Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Paralipomenon II 2


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VULGATABIBBIA
1 Decrevit autem Salomon ædificare domum nomini Domini, et palatium sibi.1 Salomone ingaggiò settantamila portatori, ottantamila scalpellini per lavorare in montagna e tremilaseicento sorveglianti.
2 Et numeravit septuaginta millia virorum portantium humeris, et octoginta millia qui cæderent lapides in montibus, præpositosque eorum tria millia sexcentos.2 Salomone mandò a dire a Chiram, re di Tiro: "Come hai fatto con mio padre Davide, al quale avevi spedito legno di cedro per la costruzione della sua dimora, fa' anche con me.
3 Misit quoque ad Hiram regem Tyri, dicens : Sicut egisti cum David patre meo, et misisti ei ligna cedrina ut ædificaret sibi domum, in qua et habitavit :3 Ecco ho deciso di costruire un tempio al nome del Signore mio Dio, per consacrarlo a lui sì che io possa bruciare profumi fragranti davanti a lui, esporre sempre i pani dell'offerta e presentare olocausti mattina e sera, nei sabati, nei noviluni e nelle feste del Signore nostro Dio. Per Israele questo è un obbligo perenne.
4 sic fac mecum ut ædificem domum nomini Domini Dei mei, ut consecrem eam ad adolendum incensum coram illo, et fumiganda aromata, et ad propositionem panum sempiternam, et ad holocautomata mane, et vespere, sabbatis quoque, et neomeniis, et solemnitatibus Domini Dei nostri in sempiternum, quæ mandata sunt Israëli.4 Il tempio, che io intendo costruire, deve essere grande, perché il nostro Dio è più grande di tutti gli dèi.
5 Domus enim quam ædificare cupio, magna est : magnus est enim Deus noster super omnes deos.5 Ma chi avrà la capacità di costruirgli un tempio, quando i cieli e i cieli dei cieli non bastano per contenerlo? E chi sono io perché gli costruisca un tempio, anche solo per bruciare incenso alla sua presenza?
6 Quis ergo poterit prævalere, ut ædificet ei dignam domum ? si cælum, et cæli cælorum, capere eum nequeunt, quantus ego sum, ut possim ædificare ei domum ? sed ad hoc tantum, ut adoleatur incensum coram illo.6 Ora mandami un uomo esperto nel lavorare l'oro, l'argento, il bronzo, il ferro, filati di porpora, di cremisi e di violetto e che sappia eseguire intagli di ogni genere; egli lavorerà con gli altri artigiani che io ho in Gerusalemme e in Giuda, preparati da mio padre Davide.
7 Mitte ergo mihi virum eruditum, qui noverit operari in auro, et argento, ære, et ferro, purpura, coccino, et hyacintho : et qui sciat sculpere cælaturas cum his artificibus quos mecum habeo in Judæa, et Jerusalem, quos præparavit David pater meus.7 Mandami legno di cedro, di abete e di sandalo dal Libano. Io so, infatti, che i tuoi uomini sono abili nel tagliare gli alberi del Libano. Ora i miei uomini si uniranno ai tuoi
8 Sed et ligna cedrina mitte mihi, et arceuthina, et pinea de Libano : scio enim quod servi tui noverint cædere ligna de Libano : et erunt servi mei cum servis tuis,8 per prepararmi legno in grande quantità, perché il tempio che intendo costruire deve essere grande e stupendo.
9 ut parentur mihi ligna plurima. Domus enim quam cupio ædificare, magna est nimis, et inclyta.9 Ecco, a quanti abbatteranno e taglieranno gli alberi io darò grano per vettovagliamento; ai tuoi uomini darò ventimila 'kor' di grano, ventimila 'kor' d'orzo, ventimila 'bat' di vino e ventimila 'bat' d'olio".
10 Præterea operariis qui cæsuri sunt ligna, servis tuis, dabo in cibaria tritici coros viginti millia, et hordei coros totidem, et vini viginti millia metretas, olei quoque sata viginti millia.
10 Chiram re di Tiro mandò per iscritto a Salomone questo messaggio: "Per l'amore che il Signore porta al suo popolo, ti ha costituito re su di esso".
11 Dixit autem Hiram rex Tyri per litteras quas miserat Salomoni : Quia dilexit Dominus populum suum, idcirco te regnare fecit super eum.11 Quindi Chiram diceva: "Sia benedetto il Signore Dio di Israele, che ha fatto il cielo e la terra, che ha concesso al re Davide un figlio saggio, pieno di senno e di intelligenza, il quale costruirà un tempio al Signore e una reggia per sé.
12 Et addidit, dicens : Benedictus Dominus Deus Israël, qui fecit cælum et terram : qui dedit David regi filium sapientem et eruditum et sensatum atque prudentem, ut ædificaret domum Domino, et palatium sibi.12 Ora ti mando un uomo esperto, pieno di saggezza, Curam-Abi,
13 Misi ergo tibi virum prudentem et scientissimum Hiram patrem meum,13 figlio di una donna della tribù di Dan e di un padre di Tiro. Egli sa lavorare l'oro, l'argento, il bronzo, il ferro, le pietre, il legno, i filati di porpora, di violetto, di bisso e di cremisi; sa eseguire ogni intaglio e concretare genialmente ogni progetto gli venga sottoposto. Egli lavorerà con i tuoi artigiani e con gli artigiani del mio signore Davide tuo padre.
14 filium mulieris de filiabus Dan, cujus pater fuit Tyrius, qui novit operari in auro, et argento, ære, et ferro, et marmore, et lignis, in purpura quoque, et hyacintho, et bysso, et coccino : et qui scit cælare omnem sculpturam, et adinvenire prudenter quodcumque in opere necessarium est cum artificibus tuis, et cum artificibus domini mei David patris tui.14 Ora il mio Signore mandi ai suoi uomini il grano, l'orzo, l'olio e il vino promessi.
15 Triticum ergo, et hordeum, et oleum, et vinum, quæ pollicitus es, domine mi, mitte servis tuis.15 Noi taglieremo nel Libano il legname, quanto te ne occorrerà, e te lo porteremo per mare su zattere fino a Giaffa e tu lo farai salire a Gerusalemme".
16 Nos autem cædemus ligna de Libano, quot necessaria habueris, et applicabimus ea ratibus per mare in Joppe : tuum autem erit transferre ea in Jerusalem.16 Salomone censì tutti gli stranieri che erano nel paese di Israele: un nuovo censimento dopo quello effettuato dal padre Davide. Ne furono trovati centocinquantatremilaseicento.
17 Numeravit igitur Salomon omnes viros proselytos qui erant in terra Israël, post dinumerationem quam dinumeravit David pater ejus, et inventi sunt centum quinquaginta millia, et tria millia sexcenti.17 Ne prese settantamila come portatori, ottantamila come scalpellini perché lavorassero sulle montagne e tremilaseicento come sorveglianti perché facessero lavorare quella gente.
18 Fecitque ex eis septuaginta millia qui humeris onera portarent, et octoginta millia qui lapides in montibus cæderent : tria autem millia et sexcentos præpositos operum populi.