vermes.
11 Negli inferi è precipitato il tuo fasto,
la musica delle tue arpe;
sotto di te v'è uno strato di marciume,
tua coltre sono i vermi.
12 Quomodo cecidisti de cælo,
Lucifer, qui mane oriebaris ?
corruisti in terram,
qui vulnerabas gentes ?
12 Come mai sei caduto dal cielo,
Lucifero, figlio dell'aurora?
Come mai sei stato steso a terra,
signore di popoli?
13 Qui dicebas in corde tuo :
In cælum conscendam,
super astra Dei
exaltabo solium meum ;
sedebo in monte testamenti,
in lateribus aquilonis ;
13 Eppure tu pensavi:
Salirò in cielo,
sulle stelle di Dio
innalzerò il trono,
dimorerò sul monte dell'assemblea,
nelle parti più remote del settentrione.
14 ascendam super altitudinem nubium,
similis ero Altissimo ?
14 Salirò sulle regioni superiori delle nubi,
mi farò uguale all'Altissimo.
15 Verumtamen ad infernum detraheris,
in profundum laci.
15 E invece sei stato precipitato negli inferi,
nelle profondità dell'abisso!
16 Qui te viderint, ad te inclinabuntur,
teque prospicient :
Numquid iste est vir qui conturbavit terram,
qui concussit regna,
16 Quanti ti vedono ti guardano fisso,
ti osservano attentamente.
È questo l'individuo che sconvolgeva la terra,
che faceva tremare i regni,
17 qui posuit orbem desertum,
et urbes ejus destruxit,
vinctis ejus non aperuit carcerem ?
17 che riduceva il mondo a un deserto,
che ne distruggeva le città,
che non apriva ai suoi prigionieri la prigione?
18 Omnes reges gentium
universi dormierunt in gloria,
vir in domo sua ;
18 Tutti i re dei popoli,
tutti riposano con onore,
ognuno nella sua tomba.
19 tu autem projectus es de sepulchro tuo,
quasi stirps inutilis pollutus,
et obvolutus cum his qui interfecti sunt gladio,
et descenderunt ad fundamenta laci,
quasi cadaver putridum.
19 Tu, invece, sei stato gettato fuori del tuo sepolcro,
come un virgulto spregevole;
sei circondato da uccisi trafitti da spada,
come una carogna calpestata.
A coloro che sono scesi in una tomba di pietre
20 Non habebis consortium, neque cum eis in sepultura ;
tu enim terram tuam disperdidisti,
tu populum tuum occidisti :
non vocabitur in æternum
semen pessimorum.
20 tu non sarai unito nella sepoltura,
perché hai rovinato il tuo paese,
hai assassinato il tuo popolo;non sarà più nominata
la discendenza dell'iniquo.
21 Præparate filios ejus occisioni,
in iniquitate patrum suorum :
non consurgent, nec hæreditabunt terram,
neque implebunt faciem orbis civitatum.
21 Preparate il massacro dei suoi figli
a causa dell'iniquità del loro padre
e non sorgano più a conquistare la terra
e a riempire il mondo di rovine".

22 Et consurgam super eos,
dicit Dominus exercituum ;
et perdam Babylonis nomen, et reliquias,
et germen, et progeniem, dicit Dominus ;
22 Io insorgerò contro di loro - parola del Signore degli eserciti -, sterminerò il nome di Babilonia e il resto, la prole e la stirpe - oracolo del Signore -.
23 et ponam eam in possessionem ericii,
et in paludes aquarum,
et scopabo eam in scopa terens,
dicit Dominus exercituum.
23 Io la ridurrò a dominio dei ricci, a palude stagnante; la scoperò con la scopa della distruzione - oracolo del Signore degli eserciti -.

24 Juravit Dominus exercituum, dicens :
Si non, ut putavi, ita erit ;
et quomodo mente tractavi,
24 Il Signore degli eserciti ha giurato:
"In verità
come ho pensato, accadrà
e succederà come ho deciso.
25 sic eveniet :
ut conteram Assyrium in terra mea,
et in montibus meis conculcem eum ;
et auferetur ab eis jugum ejus,
et onus illius ab humero eorum tolletur.
25 Io spezzerò l'Assiro nella mia terra
e sui miei monti lo calpesterò.
Allora sparirà da loro il suo giogo,
il suo peso dalle loro spalle".
26 Hoc consilium quod cogitavi super omnem terram ;
et hæc est manus extenta super universas gentes.
26 Questa è la decisione presa per tutta la terra
e questa è la mano stesa su tutte le genti.
27 Dominus enim exercituum decrevit ; et quis poterit infirmare ?
et manus ejus extenta ; et quis avertet eam ?
27 Poiché il Signore degli eserciti
lo ha deciso; chi potrà renderlo vano?
La sua mano è stesa, chi gliela farà ritirare?

28 In anno quo mortuus est rex Achaz, factum est onus istud :28 Nell'anno in cui morì il re Acaz fu comunicato questo oracolo:

29 Ne lætaris, Philisthæa omnis tu,
quoniam comminuta est virga percussoris tui ;
de radice enim colubri egredietur regulus,
et semen ejus absorbens volucrem.
29 "Non gioire, Filistea tutta,
perché si è spezzata la verga di chi ti percuoteva.
Poiché dalla radice del serpe uscirà una vipera
e il suo frutto sarà un drago alato.
30 Et pascentur primogeniti pauperum,
et pauperes fiducialiter requiescent ;
et interire faciam in fame radicem tuam,
et reliquias tuas interficiam.
30 I poveri pascoleranno sui miei prati
e i miseri vi riposeranno tranquilli;
ma farò morire di fame la tua stirpe
e ucciderò il tuo resto.
31 Ulula, porta ; clama civitas ;
prostrata est Philisthæa omnis ;
ab aquilone enim fumus veniet,
et non est qui effugiet agmen ejus.
31 Urla, porta; grida, città;
trema, Filistea tutta,
perché dal settentrione si alza il fumo
e nessuno si sbanda dalle sue schiere".
32 Et quid respondebitur nuntiis gentis ?
Quia Dominus fundavit Sion,
et in ipso sperabunt pauperes populi ejus.
32 Che si risponderà ai messaggeri delle nazioni?
"Il Signore ha fondato Sion
e in essa si rifugiano gli oppressi del suo popolo".