Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Proverbia 19


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VULGATABIBBIA
1 Melior est pauper qui ambulat in simplicitate sua
quam dives torquens labia sua, et insipiens.
1 Meglio un povero di condotta integra
che un ricco di costumi perversi.
2 Ubi non est scientia animæ, non est bonum,
et qui festinus est pedibus offendet.
2 Lo zelo senza riflessione non è cosa buona,
e chi va a passi frettolosi inciampa.
3 Stultitia hominis supplantat gressus ejus,
et contra Deum fervet animo suo.
3 La stoltezza intralcia il cammino dell'uomo
e poi egli si adira contro il Signore.
4 Divitiæ addunt amicos plurimos ;
a paupere autem et hi quos habuit separantur.
4 Le ricchezze moltiplicano gli amici,
ma il povero è abbandonato anche dall'amico che ha.
5 Testis falsus non erit impunitus,
et qui mendacia loquitur non effugiet.
5 Il falso testimone non resterà impunito,
chi diffonde menzogne non avrà scampo.
6 Multi colunt personam potentis,
et amici sunt dona tribuentis.
6 Molti sono gli adulatori dell'uomo generoso
e tutti sono amici di chi fa doni.
7 Fratres hominis pauperis oderunt eum ;
insuper et amici procul recesserunt ab eo.
Qui tantum verba sectatur nihil habebit ;
7 Il povero è disprezzato dai suoi stessi fratelli,
tanto più si allontanano da lui i suoi amici.
Egli va in cerca di parole, ma non ci sono.
8 qui autem possessor est mentis diligit animam suam,
et custos prudentiæ inveniet bona.
8 Chi acquista senno ama se stesso
e chi agisce con prudenza trova fortuna.
9 Falsus testis non erit impunitus,
et qui loquitur mendacia peribit.
9 Il falso testimone non resterà impunito,
chi diffonde menzogne perirà.
10 Non decent stultum deliciæ,
nec servum dominari principibus.
10 Allo stolto non conviene una vita agiata,
ancor meno a un servo comandare ai prìncipi.
11 Doctrina viri per patientiam noscitur,
et gloria ejus est iniqua prætergredi.
11 È avvedutezza per l'uomo rimandare lo sdegno
ed è sua gloria passar sopra alle offese.
12 Sicut fremitus leonis, ita et regis ira,
et sicut ros super herbam, ita et hilaritas ejus.
12 Lo sdegno del re è simile al ruggito del leone
e il suo favore è come la rugiada sull'erba.
13 Dolor patris filius stultus,
et tecta jugiter perstillantia litigiosa mulier.
13 Un figlio stolto è una calamità per il padre
e i litigi della moglie sono come stillicidio incessante.
14 Domus et divitiæ dantur a parentibus ;
a Domino autem proprie uxor prudens.
14 La casa e il patrimonio si ereditano dai padri,
ma una moglie assennata è dono del Signore.
15 Pigredo immittit soporem,
et anima dissoluta esuriet.
15 La pigrizia fa cadere in torpore,
l'indolente patirà la fame.
16 Qui custodit mandatum custodit animam suam ;
qui autem negligit viam suam mortificabitur.
16 Chi custodisce il comando custodisce se stesso,
chi trascura la propria condotta morirà.
17 Fœneratur Domino qui miseretur pauperis,
et vicissitudinem suam reddet ei.
17 Chi fa la carità al povero fa un prestito al Signore
che gli ripagherà la buona azione.
18 Erudi filium tuum ; ne desperes :
ad interfectionem autem ejus ne ponas animam tuam.
18 Correggi tuo figlio finché c'è speranza,
ma non ti trasporti l'ira fino a ucciderlo.
19 Qui impatiens est sustinebit damnum,
et cum rapuerit, aliud apponet.
19 Il violento deve essere punito,
se lo risparmi, lo diventerà ancora di più.
20 Audi consilium, et suscipe disciplinam,
ut sis sapiens in novissimis tuis.
20 Ascolta il consiglio e accetta la correzione,
per essere saggio in avvenire.
21 Multæ cogitationes in corde viri ;
voluntas autem Domini permanebit.
21 Molte sono le idee nella mente dell'uomo,
ma solo il disegno del Signore resta saldo.
22 Homo indigens misericors est,
et melior est pauper quam vir mendax.
22 Il pregio dell'uomo è la sua bontà,
meglio un povero che un bugiardo.
23 Timor Domini ad vitam,
et in plenitudine commorabitur absque visitatione pessima.
23 Il timore di Dio conduce alla vita
e chi ne è pieno riposerà non visitato dalla sventura.
24 Abscondit piger manum suam sub ascella,
nec ad os suum applicat eam.
24 Il pigro tuffa la mano nel piatto,
ma stenta persino a riportarla alla bocca.
25 Pestilente flagellato stultus sapientior erit ;
si autem corripueris sapientem, intelliget disciplinam.
25 Percuoti il beffardo e l'ingenuo diventerà accorto,
rimprovera l'intelligente e imparerà la lezione.
26 Qui affligit patrem, et fugat matrem,
ignominiosus est et infelix.
26 Chi rovina il padre e fa fuggire la madre
è un figlio disonorato e infame.
27 Non cesses, fili, audire doctrinam,
nec ignores sermones scientiæ.
27 Figlio mio, cessa pure di ascoltare l'istruzione,
se vuoi allontanarti dalle parole della sapienza.
28 Testis iniquus deridet judicium,
et os impiorum devorat iniquitatem.
28 Il testimone iniquo si beffa della giustizia
e la bocca degli empi ingoia l'iniquità.
29 Parata sunt derisoribus judicia,
et mallei percutientes stultorum corporibus.
29 Per i beffardi sono pronte le verghe
e il bastone per le spalle degli stolti.